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L’interVISta – Premier League e World Cup con Giordano Reale

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Nuovamente ospite dell’interVISta Giordano Reale, commentatore tecnico delle freccette per DAZN. In ballo il discorso Premier League – conclusasi con la vittoria finale di van Gerwen -e la World Cup, che vedrà impegnata l’Italia.

Quali sono state le impressioni riguardanti quest’ultima giornata di Premier League? Gran bella sfida tra Gurney e van Gerwen, però finale a senso unico.

Ti dico la verità; sono arrivato alle semifinali convinto che chiunque potesse vincere. Wade aveva battuto van Gerwen in regular season, Gurney altrettanto, addirittura andata e ritorno, mentre Cross aveva giocato una Premier straordinaria. Credevo che van Gerwen potesse soffrire sia in semifinale che in finale, ed invece si è riconfermato agevolmente, senza nemmeno spingere troppo. A volte è ingiocabile, fa un altro sport. Un po’ deluso da Wade, che tornava dopo 6 anni tra i magnifici quattro, vero, ma che aveva chiuso molto bene la stagione scorsa, confermandosi in questa con molte vittorie e piazzamenti di prestigio. Pensavo potesse anche vincere contro Cross, invece la finale se la sono giocata coloro che sono – ad ora – i due più forti del mondo.

A proposito di giocatori più forti del mondo; dopo il mondiale ci aspettavamo tanto da Smith, il quale è stato – a mio modo di vedere – la più grande delusione dopo Wright. Ovviamente il britannico ha avuto anche problemi fisici. Per quanto riguarda le sorprese cito Price e Suljovic. Quali sono state, a tuo modo di vedere, le delusioni e le sorprese della Premier League?

Delusione sicuramente Smith, perché se vai ad analizzare le statistiche ha fatto una grande Premier – molti 180 tirati, power scoring sempre alto – macchiata da una disastrosa percentuale in doppia. Sembrava lo Smith di tre anni fa; molto forte ma inconcludente. Come hai detto tu l’infortunio iniziale non l’ha aiutato, poi ha peccato di cinismo. Credo che, però, tornerà ad altissimi livelli a breve. Discorso diverso per Wright, il quale ha giocato molte volte sotto il 95/96 di media; la top ten ormai gioca su quei livelli lì, se non a tre cifre. Farà fatica a restare in alto, ma ha la World Cup – in coppia con Anderson – ed il Matchplay a fine luglio per riprendersi.

Sorprese sicuramente Price su tutti, al netto delle critiche ricevute. A livello di gioco e spettacolo mi è piaciuto molto, anche se so che queste mie considerazioni vanno controcorrente. C’è da dire che non è facile giocare con il pubblico contro ogni volta. Quei sei pareggi ottenuti sono arrivati, il più delle volte, sprecando leg di vantaggio; fosse stato più cinico sarebbe andato -anche giustamente – a giocarsi il titolo. Deve servigli da esperienza tutto ciò, con gli anni può diventare ancora più forte.

Qual è il tuo pensiero sul modus operandi utilizzato quest’anno dalla PDC? Nove giocatori fissi, un giocatore diverso per ogni tappa della prima parte.

A livello di immagine sicuramente positivo, anche se io avrei preferito un solo sostituto. Magari non quello che avrebbe meritato di più nel 2018 – sarebbe stato difficile scegliere senza scontentare qualcuno – ma un ragazzo meritevole come Van den Bergh, Hopp, Humphries. Nessuno dei contender ha portato via punti pesanti – pochi hanno pareggiato, molti hanno perso – quindi la scelta è stata oculata, però avrei preferito dieci giocatori fissi.

Un pensiero su van Barneveld; sull’ultima sua stagione da professionista, e sulla carriera in generale.

Difficile la stagione che sta vivendo. Barney in questa sua ultima Premier League non ha fatto nulla di eccezionale, nemmeno un acuto, ed il più delle volte è stato sottotono. La PDC gli ha regalato forse troppo, lui ha un po’ macchiato la carriera – a parer mio – giocando la Premier con un livello tecnico così alto. Doveva avere la forza di rifiutare l’invito, avrei preferito averlo ospite tutti i giovedì piuttosto che in pedana. Sulla carriera in generale nulla da dire, una leggenda. Ha fatto qualcosa di inimitabile, fantastico, vincere 5 mondiali è cosa per pochi.

Capitolo World Cup: chi sono i favoriti per la vittoria finale?

Io credo che l’Inghilterra di Cross e Smith possa seriamente vincere, dietro metto la Scozia di Anderson e Wright, mentre piazzo terza l’Olanda solo per l’incognita Wattimena. E’ un giocatore che gioca molto bene, N°23 del mondo, gran talento, ma che potrebbe pagare lo scotto dell’esordio in un palcoscenico così importante. Poi ha vicino MvG, un miglioratore pazzesco, ed uno che fa giocare bene i suoi compagni; tutto da vedere, quindi.

Domanda secca: alla World Cup, l’Italia, può regalarsi il secondo turno? Può battere un Canada orfano di John Part?

Per me sì, assolutamente. Conosco personalmente Micheletti e Tomassetti – quest’ultimo da una vita – e credo che possano far bene al primo turno, aiutati anche dal fatto che si giochi il doppio. E’ giusto crederci!

La redazione ringrazia DAZN e Giordano Reale per la gentilezza ed il tempo dedicatoci.

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Simone Cappelli
Ascoli Piceno, Classe 98. Su Vita Sportiva per parlare di freccette, e non solo.

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