A fine febbraio Sebastian Vettel ha lasciato anche l’associazione GPDA, di cui è stato eletto nuovo direttore Carlos Sainz, accanto all’inglese George Russell che già ne faceva parte dal 2021, ricoprendo questo incarico.
Storia e origini della GPDA
È una storia lunga ed ha origini lontane. Facciamo un passo indietro e torniamo al maggio 1961. GPDA è l’acronimo di Grand Prix Drivers’ Association, è un’unione tra piloti nata con l’obiettivo di migliorare i sistemi di sicurezza. Il primo presidente fu Stirling Moss e dopo il ritiro di quest’ultimo l’incarico passò a Jo Bonnier. L’attività si fece intensa, però, solo sotto l’impulso di Jackie Stewart alla fine degli anni Sessanta. Le rivendicazioni furono molte: annullamento del Gp del Belgio 1969 per la pericolosità del circuito Spa-Francorchamps, a cui fece seguito il posticipo del Gp di Germania al Hockenheimring per ragioni di sicurezza.
Questi sono stati i primi imput verso una Formula 1 più sicura. Si cominciarono a realizzare circuiti più sicuri con l’introduzione delle barriere di sicurezza e via di fuga, come il Paul Ricard in Francia. Sulla via di una maggiore sicurezza, fu implementato anche lo sviluppo del casco. In termini di circuiti, il GP tedesco non ne ebbe uno fisso fino agli anni ’80, mentre il circuito di Spa rimase intatto nonostante la sua pericolosità e ancora oggi è considerato uno dei circuiti più pericolosi. Dopo l’incidente di Niki Lauda al Nurburgring nel 1976, il GP tedesco si spostò ancora una volta per non tornare più in quella località.
La Formula 1 degli anni ’80
Nel 1982, l’associazione entrò in conflitto con la FISA per la creazione di una superlicenza per i piloti, obbligatoria per la partecipazione al mondiale. Inoltre in caso di incidenti i piloti non potevano avere il diritto di denunciare l’accaduto alla FIA, in quanto gli organizzatori non si prendevano la responsabilità. Il regolamento è stato cambiato, ancora una volta, con un nuovo articolo che affermava che i piloti dovevano restare legati alle scuderie finché il contratto fosse sciolto in maniera unilaterale. L’inizio della stagione era vicino e a ridosso del primo gran premio, il GP del Sudafrica, i piloti si rifiutarono di correre. Nacque un vero e proprio sciopero, con alcuni piloti a capo: Lauda, Pironi e Villeneuve. I piloti accettarono di correre solo una volta solo dopo una garanzia di ritirare la proposta. Pironi decise di allargare la GPDA includendo tutti i piloti professionisti e il nome cambiò in PRDA (Professional Racer Drivers’ Association). Un brutto incidente di Pironi fece fermare il progetto e mano mano l’associazione si sciolse.
Il ritorno della GPDA
L’associazione ritorna solo nel 1994, dopo il Gran Premio di Monaco. Una gara tragica che vide le morti di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger, oltre al terribile incidente di Rubens Barrichello. Nel 1996, l’associazione divenne una società, con una costituzione e una sede legale nel Principato di Monaco.
Formula 1 e i rapporti con Liberty Media
Liberty Media gestisce la Formula 1 dal punto di vista mediatico e fin da quando l’ha acquistata ci sono state delle tensioni. Uno dei primi conflitti nacque quando i piloti furono costretti a correre a Losail nonostante le alte temperature: molti piloti si ritirarono dalla gara, alcuni accusorono malori nel durante come Esteban Ocon e Lance Stroll. Da quel giorno, si è iniziato a discutere su un limite massimo di temperatura per lo svolgimento della corsa. Quest’anno Liberty Media ha tornato a far parlare di sé. Ha fatto discutere infatti l’ordine impartito ai piloti di non affrontare più temi politici e di vietare il linguaggio volgare durante i team radio. Multe salatissime per chi infrangerà queste regole. Abbiamo visto molti piloti in disaccordo, specialmente Max Verstappen e Lewis Hamilton. Chi non le segue avrà delle multe salatissime. Liberty Media vuole piloti focalizzati solo sulla pista, che non parlino di ciò che accade nel mondo. L’altro obiettivo è quello di “proteggere” e consolidare il pubblico più giovane, a partire dai bambini.
Immagine in evidenza: @WilliamsRacing, X
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