Un mese ai Playoff NBA. Cosa dobbiamo aspettarci?

Manca poco più di un mese all’inizio degli attesissimi Playoff NBA, che cominceranno il 20 aprile. Quest’anno più che mai l’attesa è molta e le incertezze sono dietro l’angolo. Tante squadre in crescita sono pronte a dare filo da torcere alle favorite Nuggets e Celtics, rispettivamente ad Ovest e ad Est.

Le grandi favorite

Partiamo proprio da Nuggets e Celtics, le due squadre che si presentano ai Playoff da favorite per le rispettive Conference. I Denver Nuggets, forti del titolo della passata stagione, sono chiamati a riconfermarsi e hanno tutte le carte in regola per farlo. Il giocatore migliore del mondo attualmente gioca nel Colorado e parliamo ovviamente di Nikola Jokic. Un’altra stagione eccellente sta portando il serbo a guidare anche la corsa al titolo di MVP della lega. Denver però non è solo Jokic: Jamal Murray è pronto ad elevare il proprio livello come accaduto negli scorsi Playoff e Aaron Gordon, Porter Jr. e compagni dovranno dare alle due stelle della squadra l’apporto fondamentale offerto lo scorso anno.

Ad Est invece sono i Boston Celtics a brillare. La loro regular season fin qui è stata di altissimo livello e sembrano una vera e propria corazzata, una squadra completa in attacco e in difesa pronta a dar battaglia su ogni palla. I fantasmi degli scorsi Playoff però sono dietro l’angolo, pronti a giocare brutti scherzi. La sconfitta da super favoriti alle finali di Conference contro i Miami Heat dello scorso anno scotta ancora. Tatum, Brown e compagni dovranno essere in grado di allontanare certi pensieri per cercare di raggiungere il diciottesimo titolo nella storia della franchigia.

Contenders

Quest’anno, forse più che mai, la lista di squadre che possono ambire a giocarsi il titolo è ampia. Ad Ovest entrano sicuramente in questa cerchia i Thunder e i Clippers. Queste squadre occupano da mesi la top 4 della Western Conference assieme a Denver e Minnesota e sembrano pronte a competere sul grande palcoscenico.

È difficile considerare Oklahoma City una favorita al titolo data la poca esperienza ai Playoff del roster, ma OKC ha trovato in Shai Gilgeous-Alexander una vera e propria stella, un traghettatore di primissimo livello pronto a trascinarla fino in fondo. Inoltre hanno un roster ricco di giovani talentuosissimi, Chet Holmgren e Jalen Williams su tutti, in grado di impensierire ogni squadra della lega.

I Los Angeles Clippers invece sembrano finalmente in grado di fare il grande salto che è mancato nelle passate stagioni, grazie anche all’innesto di James Harden in squadra e alla ritrovata tenuta fisica di Kawhi Leonard. Non dimentichiamoci che l’ultima volta che Leonard è stato in salute per un’intera run Playoff era il 2019, anno in cui vinse il titolo con i Toronto Raptors.

Ad Est invece la situazione sembra più definita, anche a causa dell’infortunio di Joel Embiid che taglia fuori i Philadelphia 76ers dalle conteders. Esclusi i Celtics, i Milwaukee Bucks sembrano l’unica squadra capace di impensierire i favoriti. Milwaukee però non ha convinto completamente in questa stagione. Il cambio di allenatore in corsa (da Adrian Griffin a Doc Rivers) ha fatto tanto discutere. Inoltre l’alchimia non ancora sviluppata del tutto tra le due stelle Antetokounmpo e Lillard fa pensare ad una squadra ancora irrisolta, da misurare nei momenti chiave una volta che inizieranno i Playoff. Nonostante questo, Milwaukee ha tutte le carte in regola per arrivare quantomeno alle finali di Conference ad Est, dove, in una potenziale sfida contro i Boston Celtics, ci sarà sicuramente da divertirsi.

Outsiders pericolose: Lakers, Suns e Heat

Scorrendo le classifiche NBA attuali troviamo squadre da tenere d’occhio per i Playoff, nonostante il record. Tra queste squadre spiccano i Los Angeles Lakers, i Phoenix Suns e i finalisti uscenti, i Miami Heat. Queste squadre sono tra le più pericolose in assoluto da sfidare ai Playoff, anche se a circa un mese dalla fine della stagione non siano neppure certe di giocare la postseason.

I Los Angeles Lakers hanno vinto a dicembre il primo In-Season Tournament della storia della NBA. Per i Playoff hanno dalla loro parte l’infinita esperienza di LeBron James, che rende loro una squadra ostica e antipatica da affrontare. Inoltre Anthony Davis sembra aver ritrovato costanza fisica e sta disputando una stagione eccellente su entrambi i lati del campo. L’obiettivo dei Lakers è di evitare il Play-in, anche se ad oggi la sesta posizione in classifica sembra difficile da raggiungere, a meno di un calo degli avversari.

I Phoenix Suns non possono non essere inseriti tra le squadre outsiders, soprattutto per il grande star power del roster. Durant, Booker e Beal sono tre nomi che fanno paura a tutte le difese NBA, nonostante abbiano giocato poche gare assieme a causa degli infortuni. Anche la profondità del roster non convince, ma al di là di queste difficoltà, nessuna delle squadre di vertice vorrebbe sfidarli al primo turno.

I Miami Heat invece sono i soliti Miami Heat. Una squadra altalenante per natura, che tende ad accendersi un paio di mesi l’anno, quelli tra aprile e giugno, i mesi dei Playoff. Il leader Jimmy Butler sembra aver cambiato marcia dopo la sosta dell’All-star game, ma i risultati tardano ad arrivare. È molto probabile che Miami sarà costretta a passare dal Play-in per giocarsi un posto tra le ultime otto squadre dell’Est. Da notare come il quintetto più utilizzato dagli Heat in stagione abbia giocato meno di novanta minuti assieme, sintomo di un roster con nette carenze ma che fa delle rotazioni e dei role players le sue forze maggiori.

Mine vaganti: Timberwolves, Pelicans e Cavaliers

Tra le squadre che troviamo attualmente nella top 10 del power ranking NBA spiccano Minnesota, New Orleans e Cleveland. Nelle giuste condizioni, queste tre squadre potrebbero realmente impensierire le rivali più accreditate. Minnesota sarebbe stata inserita tra le contenders fino a qualche settimana fa, ma l’infortunio di Karl-Anthony Towns rischia di complicare il loro percorso. Il secondo violino dei Timberwolves dovrebbe rientrare a Playoff già cominciati e sino a quel momento la squadra dovrà affidarsi ad Anthony Edwards. Se Minnesota è vittima di guai fisici, New Orleans sta invece finalmente giovando della condizione di salute di Zion Williamson e Brandon Ingram. Le due ali dei Pelicans sembrano aver lasciato alle spalle i problemi fisici e vorranno dire la loro ai Playoff.

Ad est, i Cleveland Cavaliers sembrano poter imporsi come terza forza dietro Celtics e Bucks. Dopo la sosta dell’All-Star Weekend i Cavs hanno avuto a che fare con gli infortuni di Donovan Mitchell ed Evan Mobley e stanno vivendo un momento di flessione. Al completo però sono una squadra che spaventa tutti, dotata di un pacchetto di guardie esplosive e di lunghi molto difensivi, pronti a sfidare i vari Antetokounmpo, Tatum, Randle e Banchero ad est.

Osservati speciali in vista dei Playoff

Per l’ultimo mese della stagione, gli occhi del pubblico ricadono su quei giocatori che stanno dando il massimo per trascinare la propria squadra ai Playoff. Tra questi troviamo sicuramente Luka Doncic. Prestazioni incredibili sera dopo sera, un record dopo l’altro abbattuto, eppure i suoi Mavericks non sembrano destinati ad accedere ai Playoff in maniera diretta. Ad Ovest però, la distanza tra il quinto e il nono posto è minima e la situazione di classifica si evolve quotidianamente. Occhi puntati anche su Stephen Curry, che sta cercando disperatamente di tenere i suoi Warriors a galla. Golden State per come l’abbiamo conosciuta in questi anni non esiste più, ma Curry proverà in tutti i modi a strappare il pass per i Playoff.

Sarà un ultimo mese di regular season all’insegna di grandi prestazioni. C’è chi lascerà l’anima sul parquet per migliorare la propria posizione di classifica, mentre chi è sicuro del posto proverà accorgimenti tattici in vista dei momenti chiave. Chi la spunterà? Possiamo solo aspettare l’inizio dei Playoff NBA per scoprirlo.

Immagine in evidenza: © Twitter, Denver Nuggets