Il salto è una costante nella famiglia Furlani. Seguendo le orme di papà Marcello, la sorella Erika e il fratello Luca, Mattia non poteva che lanciarsi nell’atletica leggera e diventare uno specialista sia dell’alto che del lungo. Decidere su quale disciplina concentrarsi è sempre apparsa una scelta difficile, così il 17enne rietino ha deciso di lanciarsi in entrambe sbaragliando la concorrenza ai Campionati Italiani Allievi andati in scena all’Arena Civica di Milano.
Una competizione che ha permesso a Furlani di fissare l’asticella a quota 2,16 metri nell’alto e volare a 7,87 metri nel lungo, misura che gli ha consentito di strappare il record nazionale appartenente da ventuno anni ad Andrew Howe. Al di là dei paragoni altisonanti e delle graduatorie di categoria che lo vedono primeggiare in tutto il globo, l’atleta in forza alla Studentesca Rieti Andrea Milardi si prepara agli Europei e ai Mondiali Under 18 con le idee particolarmente chiare.
Ai Campionati Italiani Allievi hai firmato la miglior prestazione mondiale stagionale nel salto in alto e nel lungo cancellando il record di Andrew Howe. Ci racconti l’origine di queste prestazioni?
“Nasco nel salto in alto. La mia però è una programmazione generale che mi consente di dilettarmi anche in altre specialità. Provando il lungo è uscita una prestazione stratosferica già nell’indoor e, riprovandoci all’aperto, è emersa una gara magnifica”.
Siccome molti giornalisti dopo il record nel lungo ti hanno definito il “nuovo Andrew Howe”, quanto ti è pesato questo paragone?
“Sinceramente non mi ha toccato molto, anche perché i nostri due percorsi sono stati separati dal tempo che intercorso. Andrew Howe è una cosa, Mattia Furlani un’altra. E’ già un onore esser paragonato a una leggenda come lui”.
Neanche a farlo apposta si è complimentato con te dopo il primato…
“Sì, infatti mi sono emozionato dopo aver visto il video. Fa sempre piacere poter ricevere i complimenti da un campione come lui così come dai miei compagni di classe e dalla mia città”.
“𝑀𝐴𝑀𝑀𝐴𝑀𝐼𝐴 𝐶𝐻𝐸 𝐻𝐴𝐼 𝐹𝐴𝑇𝑇𝑂 𝑀𝐴𝑇𝑇𝐼𝐴!”
🙌 I complimenti di Andrew Howe a Mattia Furlani: dopo 21 anni cade la migliore prestazione italiana U18 del lungo a Milano #Allievi2022 🔥 Furlani 7,87, Howe 7,61 nel 2001 pic.twitter.com/3xCldYnZGB
— Atletica Italiana (@atleticaitalia) June 18, 2022
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A fronte di questi trionfi, come ti vedono i tuoi compagni? Come un fenomeno oppure come Mattia?
“Chiaramente quando arrivano delle vittorie, mi fanno i complimenti, però normalmente mi trattano come Mattia Furlani. Non ho una doppia vita come Peter Parker”.
Questi risultati ti hanno inserito al primo posto nelle graduatorie mondiale Under 18 per il 2022. Non si sente la pressione a quell’ “altezza”?
“Un po’ di pressione c’è sicuramente, soprattutto sulle prossime gare e su quanto possa diventare in futuro. Insomma, non ascolto nessuno e vado dritto al mio obiettivo”.
A differenza di molti colleghi, hai saputo primeggiare in due specialità diverse da loro. A livello di allenamento come si gestisce una situazione del genere?
“Come già anticipato, non svolgo ancora una preparazione specifica per il salto in alto o per il lungo. Ciò mi permette di andare forte in entrambe le discipline anche in un breve lasso di tempo. Se ciò sarà possibile farlo anche in futuro, lo vedremo a tempo debito”.
Guardando proprio al proseguo, se dovessi scegliere fra salto in alto e lungo, su quale punteresti?
“Dopo quanto ottenuto all’Arena di Milano, non vorrei spostare il mio percorso perché, dalla programmazione svolta, sapevamo che quelle misure potevano emergere. Sinceramente vorrei andar dritto per la mia strada consapevole del mio valore sia nell’alto che nel lungo”.
In passato campioni come Carl Lewis hanno saputo primeggiare in diverse specialità a livello giovanili, anche nella categoria assoluti. Attualmente ciò è ancora possibile?
“Direi di sì, basterebbe vedere l’americano George Harrison che ha centrato la finale olimpica sia nel salto in alto che nel lungo toccando in stagione quota 2,36 metri nel primo e 8,45 nel secondo. Come spesso mi capita di dire, ciò che conta è l’organizzazione. Una volta che quella è presenta, è possibile cogliere delle medaglie mondiali in discipline differenti”.
In casa Furlani l’atletica è una vera e propria tradizione, tant’è che sei allenato da entrambe i tuoi genitori. C’è un po’ di competizione in famiglia visto che ti trovi a meno di dieci centimetri dal record di tuo padre Marcello?
“In casa siamo tutti nella stessa barca. Se battessi il record di mio padre che sarebbe soltanto fiero di me piuttosto che amareggiato. In casa comunque tendenzialmente non parliamo di atletica per cui riusciamo abbastanza facilmente a separare l’ambito privato da quello agonistico. Ciò ci ha consentito di evitare eventuali discussioni legate a questo tema”.
In questo quadretto famigliare è impossibile dimenticare tua sorella Erika che ha conquistato l’argento nell’alto ai recenti Campionati Italiani Assoluti. In passato lei è stata fonte d’ispirazione per il tuo percorso?
“Lei è la mia stella polare poiché è sempre stata un’atleta fantastica e non mi sono mai perso una sua competizione. Proverò a continuare a seguire il suo esempio così come quello offerto da mio fratello che è un lunghista e mi ha insegnato parecchio in questo settore”.
Gli Assoluti di Rieti chiusi in quinta posizione sono stati nel tuo caso l’occasione per gareggiare fianco a fianco con il campione olimpico Gianmarco Tamberi. C’è qualche segreto che ti piacerebbe sottrargli?
“Da un punto di vista tecnico probabilmente Gianmarco è il miglior saltatore della storia. Chiaramente mi piacerebbe imparare da lui perché quando Tamberi è in azione, è micidiale. Già poterlo vedere dal vivo è un onore oltre che un grande insegnamento in vista del proseguo della mia carriera”.
In queste ore sei entrato a far parte del Gruppo Sportivo Fiamme Oro. Come ci si sente a vestire la casacca della Polizia?
“Non posso che dire grazie a loro perché mi consentono di continuare diretto nel mio percorso, garantendomi una prospettiva di vita concreta. Sarò sempre grato a loro per quanto mi accadrà da qui al termine della mio percorso sportivo”.
In conclusione, guardando ai prossimi impegni, in quali specialità ti vedremo impegnato agli Europei Allievi di Gerusalemme e ai Mondiali di Calì?
“Abbiamo studiato la situazione con il mio allenatore e i miei tifosi mi vedranno sia nel lungo che nell’alto in entrambe le competizioni, con l’obiettivo di portare a casa la doppia medaglia”.
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