L'interViStaPattinaggio artistico

L’InterViSta: chi è Nicola Marenda?

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Questa volta InterViSta parla di Nicola Marenda.
Per capire bene chi sia, riportiamo direttamente qui sotto la sua biografia di Instagram.

“🥇Italian Champ 2016
🥈World Champ Solo Dance 2015/16
🥈European Champ Large Group 2018
🥉World Champ Large Group 2018
🥉European Champ Large Group 2019”

Ciao Nicola, grazie per aver accettato la mia proposta! Inizio col chiederti: come stai? Sei pronto per iniziare questa meravigliosa intervista?

Grazie a te per questa opportunità!! Tutto bene dai, te? Certo, non vedo l’ora!

Tutto bene, grazie. Dato che su Vita Sportiva non capita spesso di intervistare campioni, specialmente di pattinaggio, ti va di descriverti molto brevemente?

Va bene! Mi chiamo Nicola, ho iniziato a pattinare quando avevo 4 anni, il motivo è quello comune di molti fratelli minori, mio fratello praticava questo sport ed io ho iniziato per seguire le sue orme. L’obiettivo era quello di avere più coppe e medaglie di lui, lui smise a 13 anni (poco dopo che iniziai io poiché abbiamo 7 anni di differenza), io come si può ben vedere ho continuato. La mia prima gara internazionale fu nel 2011, da lì il mio modo di vedere questo sport cambiò, insieme ad i miei obiettivi ed al mio impegno negli allenamenti! Nel 2014 fui convocato al mio primo campionato europeo di coppia e gloriosamente portammo a casa la medaglia di bronzo al nostro primo anno. L’anno successivo nel 2015 ebbi l’opportunità, in quanto primo anno nella categoria Junior, di giocarmi la convocazione al mondiale da solista e così fu! Da lì posso dire che è iniziata la magia di questo sport.

Quindi mi pare di capire tu sia un ragazzo molto competitivo, come è giusto che sia se si vogliono raggiungere certi obiettivi. Non ti chiederò come tu abbia iniziato a praticare questo sport ma ti chiedo, invece, sempre pensando al “pattinaggio” in generale, qual sia il primo ricordo che ti viene in mente di te bimbo-pattinatore. Ad esempio, io ho impressa una scena dove, dopo il mio secondo allenamento, mia madre mi chiese se volessi comprare il mio primo paio di pattini; se li avessi presi, avrei dovuto continuare a pattinare… è stata una promessa che ho fatto a lei ma soprattutto a me stessa pur non essendone consapevole.
Hai un ricordo, una scena, un momento che ti è rimasto impresso nella mente e che associ ai tuoi primi passi sui pattini?

Certo il primo giorno che ho iniziato è stato mio padre a portarmi al mio primo “allenamento”, mi venne a prendere all’asilo e mi disse che avrei avuto la prima lezione! Non saprei come definire il mio stato d’animo in quel momento, ma ripensandoci, mentre mi portava avevo un mix di emozioni tra gioia, paura ed emozione!
Questo è il mio primissimo ricordo, credo di non averlo detto mai a nessuno.

In realtà è una domanda che ho sempre voluto fare perché per me quella scena è talmente nitida nella mia memoria che mi chiedevo se anche qualcun altro ne avesse una come me. Da quello che mi hai raccontato fino ad ora, posso dedurre che la tua famiglia sia molto importante per te Nicola e per te Nicola pattinatore, sbaglio? Nel caso non mi fossi sbagliata, qual è la cosa che più apprezzi del tuo rapporto con loro?

Non posso far altro che ringraziarli per oggi, ieri e per domani, perché senza i loro sacrifici oggi non sarei qui a rispondere a questa intervista, non avrei potuto vivere tutte le fantastiche emozioni che ho vissuto sino ad ora, non avrei avuto la forza di affrontare i miei insuccessi e non avrei imparato quali sono i veri valori della vita! Mi hanno sempre saputo ascoltare, supportare e sopportare nonostante a volte abbiano dovuto mettersi da parte e mettere me in primo piano! Apprezzo la loro pazienza, il loro amore e la loro educazione, il ruolo di un genitore è difficile, soprattutto per noi ragazzi che più volte tendiamo a ribellarci ad un adulto. Col senno di poi ho imparato e capito ogni tipo di decisione che hanno preso per me anche se a volte discordante dal mio pensiero, come normale per tutti i giovani nella fase dell’adolescenza.
Posso solo che ringraziarli e chiedergli scusa se non sono riuscito subito a captare, a volte, le loro scelte, ma sono sicuro che l’hanno sempre fatto solo per il mio bene.
Gli voglio bene e sarò sempre grato a loro sia come figlio, sia come persona, sia come Nicola pattinatore.

Hai detto davvero delle bellissime parole ed è bello leggere che tra te e la tua famiglia ci sia questo tipo di complicità. Capire quanto i genitori siano parte di quello che siamo è fondamentale e una volta che lo capisci, tutto questo ti da una forza indescrivibile. Per me vale lo stesso.
Quando ci sono delle difficoltà sono le persone più vicine a te a farti ragionare, sfogare e a metterti sulla giusta strada… e a proposito di questo, spesso guardando ad un atleta, si notano i successi e le cose belle ma c’è stato un momento in cui hai pensato di mollare perchè non trovavi più il senso di continuare? O addirittura, ti sei mai trovato davanti ad un bivio dove da una parte c’era il pattinaggio e dall’altra una cosa alla quale davi la stessa importanza? Se sì, qual è la cosa che ti ha fatto prendere la strada che hai intrapreso?

Sinceramente e fortunatamente non mi sono mai trovato in un bivio in cui dovevo prendere una scelta così netta, però ovviamente terminati gli studi superiori dovevo prendere in mano la mia vita e crearmi un futuro!
Ho deciso di investire nel pattinaggio, motivo per cui confermo il fatto di non aver mai pensato di smettere.

Di certo è un investimento che ha già dato i primi di una lunga serie di risultati! Quindi, ora il pattinaggio è anche il tuo lavoro?

Si, non mi piace definirlo tale; il pattinaggio è la mia passione.

Diciamo però che riuscire a far diventare la propria passione un lavoro è una cosa straordinaria; penso che fare ciò che si ama sia il lavoro più appagante del mondo, che sia uno sport o meno. Non è scontato che chi fa “l’artista” di mestiere riesca a mantenere vivo quel fuoco che arde di passione; a volte ci si ritrova vittime di un circolo vizioso che fa perdere un po’ l’orientamento perchè subentrano tante altre cose di “contorno” che alla fine sono vere e proprie distrazioni… ma credo profondamente che questo non sia per niente il tuo caso. La tua passione emerge sempre e lo dico da umile spettatrice: nei movimenti, negli sguardi, nel modo in cui ti presenti in pista e con cui ti poni sui social network. Ho notato che hai davvero un grandissimo pubblico di pattinatori e pattinatrici su Instagram, cosa da non sottovalutare dato che viviamo nel 2019; come vivi questa “popolarità” sui social e nella vita reale? Spesso ti viene chiesto di fare una foto o di firmare un autografi… che effetto fa? E secondo te, qual è il punto di forza di “marenzpd”, ovvero “Nicola-influencer”?

Bella domanda! Diciamo che io la vivo tranquillamente poiché non mi sento riuscito nel mio scopo, quindi non mi sento popolare ma sono sempre Nicola anche nelle vesti di marenzpd! Ogni volta è come la prima, sono stupito non mi rendo conto, la prima cosa che mi passa in testa per la maggior parte delle volte è “perché mi sta chiedendo?”. Io non mi sento di svolgere nessun ruolo e non mi sento di avere immagini diverse anzi! Voglio solo far vedere a tutti che un ragazzo normale, perché è ciò che sono, riesce a seguire un sogno e farlo suo; non voglio che le persone Rinuncino a ciò che credono, io voglio vivere il mio sogno e renderlo reale, più volte lo scrivo nei miei post, in maniera indiretta.
Tutti noi possiamo! Io non sono nessuno, voglio solo fare la differenza, essere ricordato e lasciare un segno anche se infimo.
Questo penso che sia ciò che mi contraddistingue, la spontaneità! Ogni volta che qualcuno mi scrive sono onorato, molti si stupiscono persino perché rispondo, assurdo! È il minimo che possa fare, lo faremmo tutti! Quando qualcuno apprezza ciò che fai ed esprime la sua ammirazione non puoi far altro che ringraziarlo, forse è ciò che manca a noi giovani! Saper apprezzare un piccolo gesto; piccolo per modo di dire, quando qualcuno pone la sua parola o il suo orecchio nei nostri confronti, in realtà è un grande gesto e bisogna saperlo apprezzare, sempre.

Devo ammettere una cosa: non sapevo bene come porti la domanda precedente, quindi l’ho riformulata dieci volte prima di fartela. Volevo proprio mirare a questo, magari sottolineandoti quanto sia importante effettivamente seguire qualcuno che nel suo “piccolo” riesce a trasmettere positività e forza a chi magari più debole. I social sono pericolosi, è vero, ma sono anche un mezzo potentissimo per poter trasmettere messaggi di un certo tipo.
Cambiando un po’ argomento, la prossima domanda è: come si svolge una tua giornata “tipo?” Sono sicura che in molti vogliono saperlo!

Dipende da che giorno della settimana: comunque solitamente la mattina mi alleno in solo dance, il pomeriggio lo dedico ad allenare e tutte le sere ho allenamento di gruppo, grande o piccolo a seconda del giorno della settimana.

Quindi a volte sei anche dall’altra parte. Deve essere un’esperienza interessante! A che categoria ti sei dedicato come allenatore?

Diciamo che sono a tutto tondo, non alleno una determinata categoria! Lavoro sulla tecnica e coreografie, quindi comprende tutte le specialità e qualsiasi età.

Wow, bellissimo! Di certo avrai fatto e fai ogni giorno molti sacrifici per portare avanti diversi progetti sui vari fronti in cui sei impegnato ma nel tempo libero, cosa fa Nicola se non pattina?

Nicola se non pattina ama uscire con i suoi amici stretti, con persone che durante il resto dei giorni non può vedere, anche vecchie amicizie!
O altre volte paradossalmente amo stare a casa, per godere di quei piccoli attimi che crescendo andiamo a perdere.

Pizza o pasta?

Pizza tutta la vita!

Mare o montagna?

Non è tra le opzioni ma Lago!!!

Festa il sabato sera o uscita tranquilla con gli amici?

Festa.

Doppio nodo per allacciare i pattini, si o no?

Si.

Meglio 100 euro oggi o 1000 domani?

1000€ domani.

Per una tua coreografia ideale: musica classica, pop o elettronica?

Sarebbe bellissimo portare una musica elettronica, ma sarebbe troppo anticonformista .

Tè al limone o alla pesca?

Pesca.

Un cantante, atleta o comunque personaggio famoso che reputi la tua ispirazione o di cui condividi i valori?

Cristina Ronaldo in quanto atleta, un macchina in quanto a serietà degli allenamenti.

Credi nel destino?

Si, eccome!

Tra quanto il pattinaggio a rotelle sarà alle Olimpiadi?

Sarebbe bello se fosse nel 2024, teniamo le dita incrociate!

Penultima domanda: il tuo colore e canzone preferiti?

Verde e “Sei di mattina” di Briga.

Siamo arrivati alla fine! Qual é la foto con cui vuoi che la gente ti ricordi e identifichi?
Scegli bene perché sarà l’immagine di copertina per l’articolo!

Queste sono le foto più significative per me: la prima in cui ho vinto l’ultima mia medaglia mondiale e la seconda che è la prima volta in cui sono sceso in pista ad un mondiale.

   

Ti ringrazio tantissimo per la tua disponibilità e le tue preziosissime parole. Io e tutto il team di Vita Sportiva ti auguriamo il meglio per il tuo futuro e per le prossime gare!
Salutiamo chi sta leggendo con una frase o citazione che ti ispira che magari ti ripeti costantemente per motivarti? Magari anche la frase di una canzone, un pensiero che qualcuno ti ha rivelato… insomma, sono nelle tue mani per la frase conclusiva di questo articolo!

Grazie a voi per tutto!
Una frase che ho anche tatuato sulle costole e per me vale molto è “ è meglio bruciarsi in fretta che spegnersi lentamente “… spero possa essere d’aiuto.

Asia Özaksun
Sono Asia, ho 20 anni e vivo a Milano. Studio "Comunicazione, media e pubblicità" e intanto mi diletto nella scrittura di articoli sportivi sulla Formula 1 e pattinaggio artistico a rotelle.

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