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Usyk vs Fury II, cosa aspettarsi dalla rivincita tra i due giganti della boxe mondiale

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Il 21 dicembre 2024, la Kingdom Arena di Riyadh ospiterà uno degli eventi più attesi dell’anno: la rivincita tra Oleksandr Usyk e Tyson Fury. I due giganti della boxe mondiale si sfideranno nuovamente per il dominio della categoria dei pesi massimi. Questo rematch non è solo un evento sportivo, ma un momento storico che potrebbe ridefinire l’era moderna della boxe.

La prima sfida tra i due, tenutasi il 18 maggio 2024 sempre a Riyadh, è stata un confronto epico che ha visto Oleksandr Usyk diventare il primo campione indiscusso dei pesi massimi in 24 anni. Un traguardo che non si raggiungeva dai tempi di Lennox Lewis. Fury, allora imbattuto, ha subito una dolorosa sconfitta ai punti, con un verdetto via “split decision”. Quel match è stato segnato da momenti di alta tensione, come il nono round in cui Fury è stato messo al tappeto e “salvato dalla campana”, lasciando un segno indelebile nella carriera di entrambi i pugili. La rivincita non riguarda solo la possibilità di riscatto per Fury o la conferma della superiorità di Usyk. Questa sfida rappresenta la lotta per il controllo delle cinture WBC, WBA e WBO. Unica eccezione il titolo IBF, attualmente detenuto da Daniel Dubois. Il vincitore del match non solo scriverà un capitolo fondamentale della propria carriera, consoliderà inoltre il proprio posto nella storia della boxe, in un’epoca in cui la categoria dei pesi massimi è più competitiva che mai.

Con milioni di fan pronti a seguire ogni istante, la notte del 21 dicembre promette di essere un evento imperdibile. Una battaglia che potrebbe cambiare il panorama della boxe mondiale.

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Il faccia a faccia prima del secondo incontro

La rivalità

Il 18 maggio 2024, Riyadh è stata il teatro di uno degli scontri più memorabili nella storia recente della boxe. Tyson Fury, noto come “The Gypsy King”, e Oleksandr Usyk, soprannominato “The Cat”, si sono affrontati in una sfida per l’unificazione dei titoli mondiali dei pesi massimi, evento che non accadeva da oltre due decenni. La battaglia è stata feroce e imprevedibile. Nei primi round, Fury ha cercato di imporre il suo stile caratteristico, alternando “showmanship” a colpi potenti, mentre Usyk ha mantenuto una strategia più conservativa, basata sulla precisione e sul movimento. Tuttavia, il match ha preso una svolta decisiva nel nono round, quando l’ucraino ha colpito l’inglese con una serie di 14 pugni consecutivi, mandandolo al tappeto e costringendo l’arbitro a un conteggio in piedi. Fury è stato “salvato dalla campana”, ma quel momento ha lasciato un segno deciso sul match.

Alla fine dei 12 round, i giudici hanno decretato la vittoria di Usyk per decisione non unanime (115-112, 113-114, 114-113). Questa vittoria ha segnato la prima sconfitta nella carriera professionistica del nativo di Manchester, interrompendo il suo record di imbattibilità dopo 34 vittorie e 1 pareggio. Per Usyk, invece, è stato il trionfo definitivo. Una conferma della sua abilità tecnica e della sua capacità di adattarsi anche contro avversari fisicamente dominanti. La vittoria di Usyk non solo ha rafforzato la sua posizione come uno dei più grandi pugili della sua generazione, ma ha anche scosso il mondo della boxe, mettendo in discussione l’invincibilità del rivale, creando le premesse per una rivincita carica di tensione.

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Il fatidico nono round della prima battaglia

La seconda sfida

Il match di maggio ha alimentato una rivalità già intensa, rendendola uno degli scontri più discussi della boxe moderna. Usyk, visibilmente emozionato dopo la vittoria, ha descritto quel momento come uno dei più grandi traguardi della sua vita, dedicandolo alla sua famiglia e alla sua patria, l’Ucraina. Fury, al contrario, ha reagito con una combinazione di rispetto e orgoglio ferito, dichiarando che la sconfitta era ingiusta e promettendo di tornare più forte.La clausola di rivincita è stata immediatamente attivata da Fury, che ha definito il secondo incontro un’opportunità per ristabilire la sua supremazia. Nel frattempo, l’hype intorno alla sfida è cresciuto esponenzialmente, con dichiarazioni provocatorie da entrambe le parti. Fury ha promesso un approccio più disciplinato e meno “clowning” questa volta, mentre Usyk ha dichiarato di voler cercare il KO per eliminare ogni dubbio sulla sua superiorità.

La vittoria di Usyk nel primo incontro gli ha permesso di conquistare le cinture WBC, WBA e WBO, diventando il primo campione indiscusso dei pesi massimi dell’era delle quattro cinture. Tuttavia, poche settimane dopo, il pugile ucraino ha perso il titolo IBF, costretto a renderlo vacante per non aver difeso il titolo contro Daniel Dubois, il campione ad interim. Nonostante la perdita dell’IBF, Usyk rimane il detentore delle altre tre principali cinture, consolidando la sua posizione di leader indiscusso nella categoria dei pesi massimi. Per Fury, questa rivincita rappresenta l’ultima occasione per riscattarsi e riottenere lo status di campione mondiale, mentre per Usyk è un’opportunità per ribadire il proprio dominio.

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Foto di rito durante l’attesa conferenza stampa

Oleksandr Usyk

Oleksandr Usyk, nato il 17 gennaio 1987 a Sinferopoli, Ucraina, è uno dei pugili più tecnicamente dotati e rispettati della sua generazione. Alto 191 cm e con un peso di circa 100 kg, Usyk ha un record professionistico impeccabile di 22 vittorie su 22 incontri, di cui 14 per KO. Prima di passare ai pesi massimi, l’ucraino è stato il dominatore assoluto della categoria dei pesi cruiser. Diventò infatti campione indiscusso, difendendo con successo tutte le cinture. È anche un campione olimpico, avendo conquistato l’oro ai Giochi di Londra 2012.

Usyk è noto per il suo stile estremamente tecnico, caratterizzato da movimenti rapidi e precisione chirurgica. Tutto unito ad un’intelligenza tattica fuori dal comune. Nonostante la differenza di altezza e peso rispetto a Fury, Usyk ha sfruttato la sua agilità e capacità di mantenere la distanza per neutralizzare il pugile britannico. Nel primo incontro, la sua strategia vincente è stata quella di indebolire l’avversario con colpi precisi, evitando il contatto ravvicinato. Il trentasettenne sfruttò ogni opportunità per accumulare punti. La sua performance al nono round, culminata in un knockdown, è stata un esempio perfetto della sua capacità di cogliere il momento decisivo.

Usyk ha dichiarato di essere determinato a difendere i suoi titoli. Vuole dimostrare che la vittoria nel primo match non è stata un caso. Nonostante abbia confessato una certa stanchezza mentale per il lungo percorso nella boxe, ha espresso la volontà di chiudere la sfida con Fury in modo definitivo, puntando a un KO per eliminare ogni dubbio sulla sua superiorità. Il peso massimo rappresenta anche un simbolo per il suo Paese, l’Ucraina. Ogni sua vittoria è un messaggio di resilienza e orgoglio nazionale.

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Usyk in posa nel consueto “media day”

Tyson Fury

Tyson Fury, nato il 12 agosto 1988 a Manchester, Inghilterra, è uno dei pugili più carismatici e controversi della storia recente. Con un’altezza impressionante di 206 cm e un peso di circa 118 kg, l’inglese è un vero gigante del ring. Il suo record professionistico è di 34 vittorie, 24 per KO, 1 pareggio e 1 sconfitta. Fury è salito alla ribalta per la sua vittoria contro Wladimir Klitschko nel 2015, che lo ha consacrato campione del mondo. Dopo una pausa di alcuni anni dovuta a problemi di depressione e abuso di sostanze, è tornato più forte che mai, conquistando nuovamente il titolo WBC contro Deontay Wilder.

La sconfitta contro Usyk ha segnato un punto di svolta nella carriera di Fury, che fino ad allora si era sempre considerato invincibile. Dopo il match, ha ammesso di aver sottovalutato l’avversario e di aver adottato un approccio troppo rilassato. Per la rivincita, Fury ha promesso di essere più concentrato, riducendo le sue tipiche provocazioni sul ring e adottando una strategia più aggressiva. Il suo piano prevede un maggiore utilizzo della sua superiorità fisica, puntando a colpi potenti e ravvicinati per dominare il campione.

Fury ha ricevuto critiche per il suo atteggiamento apparentemente più interessato ai guadagni che alla costruzione di una legacy nel mondo della boxe. In diverse interviste, ha dichiarato apertamente che il suo obiettivo principale è “fare soldi” prima di ritirarsi, piuttosto che diventare una leggenda dello sport. Questo approccio è stato visto da molti come un tentativo di minimizzare l’impatto della sconfitta contro Usyk e di proteggere la sua immagine. Tuttavia, Fury rimane un pugile incredibilmente talentuoso, capace di ribaltare qualsiasi pronostico quando si trova al massimo della forma.

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Fury, apparentemente più snello per il secondo incontro

Analisi Tecnica

Il primo incontro tra Oleksandr Usyk e Tyson Fury è stato una vera battaglia di stili, evidenziata dalle statistiche e dai momenti chiave del match. Fury, con la sua superiore altezza e stazza, ha cercato di imporre un ritmo elevato, lanciando un numero maggiore di colpi rispetto all’avversario. Tuttavia, Usyk si è dimostrato più preciso ed efficace, con un’abilità straordinaria nel capitalizzare le sue opportunità. Sebbene il britannico abbia messo a segno un buon numero di jab e colpi potenti, “The cat” ha saputo mantenere un livello di precisione superiore, dimostrando una strategia chiara e disciplinata.

Uno dei momenti più significativi del match è stato il nono round. In quel frangente, Usyk ha preso completamente il controllo, sferrando una sequenza devastante di quattordici colpi consecutivi che hanno mandato Fury al tappeto per un knockdown tecnico. L’arbitro ha concesso a Fury un conteggio in piedi, ma il pugile britannico era visibilmente scosso. Solo il suono della campana ha impedito a Usyk di chiudere il match in maniera definitiva. Questo episodio ha rappresentato un punto di svolta, dimostrando che, nonostante la stazza imponente di Fury, la precisione e la rapidità dell’ucraino potevano metterlo seriamente in difficoltà.

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Usyk in festa con le cinture da campione indiscusso

Una nuova strategia?

Per il rematch, Fury ha dichiarato di voler adottare un approccio diverso. Nel primo incontro, il suo atteggiamento rilassato, quasi giocoso, lo ha portato a distrarsi in momenti critici. Un errore che non può permettersi di ripetere. Ha promesso di essere più concentrato e di ridurre le sue tipiche provocazioni sul ring, puntando a un maggiore controllo tattico. Per Fury, la chiave sarà sfruttare la sua superiorità fisica, applicando pressione costante e cercando di limitare la mobilità di Usyk, un’arma letale per il pugile ucraino.

Dal canto suo, Usyk potrebbe scegliere di mantenere una strategia simile a quella che gli ha garantito la vittoria nel primo incontro, ma con alcune variazioni. Pur avendo dimostrato di poter ferire Fury, Usyk potrebbe puntare a un’aggressività più marcata nei momenti chiave, cercando di chiudere il match prima del limite. Al tempo stesso, dovrà continuare a fare affidamento sulla sua eccellente difesa, evitando di essere sorpreso dai colpi potenti di Fury, che restano sempre una minaccia.

La sfida sarà anche mentale. Fury dovrà dimostrare di saper mettere da parte il suo spirito provocatorio per adottare un atteggiamento più disciplinato, mentre Usyk avrà il compito di adattarsi alle possibili modifiche tattiche del suo avversario. Questo rematch si preannuncia come una battaglia non solo fisica, ma anche strategica. Ogni dettaglio potrebbe fare la differenza tra vittoria e sconfitta.

Dettagli della rivincita

La tanto attesa rivincita tra Oleksandr Usyk e Tyson Fury si terrà sabato 21 dicembre 2024, nella suggestiva cornice della Kingdom Arena di Riyadh, in Arabia Saudita. Il match principale è previsto per le 23:00 CET (22:00 GMT). L’evento sarà preceduto da una “undercard” ricca di sfide interessanti a partire dalle ore 17:00 CET. Per seguire l’evento in diretta, i fan potranno sintonizzarsi su DAZN. La piattaforma di streaming trasmetterà il match in esclusiva a livello internazionale. La sfida sarà disponibile anche in modalità pay-per-view, rendendola accessibile a milioni di appassionati in tutto il mondo.

La borsa del match è imponente, con un montepremi complessivo di 190 milioni di dollari. Una cifra superiore rispetto al primo incontro. Entrambi i pugili riceveranno compensi record, a testimonianza dell’enorme interesse mediatico e sportivo generato da questo rematch storico. La posta in gioco è quindi altissima, non solo sportivamente.

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La trionfale presentazione di Fury

Conclusioni

La rivincita tra Oleksandr Usyk e Tyson Fury rappresenta un momento storico per la boxe moderna. Non solo è in palio il dominio della categoria dei pesi massimi, ma anche la possibilità di consolidare una legacy che sarà ricordata per decenni. Usyk lotta per dimostrare che la sua vittoria nel primo incontro non è stata casuale, mentre Fury ha tutto da guadagnare nel riscrivere la propria storia e riaffermarsi come il re indiscusso del ring.

Con i titoli WBC, WBA e WBO sul tavolo, la posta in gioco non potrebbe essere più alta. Questo match non è solo una questione di gloria, ma anche un capitolo decisivo nelle carriere di entrambi i pugili, con implicazioni che potrebbero segnare il panorama della boxe per gli anni a venire. Non perdete l’occasione di assistere a questo epico scontro il 21 dicembre, trasmesso in esclusiva su DAZN. Ogni colpo, ogni round, ogni momento potrebbe essere quello decisivo: è un evento imperdibile per tutti gli appassionati di sport e per chiunque ami le grandi storie di rivincita e determinazione.

Immagine in evidenza: © ACD MMA, X

Marcello Mazzucchi

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