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NBA Trade Deadline: è successo di tutto!

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Una trade deadline così non si era mai vista, roster stravolti e All star scambiate senza preavviso, con i Clippers che emergono come netti favoriti per il titolo!

Andiamo però con ordine, nella giornata di mercoledì una maxi trade che non si vedeva da più di un decennio coinvolge ben 12 giocatori e 4 squadre:

Houston riceve Jordan Bell (ceduto successivamente a Memphis) e Robert Covington andando all in sulla small lineup, giocando senza lunghi con 5 giocatori sul perimetro per il resto della stagione, mossa folle o geniale? I playoff ci daranno la risposta nel momento in cui dovranno marcare lunghi fisici e talentuosi come Anthony Davis e Lebron James;

Clint Capela e Robert Covington

Atlanta acquisisce Clint Capela e Nenè andando a risolvere tutti i loro enormi problemi sotto canestro;

A Minnesota vanno invece Malik Beasley, Vanderbilt, Hernangomez, Evan Turner ed una 1° scelta di Atlanta che non rivoluzionano il roster ma compensano (soprattutto la pick) l’addio di un 3&D prezioso come Covington.

Denver funge da partner ricevendo Gerald Green (subito tagliato), Shabazz Napier, Vonleh, Diop e una prima scelta per il disturbo.

Ad una manciata di ore dalla chiusura del mercato, però, si scatena l’impensabile: innanzitutto il Finals MVP Andre Iguodala, da separato in casa con Memphis, viene tradato ai Miami Heat (con rinnovo biennale da 30M) insieme a Solomon Hill e Crowder in cambio di Winslow, Johnson e Waiters; con questa mossa gli Heat si liberano di contratti scomodi candidandosi alla leadership dell’est.

Andre Iguodala

Pat Riley ha provato fino all’ultimo a portare anche Danilo Gallinari a South beach ma non è stato trovato l’accordo con il talento azzurro sul rinnovo del contratto in scadenza vista la ferrea volontà di Miami di tenere spazio salariale per l’estate 2021 dove ci saranno grandi free agent come Giannis Antetokoumpo.

Dopo un inseguimento durato 7 mesi, finalmente, i Minnesota Timberwolwes riescono ad acquisire D’Angelo Russell dai Golden State Warriors in cambio di Andrew Wiggins, una prima scelta 2021 (protetta top 3, altrimenti diventa 2022) e una seconda scelta 2021: uno scambio che fa felice entrambe le parti con Minnesota che accontenta Towns regalandogli il suo partner tanto desiderato e Golden State che si libera di un giocatore firmato esclusivamente per non rimanere a mani vuote post addio di Durant, non compatibile con gli Splash brothers.

 

D’Angelo Russell e Andrew Wiggins

Tanti i dubbi nella metà campo difensiva sponda Wolwes mentre i Dubs in questi mesi potranno valutare Wiggins e decidere se scambiarlo insieme alle scelte acquisite per un All star affermato o credere in lui, Warriors che scambiano anche i contratti in scadenza di Robinson e Burks a Philadelphia in cambio di ben tre seconde scelte riuscendo così a restare sotto il limite della luxury tax risparmiando circa 20M in tasse dando alla franchigia maggiore flessibilità futura.

I Clippers si confermano la squadra da battere e a pochi minuti dal termine del mercato strappano Marcus Morris ai Lakers (che hanno rifiutato di cedere Kuzma) mandando Harkless e una prima scelta a New York, Jerry West acquisisce anche Isaiah Thomas nella trade che coinvolge Washington per poi tagliarlo. I gialloviola, invcece, nei prossimi giorni dovrebbero ingaggiare JR Smith e Darren Collison per rinforzare la panchina.

Quando le acque sembravano essersi placate ecco il colpo di scena finale: Andre Drummond letteralmente regalato dai Detroit Pistons ai Cleveland Cavaliers, la franchigià dell’Ohio manderà solamente Knight, Henson e una seconda scelta per il due volte All star.

Andre Drummond

Una trade difficile da comprendere anche per gli insider: provando a dare una spiegazione minimamente logica, i Pistons volevano uscire dal limbo della Eastern Conference e Drummond per anni non ha fatto la differenza, dunque, per non rischiare di avere 28,7M di player option a libro paga il prossimo anno, lo ha sostanzialmente dato in omaggio ai Cavs che magari proveranno ad ottenere nella offseason qualche scelta in caso dovesse rimanere a roster. Mossa stranissima perché negli scorsi giorni i Celtics erano interessati così come Atlanta che successivamente è stata costretta a mettere in piedi una trade gigantesca per arrivare a Capela.

Occhio, nel futuro prossimo a Rose e Griffin che potrebbero essere scambiati a ridosso del draft per intraprendere un totale rebuilding.

In secondo piano abbiamo lo scambio che porta Jabari Parker ad un’ennesimo trasferimento, stavolta da Atlanta a Sacramento in cambio di Len e Dedmon.

Minnesota scende sotto il cap evitando le tasse tradando Dieng a Memphis in cambio di Johnson.

Nei prossimi giorni occhio al mercato dei buyout che potrebbe portare allo svincolo giocatori interessanti per le squadre da titolo, tra di loro dovrebbe esserci Tristan Thompson e perchè no, il nostro Marco Belinelli se la stagione di San Antonio non dovesse migliorare.

Tanti movimenti che non solo impattano la NBA nel presente ma anche in ottica futura, tra squadre che si confermano contender come Clippers e Heat, altre come i Warriors che sono pronte ad esserlo la prossima stagione al rientro degli infortunati e nel mezzo Houston che va all in su un estremismo filosofico che non ammetterà mezze misure: titolo o fallimento!

 

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Paolo Mancini
19 anni, amo la NBA, il calcio, la NFL e il ciclismo con un occhio anche al mondo dei motori

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