Ciclismo

Tour de France, archiviata la prima settimana alla Grande Boucle

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Dopo le prime quattro tappe (leggi qui) e la cronosquadre di Cholet, ecco che la prima settimana viene archiviata ad Annecy con il primo riposo della corsa gialla.

Dopo la doppietta azzurra con Elia Viviani, ecco il bis del campione del mondo Peter Sagan, lo slovacco vince a Quimper dopo 204,5km di saliscendi _ il primo “tappone” per velocisti – in arrivo da Lorient davanti all’italiano Sonny Colbrelli e a Gilbert. La sesta frazione – con Greg Van Avermaet sempre in Giallo – è un replay delle prime tappe, Daniel Martin vince in Bretagna (Mur-de-Bretagne, ndr).

Si riparte dalla città di Emmanuel de La Villéon – pittore francese, paesaggista del ‘800 -, da Fougères a Chartres. 231km di pianura bretone, sul traguardo è bagarre tra Groenewegen e Gaviria, l’olandese beffa il colombiano in zona finish nel frattempo il belga, leader della corsa, naviga in acque tranquille. Bis anche per l’olandese con partenza dalla terra della Valle della Loira, ad Amiensnella patria di Notre-Dame, la Cattedrale Gotica per antonomasiavince ancora  Groenewegen.

Prima di sistemare le bici sulle ammiraglie e godersi il meritato relax, il Tour de France passa dall’inferno del Nord. La Grande Boucle dopo la pianura, vede il pavè. Circa 22km di sterrato e la voglia di prendersi la leadership prima delle salite. A Roubaix, in volata, vince il tedesco John Degenkolb davanti alla maglia gialla e Lampert a chiudere il podio. Van Avermaet consolida il primo posto, Porte – sfortunatissimo – cade e si rompe la clavicola, Uran perde terreno e Vincenzo Nibali resta nel mirino degli Champs Elysées con una bellissima prova sul pavè francese. La nona tappa si conclude sull’asfalto, niente velodromo ma lo spettacolo resta e si moltiplica. Si moltiplica grazie – e non solo – alla finalissima di Mosca, orario d’arrivo anticipato: tv e cuore verso la Russia, la Francia del calcio sta per scrivere la storia e nemmeno gli organizzatori della corsa ciclistica più importante al mondo vogliono perdersi l’appuntamento con la “Felicità Eterna”, come intitola L’Equipe.

Si riparte domani con la decima frazione, 158,5 chilometri da Annecy a Le-Grand-Bornand. Prima vera salita del Tour, tanto dislivello nell’Alta Savoia con pendenze medie all’8%.

Onorio Ferraro

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