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Isaiah Thomas, “Prove ’em wrong” again

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Niente, Tutto, Niente.

Se dovessimo definire in sintesi quella che è stata, fino ad ora, la carriera NBA di Isaiah Thomas, possiamo affermare con estrema tranquillità come la strada verso il successo sia stata perennemente in salita e, allo stesso tempo, quella che lo ha portato di nuovo nell’oscurità cestistica, dopo un breve periodo al top, sia stata fin troppo in discesa. Pregiudizi, ostacoli, dubbi, sfiducia hanno minato senza sosta il suo percorso nella National Basketball Association.

Nonostante tutte le difficoltà incontrate, il nativo di Tacoma non si è mai fermato di fronte a nessuna avversità, sebbene le ultime due, l’infortunio all’anca ( dal quale ancora non ha dato l’idea di essersi ripreso completamente ) e soprattutto la tragica morte della sorella Chyna, siano state veramente dure da superare.

Dopo aver trascorso un’annata terribile ( scambiato ai Cavaliers in estate, di nuovo scambiato, questa volta ai Lakers, a gennaio, diventato Free-Agent l’1 luglio ), l’inizio di Free-Agency non aveva di certo invertito la tendenza negativa visto che nessuno era intenzionato ad ingaggiarlo.

Pochi giorni fa però Isaiah ha visto finalmente uno spiraglio di luce in fondo al tunnel; una nuova opportunità ha bussato alla porta di famiglia Thomas: provienienza Denver, Colorado.

I Nuggets di Michael Malone, suo ex-coach ai tempi di Sacramento, offrono un contratto annuale al minimo salariale da $2 milioni; un’offerta lontana dal massimo salariale al quale ambiva l’estate precedente, ma che ad oggi era la migliore ( e unica ) proposta fin qui arrivata sul tavolo di IT. Dunque, impossibile rinunciare.

I nuovi Nuggets con IT

La franchigia del Colorado è una delle squadre che si è mossa meglio sul mercato fino ad ora in questa off-season.

Hanno rinnovato al max due perni della squadra come Nikola Jokic e Will Barton ( quinquennale il primo, quadriennale il secondo ), liberandosi allo stesso tempo dei contrattoni di Wilson Chandler ( approdato ai Sixers ), Kenneth Faried e Darrell Arthur ( questi ultimi scambiati ai Brooklyn Nets ). In più hanno rifirmato con un biennale da $4 milioni Torrey Craig, una buona aggiunta in uscita dalla panchina. Ultimo ma non per ordine d’importanza hanno pescato al Draft di quest’anno Michael Porter Jr., promessa della palla a spicchi tallonato dai problemi fisici nel suo ultimo anno al College.

L’innesto di Thomas ( se fisicamente al 100% ) in azione da possibile 6^ uomo può essere il pezzo del puzzle che mancava allo scacchiere di Coach Malone per fare il definitivo salto di qualità e riuscire, finalmente, a centrare la post-season, sfuggita per due anni di fila all’ultima partita di stagione regolare.

Di sicuro la consapevolezza di avere come allenatore colui che più di tutti ha creduto in lui a inizio carriera, può senza dubbio aiutare Thomas a mettere da parte il recente passato per provare definitivamente a rilanciare la sua carriera, scesa nell’oblio troppo presto dopo la straordinaria annata a Boston di due stagioni fa.

Insomma, una nuova occasione si presenta davanti ad Isaiah Thomas, una nuova chance per dimostrare a chi aveva smesso di credere in lui, di essersi ( nuovamente ) sbagliati.

Da ottobre i fatti parleranno, ma siamo sicuri che Isaiah non vede l’ora di scendere in campo.

It’s time to prove ’em wrong again, IT!

 

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Michele Moretti
Nato e cresciuto con la passione per lo sport. La pallacanestro nel mio cuore, seguita e praticata sin da bambino. Calcio, Ciclismo e Tennis le altre discipline che guardo appassionatamente. Qui per provare a raccontarvi le emozioni che lo sport ci regala ogni giorno.

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