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Saranno famosi, uno sguardo ai possibili campioni futuri del tennis mondiale

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Spesso si sente dire che il tennis sia uno sport per giocatori esperti: la maturazione di un atleta arriva con l’esperienza, accumulata nel corso degli anni di carriera. Almeno, questa è la tendenza affermatasi nelle ultime stagioni di circuito ATP, con la possibilità di realizzare diversi esempi in questo senso: pensiamo a Stanislas Wawrinka, vincitore del suo primo torneo del grande slam a 29 anni; a Marin Cilic, trionfatore allo US Open a 26; potremmo citare anche Fabio Fognini, incoronatosi principe di Montecarlo a quasi 32 anni, o lo stesso Andy Murray che ha iniziato a vincere slam dai 25 in poi. Gli esempi di giocatori che iniziano ad affermarsi nel circuito da più “maturi” sono moltissimi, anche scendendo un po’ di livello e non parlando di vittorie slam. Basti pensare ai tanti italiani che recentemente sono sbocciati ad alto livello, a partire da Cecchinato, proseguendo con Travaglia, Caruso, Fabbiano e compagnia. Tutti giocatori esperti che stanno dando molto al tennis italiano e potranno raccogliere ancora ottimi risultati nei prossimi anni. Naturalmente, questa tendenza non è una regola scritta e di sicuro non vale per fenomeni come Federer, Nadal o Djokovic, vincitori slam intorno ai vent’anni, che fin dagli inizi della loro carriera hanno messo paura ai più grandi dell’epoca.

Ecco, allora, ciò detto proviamo a individuare quali potrebbero essere i campioni del futuro che chissà, magari, potrebbero addirittura ripercorrere i passi dei fantastici tre citati sopra. Forse, puntare a quei traguardi è chiedere un po’ troppo ma, tra gli otto classe 2001 e successivi che trovate qui sotto, potreste incappare in qualcuno di cui sentirete parlare a lungo.  Andiamo allora a stilare quello che potemmo chiamare un “Teenager Ranking”, prendendo in considerazione gli otto prospetti più interessanti e meglio classificati non ancora ventenni.  Prima di analizzare i nomi singolarmente, ci sono da sottolineare assolutamente due aspetti, ovvero come ci siano ben due italiani in classifica e come Jannik Sinner sia al comando e l’unico non ancora ventenne tra i primi 100 al mondo.

  1. Sinner Jannik (19 anni e n.46 al mondo) ITALIA
  2. Musetti Lorenzo ( 18 anni e n.123 al mondo) ITALIA
  3. Alcaraz Carlos( 17 anni e n.136 al mondo) SPAGNA
  4. Nakashima Brandon ( 18 anni e n.203 al mondo) USA
  5. Molleker Rudolf (19 anni e n.210 al mondo) GERMANIA
  6. Tseng Chun-Hsin ( 19 anni e n.287 al mondo) TAIWAN
  7. Draper Jack (18 anni e n.297 al mondo) GRAN BRETAGNA
  8. Brooksby Jenson( 19 anni e n.299 al mondo) USA

I record tra il 2019 e il 2020 ottenuti da Sinner

Come anticipato, guida la classifica il nostro Jannik Sinner, ormai neanche più una rivelazione ma già un grande protagonista del tennis mondiale. L’altoatesino di San Candido è esploso a partire dalla scorsa stagione, quando ha vinto il Challenger di Bergamo. Tutti rimasero sorpresi dalla sua imponente potenza nei colpi, dalla grande visione di gioco, dalle abilità tattiche e dalla maturità mostrata partita dopo partita nel torneo, nonostante la giovanissima età. Vincendo il Challenger lombardo è diventato così il primo classe 2001 a trionfare in un torneo Challenger e il 21° più giovane nella storia del tennis. Da questo torneo in poi inizia la vera scalata di Jannik, che chiuderà il 2019 alla posizione n.78 del Ranking, diventando il più giovane tennista ad entrare in top 80 dal 2003, anno in cui Rafael Nadal, diciassettenne, era già n. 47 al mondo. A Dicembre, inoltre, avrebbe ricevuto il premio dall’ATP come tennista rivelazione dell’anno, riconoscimento davvero lungimirante. Infatti, il 2020 di Sinner si sta rivelando il vero anno della consacrazione, con il secondo turno all’Australian Open, gli ottavi di finale al torneo di Roma e i quarti al Roland Garros. Con l’impresa al torneo parigino, in cui ha battuto il n.7 al mondo Zverev, è diventato il più giovane italiano di sempre a raggiungere i quarti di finale in un grande slam. Dopo Parigi il ranking di Sinner è migliorato ancora, quindi, raggiungendo la posizione n.46, ancora destinata a crescere. I risultati e i record sono già fantastici per l’altoatesino, ma sembra proprio che il meglio debba ancora venire.

Anche il secondo giocatore della lista è rigorosamente made in Italy: Lorenzo Musetti, da tutti riconosciuto come il prospetto con più talento puro, e qualità nei colpi, del movimento tennistico italiano. A differenza di Sinner, infatti, Musetti è un tennista con maggiore inventiva e più imprevedibilità, con un gioco meno impostato e schematico rispetto a quello dell’altoatesino. Aspetto riconosciuto dallo stesso Sinner, durante un’intervista al torneo di Roma di questa stagione; davanti ai giornalisti ha dichiarato, infatti, come il suo quasi coetaneo Musetti avesse più qualità a livello di colpi rispetto a lui, seppur le sue, di qualità, siano tantissime altre. Musetti colpisce per il suo elegante rovescio a una mano, la sua grande abilità nei tocchi di fino, e per una buonissima pesantezza di palla. In un tennis caratterizzato soprattutto da figure potenti da fondo campo e con un gioco monocorde, un giocatore elegante come Musetti è davvero un piacere per gli occhi. Attualmente Lorenzo è a ridosso delle prime cento posizioni del ranking e, di sciuro, l’obbiettivo è quello di entrarvi il prima possibile. Traguardo assolutamente alla portata del giovane talento italiano, capace già di competere con i più grandi, come ha dimostrato al torneo di Roma, battendo Wawrinka e Nishikori.

Titoli e risultati in carriera di Lorenzo Musetti

Al terzo posto troviamo quello che, forse, potrebbe essere il più grande rivale per i due talenti azzurri. Stiamo parlando del tennista spagnolo diciassettenne Carlos Alcaraz, attualmente n.136 al mondo. Il tennista iberico classe 2003 colpisce per la sua solidità da fondo campo, gli ottimi fondamentali, e una grande abilità nei colpi di tocco. Per esempio, in molti tornei disputati, si è potuta notare una grande capacità nell’eseguire smorzate davvero precise e un’ottima abilità nel variare il gioco. Come Sinner, anche Alcaraz, ha già una fantastica tenuta mentale e un’importante pesantezza di palla. Guidato dall’ex campione spagnolo Juan Carlos Ferrero potrà fare davvero bene e, in futuro, diventare quasi sicuramente un top 10, se non di più. Intanto al Challenger estivo di Trieste, abbiamo già avuto un assaggio di quello che potremmo vedere in futuro sui maggiori centrali degli slam: Alcaraz e Musetti hanno dato vita davvero ad una grande semifinale, vinta dallo spagnolo al terzo set 6-3.

Titoli e risultati in carriera di Carlos Alcaraz

Titoli e risultati in carriera di Brandon Nakashima

D’ora in poi, chiuso il podio, troveremo tutti giocatori oltre la duecentesima posizione del ranking mondiale. Cominciamo da Brandon Nakashima, 18 anni, n.203 al mondo, e da Rudolf Molleker, 19 anni, n.210. Il primo citato arriva dagli Stati Uniti, seppur di padre giapponese e madre vietnamita, e al suo primo torneo ATP ha centrato subito i quarti di finale. Al Derlay Beach Open 2020, infatti, dopo aver ricevuto una wild card, ha battuto, in fila, Vesely e Norrie, venendo eliminato ai quarti dal giapponese Nishioka. Il tennista californiano è seguito da un ex grande protagonista del tennis mondiale come Pat Cash, il quale vede nel giovane ottime qualità tennistiche e mentali. Come dichiarato in più interviste dallo stesso Cash, Nakashima ha una buonissima tecnica e solidità da fondo campo, alle quali deve ancora aggiungere un po’ di potenza. Se riuscirà a fare questo salto di qualità, soprattutto sul servizio e sul rovescio, potremmo sentirne parlare molto bene in futuro.

Titoli e risultati in carriera di Rudolf Molleker

Rudolf Molleker, ragazzo nato in Ucraina ma cresciuto in Germania, guardando i match del suo idolo Roger Federer, sul quale i tedeschi puntano molto per il dopo Alexander Zverev. Il suo gioco è fortemente caratterizzato dalla sua prestanza fisica, 1.85 m, e di conseguenza da un tennis forte e muscolare. Il servizio e il rovescio bimane sono i suoi due punti di forza, con il primo davvero dirompente, grazie alla sua altezza, e il secondo molto fluido e preciso. Inoltre la forza mentale, nonostante la giovane età, è già un’altra delle sue grandi qualità. Certamente il giovane tedesco dovrà migliorare molto sul dritto, non ancora troppo solido, ma le doti da combattente e da possibile grande giocatore ci sono tutte.

Chun-Hsin-Tseng in azione durante un match

Infine, ad occupare le tre posizioni finali di questa speciale classifica abbiamo due diciottenni e un diciannovenne. Ci stiamo riferendo a Tseng Chun-Hsin, Draper Jack e Brooksby Jenson. Il tennista di Taiwan, attualmente n. 287 al mondo, è davvero una rivelazione per il suo paese e possiede una storia tutta da raccontare. Il tennista asiatico, infatti, è nato l’8 Agosto, stessa giorno di Federer, gioca a tennis per mantenere la famiglia, soprattutto la madre, che sta affrontando una brutta malattia agli arti, per colpa della quale fa fatica a stare in piedi. Il ragazzo di Taiwan, dunque, viaggia con il padre, verso di diventare un tennista di altissimo livello, oltre a migliorare la situazione economica in casa. A livello junior la missione è stata compiuta: ha vinto praticamente tutto ed è stato anche n.1 al mondo. Ora, però, resta da fare il salto di qualità più importante, cercando di scalare la classifica nel circuito maggiore verso le posizioni che contano. Le sue qualità più importanti sono la voglia di lottare e una grande tenuta mentale, che cercano di sopperire ad un fisico di 171cm per 61 chili. La determinazione per ottenere grandi risultati c’è tutta, non a caso uno dei suoi più grandi ammiratori è Muratoglu, l’allenatore di Serena Williams. Tseng Chun-Hsin si allena proprio all’accademia del noto coach, con il sogno di diventare grande. Infine, a chiudere la classifica, troviamo due tennisti di lingua inglese, il britannico Draper e lo statunitense Brooksby: giocatori numero 297 e 299 del tennis mondiale, con un anno di differenza tra loro.

Jack Draper in azione durante il torneo di Wimbledon

Il britannico, infatti, è ancora diciottenne ed è una delle speranze più giovani del tennis anglosassone, alla ricerca dell’erede di Murray. Il nativo di Sutton ha raggiunto ottimi risultati a livello Junior, n.7 al mondo under 18, ma ora è atteso alla prova del salto di qualità. Tennista mancino, dal gioco davvero brillante, con il suo punto di forza nel rovescio bimane. Il giovane britannico è dotato di una grande altezza, più di 190 cm, che gli permette di avere un gran servizio. Le qualità sono quelle da giocatore moderno: molto potente, adatto a giocare su tutte le superfici, inoltre per lui garantisce Andy Murray. Infatti, come ha raccontato più volte la stellina, in diverse interviste, in seguito alla sconfitta subita al torneo di Wimbledon Junior, sul suo cellulare è giunto un messaggio dal campione scozzese con scritto: “ Keep up the great work”. Jenson Brooksby, invece, è uno dei tennisti statunitensi più giovani in circolazione e, attualmente, n.299 del ranking. Il suo nome cominciò a diventare noto al pubblico degli appassionati lo scorso anno, più precisamente allo US Open 2019: in quell’ edizione del torneo sconfisse Thomas Berdych al primo turno, arrendendosi a Basilashvili al secondo, dopo un match davvero lottato. In questi incontri mostrò un buonissimo tennis, con colpi di base molto solidi, e soprattutto una grandissima voglia di competere e lottare. Soprattutto quest’ultima caratteristica è il punto di forza che moltissimi addetti ai lavori, compreso il suo allenatore, riconoscono all’americano. Diciamo che dopo quell’exploit non c’è stato molto seguito in termini di risultati nel circuito maggiore, quindi non resta che attendere e vedere se il giovane californiano potrà diventare davvero un professionista di buon livello.

Brooksby Janson in azione durante lo US Open 2019

Questi, dunque, i prospetti più giovani e interessanti che ci offre il tennis mondiale, in attesa che tanti altri ne possano nascere e si possano affermare. Bisogna, quindi, solo aspettare, osservarli con curiosità e chissà se tra questi ci sarà colui che spodesterà uno dei magnifici tre dominatori del tennis moderno.

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Simone Caravano
Simone Caravano 22 anni, laureato in Scienze delle Comunicazioni presso l'università degli studi di Pavia. Attualmente studente della laurea magistrale in giornalismo dell'università di Genova. Credo che lo sport sia un mondo tutto da scoprire e da raccontare, perché offre storie uniche ed emozionanti. Allora quale modo migliore esiste per fare ciò, se non attraverso la scrittura.

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