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Una pedalata “papale”: Rien John Schuurhuis e il primo Mondiale per il Vaticano

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Scorrere la startlist di una gara è un “rito” che ogni appassionato di ciclismo ripete almeno una volta al giorno nel periodo che va da febbraio a ottobre, un gesto talmente ovvio che a volte alcuni particolari possono sfuggire pure al fan più attento. Tutto può scappare all’occhio vigile del tifoso, tranne la presenza di un rappresentante della Città del Vaticano nella prova in linea del Mondiale. Non si tratta di uno scherzo degli organizzatori australiani oppure di un refuso di qualche funzionario dell’Unione Ciclistica Internazionale (UCI), ma della storia di Rien John Schuurhuis che domenica 25 settembre condurrà la maglia giallo-bianca dell’Athletica Vaticana lungo le strade iridate di Wollongong.

In un Mondiale pieno di assenze illustri complice le ristrettezze economiche e la corsa alla salvezza che vede coinvolte diverse squadre World Tour, la vicenda dell’atleta della Santa Sede rappresenta soltanto l’epilogo di una favola iniziata un anno fa in Belgio: “L’idea di prendere parte ad un Mondiale è nata circa un anno fa quando, in occasione dell’assemblea dell’UCI andata in scena durante i Mondiali di Lovanio, siamo stati riconosciuti dalla Federazione Internazionale – spiega Giampaolo Mattei, presidente di Athletica Vaticana – A quel punto abbiamo sfruttato la prima occasione utile per partecipare a un evento di questa caratura con atleta all’altezza della situazione come Rien John Schuurhuis, ma al tempo stesso mantenendo il nostro stile che ci vede impegnati in iniziative di impatto socio-culturali”.

La formazione della Santa Sede in Piazza San Pietro

Seguendo le linee tracciate da Papa Francesco nell’enciclica “Fratelli tutti”, la delegazione della Santa Sede avrà modo di trasmettere il messaggio d’inclusione che la contraddistingue visitando un centro gestito da Caritas Australia nel quale è stato attivato un programma d’aiuto per aborigeni. Un’esperienza che conferma quanto già visto a Orano in occasione dei Giochi del Mediterraneo dove è arrivato il nono posto di Sara Carnicelli nella mezza maratona. “Proprio in quell’occasione il Santo Padre ha scritto una lettera nella quale si sottolineava come Athletica Vaticana fosse ‘l’ambasciatrice del Papa’ in queste manifestazioni mostrando così a tutti gli effetti il volto solidale dello sport. La nostra idea è infatti quella di creare, in maniera molto umile, quella ‘comunità sportiva’ che Papa Francesco auspicò in un’intervista alla Gazzetta dello Sport – racconta Mattei – In Athletica Vaticana non fanno parte soltanto atleti agonisti, ma anche tesserati che vogliono condividere la propria passione seguendo questa strada. L’esempio è quello di nostri componenti che si svegliano la mattina presto per allenarsi per affrontare una maratona, ma che lo fanno conducendo spingendo le carrozzine di persone disabili. Durante questi 42,195 chilometri si crea così un vero e proprio legame che va oltre il risultato personale, permettendo ad entrambe di condividere le proprie esperienze personali”.

Rien John Schuurhuis in compagnia di Tom Dumoulin sul percorso del Mondiale

Proprio in funzione delle esigenze agonistiche che una competizione come il Mondiale richiede, la formazione di Papa Francesco ha deciso di puntare su  Rien John Schuurhuis, 40enne olandese con un passato da professionista fra Australia, Nuova Zelanda e Sud-Est Asiatico. In grado di aggiudicarsi nel 2019 due tappe a La Ronde Tahitienne, l’atleta nativo di Groningen aveva appeso la bici al chiodo nel 2021 chiudendo in quarantesima posizione i campionati nazionali a cronometro, tuttavia l’amore per la moglie Chiara Porro, ambasciatrice australiana presso la Santa Sede, gli ha consentito di vestire i colori del Vaticano e cimentarsi nella kermesse in programma nella città australiana.

“Abbiamo scelto Rien come nostro rappresentante proprio perché è l’unico sinora che possa svolgere una gara dignitosa al fianco di atleti del calibro di Van Aert o Pogacar. Essendo molto piccoli, siamo consapevoli dei nostri limiti, tuttavia vogliamo partecipare a questa competizione nel massimo rispetto dei campioni presenti e per questo abbiamo puntato su un atleta che aveva già esperienza in questo mondo – sottolinea il numero uno di Athletica Vaticana -. Attualmente il settore ciclismo vanta soltanto dieci tesserati perché, essendo lo stato più piccolo al mondo, abbiamo deciso di svolgere queste procedure un passo alla volta. Inoltre non va dimenticato come soltanto i cittadini della Città del Vaticano, i dipendenti e i parenti di primo grado possono entrar a far parte della nostra polisportiva. Non importa se arriveremo ultimi, ciò che conta è goderci questi momenti sempre con il nostro stile”.

Rien John Schuurhuis insieme alla moglie Chiara Porro e ai figli

Al fianco di Rien John Schuurhuis ci sarà una figura molto conosciuta dagli appassionati delle due ruote come Valerio Agnoli, ex gregario di Ivan Basso e Vincenzo Nibali nonché pedina fondamentale nella conquista delle edizione 2013 e 2016 del Giro d’Italia. Messosi sempre a disposizione dei propri capitani, il 37enne frosinate ha deciso di continuare a svolgere questo ruolo anche dopo il proprio ritiro dalle competizioni agonistiche offrendo la propria esperienza alla neonata federazione e salire direttamente sull’ammiraglia della Santa Sede.

Valerio Agnoli con la casacca dell’Athletica Vaticana davanti a Piazza San Pietro

“Un giorno alcuni nostri atleti hanno incrociato sul percorso e hanno iniziato così a raccontargli la nostra esperienza. Dopodiché ci siamo incontrati direttamente per strutturare la nostra collaborazione e lui si è messo a nostra disposizione gratuitamente. Dopo aver fatto moltissimo per il ciclismo, questa esperienza a servizio del Papa lo sta divertendo moltissimo anche perché ha saputo entrare subito in sintonia con il nostro stile – confessa Mattei -. Ciò che mi ha colpito particolarmente quando ci siamo incontrati è stata una sua frase: ‘Nella mia carriera ho sempre dato una mano a qualcun altro. A volte nei momenti difficili ho portato loro la bicicletta o le borracce, per cui so cosa significa lavorare con e per gli altri’. Queste parole dimostrano come abbiamo incontrato un uomo per certi versi effervescente, che ha una grande voglia di andar in Australia non soltanto per tener sotto-controllo la corsa, ma per la prima volta anche di preoccuparsi della realtà locale”.

L’esperienza di Rien John Schuurhuis sarà soltanto un primo passo per la piccola polisportiva vaticana che, dopo i primi accordi con il CONI risalenti al 2018 e la fondazione avvenuta nel 2019, si è gradualmente ampliata toccando ben sei specialità. Dall’atletica leggera al ciclismo passando per il cricket, il taekwondo e il padel, la Città del Vaticano offre ai propri cittadini la possibilità di praticare le specialità più amate da loro, costruendo quel clima di fraternità spesso auspicato da Papa Francesco.

Rien John Schuurhuis con alcuni atleti del Comitato Paralimpico

“Ciò di cui vado fiero è sicuramente il primo atto ufficiale della polisportiva che ci vedeva siglare un protocollo d’intesa con il Comitato Paralimpico Italiano. Grazie a questo documento il nostro piccolo comitato paralimpico ha ancora oggi modo di gareggiare nella penisola e promuovere così una vera inclusione anche nella vita quotidiana – conclude Mattei -. Oltre al ciclismo dove abbiamo un forte legame con il nostro ‘capitano’ Gino Bartali per il quale è stata aperta una causa di beatificazione, abbiamo ottenuto l’affiliazione con la federazione internazionale anche con il taekwondo e il padel, mentre nel cricket vantiamo una squadra ormai storica composta principalmente da studenti e sacerdoti provenienti dai paesi del Commonwealth che nel 2010 giocò a Buckingham Palace al cospetto della Regina Elisabetta II. Ora stiamo provvedendo anche alla costruzione di una squadra di basket e di scherma, ma essendo piccoli ci vuole tempo”.

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Marco Cangelli
Giornalista presso la testata online "Bergamonews" e direttore della web radio "Radio Statale", sono un appassionato di sport a 360 gradi. Fondatore del format radiofonico "Tribuna Sport" e conduttore del programma "Goalspeaker", spazio dal ciclismo all'atletica leggera, passando per lo sci e gli sport invernali

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