Calcio

Nel calciomercato il portiere costa come l’attaccante, giusto così

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Il ruolo del portiere è di per sé un ruolo strano e affascinante. Innanzitutto, logicamente è l’unico della squadra a fare reparto da solo. E’ l’unico che può giocare la palla con le mani, rimesse laterali escluse. Nel riscaldamento pre-partita la squadra sta da una parte e i portieri sono dall’altra. E’ strano perché le sue prodezze in campo non portano gol o punti in classifica. Un rigore parato o un grande salvataggio non portano punti, ma aiutano la squadra ed esaltano i tifosi. Fare il portiere è affascinante perché si ha la responsabilità tutta sulle proprie spalle. Un minimo errore e la palla varcherà la linea di porta per la gioia dei tifosi avversari e lo sconforto dei propri. Il portiere deve avere un grande carattere per sopportare una così grande responsabilità.

Responsabilità, quella del portiere, che fino a pochi anni fa non veniva remunerata come invece veniva fatto con i colleghi di movimento. Difensori, centrocampisti e attaccanti sono sempre costati alle squadre molto di più dei portieri. Questo perché le leggi del mercato spingevano in questa direzione. Un attaccante deve costare e valere più di un portiere. E che nella storia del calcio portieri forti ne sono passati. Ma l’azione di un compagno di squadra aveva ben più visibilità che una parata, seppur importante. Quando si guardano le azioni importanti delle partite, le immagini sono sempre focalizzate sulle azioni da gol. Raramente si fanno vedere le parate di una partita, a meno che sia un rigore o una parata salva risultato.

Nella storia dei portieri, troviamo anche dei portieri-goleador. Allargando l’obiettivo ai vari campionati nel mondo, troviamo Rogerio Ceni, José Luis Chilavert, Jorge Campos e René Higuita, tutti quasi unicamente nel calcio sudamericano. In Italia succede meno che un portiere vada alla ricerca del gol. Magari a fine partita, se la squadra è in svantaggio, su un corner a favore ci si butta in avanti. Tra quelli più recenti Rampulla con la Cremonese, Taibi con la Reggina e Brignoli con il Benevento. Amelia è riuscito a segnare su azione in Coppa Uefa, primo portiere a riuscirci.

Con il passare del tempo è cambiato il mercato, è cambiato il calcio ed è cambiato il ruolo dei portieri, sempre più al centro della partenza dell’azione della squadra e la loro visibilità è aumentata. Aumentando anche ingaggi e sopratutto cosi di acquisto per i club.

Tra i primi ad alzare i costi del cartellino troviamo Francesco Toldo, portiere che dalla Fiorentina va all’Inter per la cifra di 27 milioni, dopo essere stato vicinissimo al Parma. Trasferimento che nel tempo gli farà conquistare con la squadra nerazzurra anche l’ambito Triplete, scudetto, Coppa Italia e Champions League, unici finora in Italia. Ma pochi mesi dopo ci pensa Buffon a cancellare il record con il trasferimento più costoso della storia a livello di portieri. Passerà dal Parma alla Juventus per 53 milioni di Euro. Con lui la Juventus si assicura un giovane portiere che resterà in bianconero per 17 stagioni, diventando capitano dopo l’addio di Alessandro Del Piero e mettendosi tra i migliori portieri della storia del calcio. Gli manca solo il Pallone d’oro e la Champions League per coronare una carriera da sogno.

Dopo il 2001 con Toldo e Buffon le cifre per i portieri tornano a diventare normali, nulla da guinnes dei primati. Le cifre tornano a salire nel 2011 con Neuer che lascia lo Schalke04 per lo squadrone del Bayern Monaco, con cui si guadagnerà la fascia di capitano e la Nazionale. 30 milioni per il portiere tedesco. Nella stesso anno De Gea lascia l’Atletico di Madrid e dopo essere stato il sogno di molti presidenti si accasa al Manchester United per 25 milioni. La storia dice che le sue prestazioni non siano mai state all’altezza del valore del suo acquisto. Ma questi sono punti di vista. In ogni caso diventa portiere titolare della nazionale spagnola.

Arriva il 2017 e i prezzi per l’acquisto di un portiere tornano a salire. Ederson dal Benfica al Manchester City per volere di Guardiola che vuole un portiere che garantisca un abile gioco con i piedi. E Pickford dal Sunderland all’Everton per 28 milioni. Tutti acquisti che si riescono a fare nella dorata Premier League, grazie ai diritti televisivi e ai ricavi dei club. Ricavi dovuti anche agli stadi di proprietà, che in Inghilterra sono degli autentici salotti.

I prezzi per un portiere sono sempre alti, a volte pari o maggiori di un attaccante. E nel 2018 si parte con Leno, dal Bayer Leverkusen all’Arsenal. 25 milioni per giocarsi il ruolo con Cech nel nuovo Arsenal di Emery. Una concorrenza che potrà solo far bene ai due. In Italia il record per un portiere si tocca con i 22 milioni del Napoli per prelevare Meret dall’Udinese e fargli giocare il posto con Karnezis e un altro portiere che è in arrivo. Una volta questo prezzo veniva pagato per un ottimo attaccante o un centrocampista degno di nome. Ma le leggi del mercato sono cambiate e i prezzi sono lievitati in maniera esponenziale.

Il record per l’acquisto di un portiere, che lo deteneva Buffon, viene battuto dal brasiliano Alisson. 73 milioni per trasferire uno dei portieri migliori del mondo dalla Roma al Liverpool. Portiere giovane e forte, con innate doti tecniche e numero uno del Brasile di Tite. Il Liverpool cercava un portiere di cui potersi fidare. Anche lui va in Premier League, dove i club possono soddisfare tutte o quasi le richieste dei propri manager. 73 milioni, un record che si pensava imbattibile per qualche tempo. E invece dopo meno di un mese passerà già alla storia.

Il Chelsea che perde Courtois, destinazione Madrid per 40 milioni sponda Real, si assicura il portiere dell’Athletic di Bilbao. Ora il record di trasferimenti lo detiene lui, Kepa Arrizabalaga, ma per tutti solo Kepa. 80 milioni che resteranno nella storia e che il Chelsea di Sarri ha versato nelle casse dell’Athletic. 80 milioni per un giovane portiere di 23 anni, forte e dotato di buona tecnica.

Cifre da fare impallidire chiunque quelle che girano per l’acquisto dei portieri. Se si pensa che Cristiano Ronaldo è costato 100 milioni alla Juventus, qualcosa da pensare viene. Un fenomeno del calcio mondiale, forse il migliore con Messi che viene pagato”solo” 20 milioni in più di un giovane portiere di 23 anni. Forte ma con ancora molto da dimostrare. In un mercato in cui le cifre folli hanno preso in sopravvento, anche i portieri hanno la considerazione che meritano. Non si sa dove si arriverà, l’importante è che chi viene acquistato per una certa cifra, poi renda alla squadra di club. Sarebbe un grande flop essere strapagati e poi avere prestazioni al di sotto delle attese.

Si allenano in disparte, partecipano relativamente alle azioni di gioco, ma il mercato ha portato i portieri ad essere paragonati agli attaccanti. Fino a qualche anno fa cosa impensabile. Buffon sembrava imprendibile, ora vedremo chi e quando supererà Kepa. Magari già al prossimo mercato un giovane portiere, ma in giro non se ne vedono. Ma la nuova stagione è alle porte e tutto può succedere. Questa è la costosa solitudine dei numeri uno.

La Redazione
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