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Playoff NBA, Preview 1° turno Eastern Conference: TOR-BKN e BOS-PHI

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Raptors vs Nets: serie a senso unico?

  • Toronto: #2 Eastern Conference, record 53-19.
  • Brooklyn: #7 Eastern Conference, record 35-37.

La sfida di 1^ Turno che vede di fronte i Toronto Raptors, campioni NBA in carica, e i Brooklyn Nets, si presenta sulla carta come una di quelle che sembrano apparentemente già decise in partenza.

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Il motivo principale del perchè Toronto sia nettamente favorita, al di là del record stagionale e della poszione in classifica, è presto detto. La franchigia newyorkese si è presentata nella bolla di Orlando priva non solo delle superstar Kevin Durant e Kyrie Irving, ma anche di Spencer Dinwiddie, Taurean Prince, Wilson Chandler, DeAndre Jordan e Nicolas Claxton. In sostanza, dunque, gli unici elementi di quintetto e rotazione disponibili in Florida sono Caris LeVert, Joe Harris, Jarrett Allen, Garrett Temple e Rodions Kurucs. Per via di tutti i forfait citati sopra (chi per problemi di infortuni e chi per positività al COVID-19), i Nets hanno completato il roster attingendo dal mercato dei Free-Agent durante la sospensione. Tra le firme più interessanti si segnalano quelle dell’eterno Jamal Crawford, oltre a Tyler Johnson e Justin Anderson. Brooklyn che, un po’ a sorpresa, in Florida si è dimostrata più competitiva di quanto le attese e il roster inedito potessero far sospettare inizialmente. I ragazzi di Coach Jacque Vaughn, infatti, hanno chiuso i “Seeding Games” con il bilancio di 5 vinte e 3 perse, superando in classifica Orlando e guadagnandosi così la sfida con i canadesi.

Dall’altra parte si trova invece una squadra che, ad inizio anno, in pochi si sarebbero aspettati di vedere così in alto al termine della Regular Season. La stagione 2019/20 ha evidenziato come i ragazzi di Coach Nick Nurse – uno degli allenatori finalisti per il premio di Coach of the Year – siano una squadra in grado di esaltare le qualità dei singoli, e che il successo finale della stagione scorsa non fosse solo merito della stella Kawhi Leonard. Non è un caso che Fred VanVleet (17.6 punti, 6.6 assists e 1.9 recuperi di media per il nativo di Rockford), ad esempio, promosso nel quintetto titolare quest’anno, abbia vissuto l’annata della sua consacrazione, dando continuità alle eccellenti prestazioni messe in mostra alle Finals 2019 contro i rimaneggiati Golden State Warriors, dove il suo contributo fu a dir poco determinante.

Twitter – Sportlive

Per quanto detto sopra a proposito della forza del collettivo, il più grande vantaggio dei Raptors in stagione regolare è stato quello di poter sopperire alle assenze che, a turno, hanno condizionato l’annata dei vari perni della squadra. Su 72 gare giocate da TOR, infatti, Pascal Siakam ne ha saltate 12, Kyle Lowry 14, Serge Ibaka 17, VanVleet 18, Norman Powell 20 e Marc Gasol 28. Da non dimenticare l’impatto positivo del Rookie “UnDrafted” Terence Davis – altra interessante firma del GM Masai Ujiri – e la crescita di Chris Boucher. Nei Playoff, con il roster al completo, Toronto può mettere in seria difficoltà qualsiasi tipo di avversario. L’unica mancanza – inevitabile per una squadra che, appunto, non fa affidamento in primis sulle singole individualità – che la separa dalle altre contender è una minor presenza di “Star Power”. Per questo motivo, Pascal Siakam è chiamato ad un ulteriore salto di qualità nella Post-Season che sta per avere inizio.

Twitter – NBA News Now

Le chiavi dello scontro

Partiamo subito con il premettere che le 4 sfide stagionali (3 vittorie a 1 in favore di Toronto) tra le due compagini dell’Atlantic Division hanno una valenza relativa. Da un lato, in casa Nets saranno assenti diversi elementi che avevano recitato un ruolo determinante durante le gare di Regular Season. Uno su tutti Spencer Dinwiddie, autore di 21.3 punti e 8.8 assists di media contro Toronto in stagione. Dall’altro, Toronto ha sempre avuto qualche importante pedina ai box durante la stagione, e quindi indisponibile contro BKN.

L’obiettivo primario dei Raptors nella metà campo difensiva sarà contenere le fiammate dell’unico giocatore di Brooklyn – tra quelli presenti in Florida, precisiamo – in grado di punire le difese avversarie con una varietà davvero notevole di soluzioni offensive. Si parla ovviamente di Caris LeVert, apparso in ottima forma durante le 6 partite disputate sin qui dai Nets nella bolla. Il nativo dell’Ohio sta viaggiando a 25.0 punti, 5.0 rimbalzi, 6.7 assists e 1.5 recuperi ad allacciata di scarpe.

Twitter – NBA Central

Un altro fattore di vitale importanza nell’economia della serie sarà la percentuale nel tiro da oltre l’arco. Toronto ha chiuso l’annata con la 5^ miglior % della Lega (37.4%), mentre Brooklyn con soltanto la 26esima (34.3%). Se la formazione newyorkese vuole mettere pressione ai campioni in carica, ha assolutamente bisogno di tirare con medie migliori fuori dal perimetro, dato che le due squadre sono, tra l’altro, rispettivamente 5^ (BKN, 38.1 tentativi) e 6^ (TOR, 37.0) per triple tentate di media a gara.

Altro interessante dato statistico, che vede le due formazioni estremamente distanti come posizione in classifica, riguarda le palle rubate. Toronto è 2^ in NBA con 8.8 recuperi di media, Brooklyn addirittura 27esima con 6.4. A tante rubate corrispondono numerose ripartenze in campo aperto: i Raptors sono la squadra che genera la maggior % di punti in contropiede della Lega (16.7%).

A ciò si aggiunge che i Nets sono la 5^ squadra che perde più palloni a gara in tutta la NBA (15.3 di media). Imperativo per BKN, dunque, cercare di limitare il più possibile le cosiddette “turnovers“, visto che TOR sa come punire poi in contropiede.

Conclusioni

Sulla carta, anche nella migliore delle ipotesi per LeVert & Co., è difficile immaginare che la serie vada oltre le 5 gare. Brooklyn, un po’ come gli Orlando Magic l’anno passato, può  forse sorprendere Toronto in Gara 1; attendersi qualcosa di più è onestamente troppo, soprattutto per la capacità dei canadesi di saper vincere contro avversari dal record inferiore al 50% di vittorie (solo 4 sconfitte totali in stagione contro questo genere di squadre per i Raptors, a fronte di una trentina abbondante di successi).

Pronostico VS: 4-0 a favore di Toronto.

A cura di Michele Moretti – @MMoretti24

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Celtics vs 76ers: il ritorno della tradizione

  • Boston: #3 Eastern Conference, record 48-24.
  • Philadelphia: #6 Eastern Conference, record 43-30.

Da un paio di anni la rivalità Boston-Philadelphia sembra sulla buona strada per tornare ai livelli degli anni ’80. La scintilla si è riaccesa durante il secondo turno dei playoff NBA 2018. Allora si fronteggiarono una Boston martoriata dagli infortuni dei propri giocatori chiave e una Philadelphia piena di ambizioni e di giovani di ottime speranze, ma povera di esperienza.

Tutti si aspettavano un rematch nella passata stagione, ma queste aspettative sono state bruscamente disattese. Philadelphia si scontrò contro una Toronto in missione, arrendendosi solo dopo 7 gare e una maestria di Kawhi Leonard. Boston, dal canto suo, si sgretolò lentamente durante una Regular Season più travagliata del previsto. Subì poi il colpo di grazia da Antetokounmpo e dai suoi Milwaukee Bucks.

L’avvio della stagione 2019/2020, quindi, ha rappresentato una sorta di nuovo inizio sia per i Celtics che per i 76ers. Nell’estate 2019 i Sixers sono riusciti a soffiare Al Horford proprio ai rivali in verde. Insieme alla cessione di Irving, è stato un duro colpo per Boston, che ha dovuto affrontare l’abbandono di due dei suoi migliori giocatori. Nella posizione di point guard Boston si è accaparrata Kemba Walker, con la speranza che il suo dinamismo e il suo entusiasmo per un progetto ambizioso non facessero troppo rimpiangere il suo predecessore. L’assenza di Horford, invece, pesa molto di più, in quanto non è facile trovare qualcuno con il suo QI cestistico, la sua esperienza e la sua propensione al playmaking.

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Il percorso in questa regular season di Philadelphia ha in parte ricalcato quello di Boston l’anno scorso. Grandi potenzialità e grandi ambizioni non supportate, tuttavia, dai risultati e dal gioco espresso in campo. Di conseguenza, in breve tempo si sono ritrovati dal lato ‘sbagliato’ del tabellone playoff e non sono riusciti a risalire nelle prime quattro posizioni. Le accuse principali sono state mosse proprio a Horford, che non è riuscito a mostrare la leadership che aveva incantato il pubblico di Boston. Nelle ultime gare è stato relegato a partire dalla panchina, ma l’infortunio di Ben Simmons ha fatto sì che venisse reinserito nello starting five.

Boston, invece, ha avuto un record e un piazzamento leggermente migliori di quanto ci si aspettava alla vigilia. Una serie di fattori ha contribuito in tal senso: l’ottimo feeling di Walker con la squadra, lo sviluppo di Theis come 5 titolare, la crescita silenziosa di Jaylen Brown e l’esplosione di Jayson Tatum. Quest’ultimo, da gennaio in avanti, ha tenuto una media di 27.1 punti (tirando con il 47%), 7.1 rimbalzi e 3.4 assist, statistiche che si combinano con una freddezza nei momenti che contano abbastanza rara per un ragazzo di 22 anni.

Twitter – NBA News Now

Le chiavi dello scontro

L’assenza di Ben Simmons complica non poco la situazione di Philadelphia, che deve affrontare questi playoff senza quello che, statistiche alla mano, è uno dei loro migliori difensori, soprattutto per quanto riguarda la difesa su Tatum. Nelle quattro occasioni in cui le due squadre si sono incontrate in
regular season, infatti, Tatum è andato in decisa difficoltà proprio quando era marcato da Simmons, con le sue percentuali che scendevano fino al 32%. Quando Simmons era in panchina, invece, Tatum ha tirato con il 40% (60% da tre).

Philadelphia ha svariati giocatori che possono cercare di contenere il numero 0 biancoverde, tra cui Richardson e Harris, ma nessuno finora ha avuto l’efficienza difensiva di Simmons.

Twitter – Joel Embiid

Le speranze di Philadelphia sono riposte in Al Horford, che spesso si è mostrato “dormiente” in Regular Season, e dalla crescita di Joel Embiid, soprattutto per quanto riguarda l’intelligenza e la visione di gioco. Spesso Boston era riuscita ad imbrigliarlo raddoppiandolo e facendogli perdere lucidità. Tuttavia, nelle ultime partite ad Orlando Embiid ha dimostrato una certa propensione a ragionare e cercare il compagno libero quando si accorge di essere raddoppiato.

La coppia di lunghi Embiid-Horford è la maggiore speranza di Philadelphia, perché va a sfruttare il punto in cui Boston è più carente. Theis ha compiuto notevoli passi in avanti, ma si trova sempre in difficoltà contro il centro camerunense. Le altre opzioni di Boston sotto canestro sono Kanter e Robert Williams III. Il turco si è adattato abbastanza bene al gioco di Brad Stevens, ma difensivamente ha ancora tante lacune che possono essere sfruttate dai centri avversari. Williams, invece, ha un potenziale
atletico enorme, ma è ancora acerbo per certi livelli di NBA.

Twitter – Celtics SZN

Boston, invece, proverà a sfruttare la propria versatilità nel reparto esterni. L’agilità ed il dinamismo di Kemba Walker saranno un cruccio per il backcourt di Philadelphia, che conta su giocatori molto più grossi e meno agili. Le ali titolari dei Celtics sono un trio che può far male alle difese, grazie all’intelligenza tattica di Hayward, al talento di Tatum e alla fisicità di Brown, che in questa stagione sembra aver lavorato seriamente sulle sue mancanze (tiro libero e ball handling), e ha ridotto sensibilmente i punti deboli che potevano essere sfruttati dal suo avversario diretto. L’arma in più potrebbe essere Marcus Smart, sesto uomo ma leader emotivo della squadra, che ha dimostrato più volte di non temere nessuno quando si tratta di difendere.

Conclusioni

Di sicuro sarà una serie interessante, in quanto il valore delle due squadre è molto più simile di quanto non dica la classifica o gli scontri diretti (3-1 per Phila in questa stagione). Le chiavi della serie saranno la capacità di Phila di sfruttare la propria superiorità fisica dentro l’area e la coesione di squadra di Boston.

Pronostico VS: 4-3 a favore di una delle due squadre.

A cura di Giulia Picciau – @thleosw

La Redazione
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