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ItalVolley: bilancio del movimento italiano nella VNL e sguardo ai Mondiali 2018

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Anche la nazionale italiana, da sempre nelle zone alte del ranking mondiale, ha partecipato, fra Giugno e Luglio di quest’anno, alla VNL (Volleyball Nations League), competizione a 16 squadre che si affrontano tutte, in gironi ogni settimana diversi, e in gare che sono disputate nelle principali città mondiali, fino ad arrivare alla Final Six, in cui si decreta la squadra vincitrice. Questo nuovo format, istituito dalla FIVB (Fédération Internationale de Volleyball), ha sostituto la storica World League. Per quanto riguarda gli Azzurri e le Azzurre, le due squadre si sono classificate rispettivamente all’ottavo e al settimo posto, sfiorando dunque l’accesso alla fase finale. Questa tournée ha visto gli italiani riportare tanto vittorie contro squadre di alto livello, quanto sconfitte e prestazioni opache contro squadre meno attrezzate e blasonate. Come anticipato prima dell’inizio della competizione dai due allenatori Gianlorenzo Blengini (per il maschile) e Davide Mazzanti (per il femminile), l’obiettivo scelto per questo torneo non era tanto arrivare alle fasi finali, quanto dare spazio agli atleti e alle atlete più giovani e meno pronte a fronteggiare il palcoscenico internazionale, soprattutto in preparazione ai Mondiali, che saranno disputati a partire da Settembre in Italia (campionato mondiale maschile) e in Giappone (campionato mondiale femminile). Per quanto riguarda il campo, questo nuovo torneo fra nazionali ha portato giudizi estremamente positivi per l’ItalVolley femminile: ottime sono state le prove della giovanissima ma devastante Paola Egonu, opposto classe ’99; eccellenti anche le prestazioni delle imponenti centrali Cristina Chirichella e Anna Danesi (con l’assenza pesante di Raphaela Folie per infortunio), e delle schiacciatrici sempre efficaci Miriam Sylla, Caterina Bosetti e della rivelazione Elena Pietrini (classe 2000 dalle grandi potenzialità). Fondamentali come sempre Monica de Gennaro, libero di livello mondiale, e Ofelia Malinov, palleggiatrice giovane ed estrosa. Per quanto riguarda il settore maschile dell’ItalVolley, i giudizi sono decisamente più contrastanti: se si sono confermati ad alti livelli atleti come Simone Giannelli (palleggiatore classe ’96 considerato fra i più forti al mondo), Enrico Cester, Simone Anzani e Daniele Mazzone (centrali forti tanto nel fondamentale di muro quanto in quello di attacco), e il libero acchiappatutto Massimo Colaci, l’aspetto che più ha preoccupato, e che più preoccupa per il futuro, è l’imprescindibilità degli azzurri Osmany Juantorena e Ivan Zaytsev, in quanto i compagni di reparto (schiacciatori laterali) non hanno convinto: Luigi Randazzo non ha dato continuità, Oleg Antonov si è infortunato ma non è sembrato adatto ad affiancare un giocatore del calibro della Pantera Juantorena, mentre Filippo Lanza, reduce da una stagione piena di infortuni, è ancora in fase riabilitativa, ed è lontano dalla condizione mostrata alle Olimpiadi di Rio del 2016 (in cui l’ItalVolley ottenne la medaglia d’argento). Per i prossimi due mesi, entrambi i coach lavoreranno per portare la squadra al massimo della forma in vista delle rispettive rassegne mondiali. L’obiettivo è quello di riscattarsi, l’intento è quello di provare ad ottenere il titolo mondiale, soprattutto in ambito maschile, visto che è proprio la nazionale tricolore ad ospitare, quest’anno, la World Cup.

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La Redazione
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3 Comments

  1. ottimo articolo! l’autore mi trasmette l’amore per la nostra Nazionale!

  2. Articolo ben scritto e preciso nei dettagli di questa nazionale. Continua così!!

  3. Articolo ben strutturato e scrupoloso nell’analisi degli aspetti essenziali e attuali del movimento pallavolistico italiano. Complimenti

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