La Nazionale aveva ancora tre stelle sul petto, Calciopoli sarebbe scoppiato dopo 9 mesi, Milan e Inter avrebbero dovuto ancora trionfare in Champions League. La Roma accoglieva Spalletti, mentre il Napoli tentava di risorgere dalle ceneri di un fallimento clamoroso. La situazione del nostro panorama calcistico era questa l’ultima volta che quattro squadre italiane avevano vinto in Champions League nello stesso turno. Era il 23 novembre 2005. Forse la svolta non è così lontana.
Martedì di goleade per Juventus e Roma.I bianconeri hanno strapazzato lo Young Boys con un secco 3-0 grazie alla tripletta di Dybala, non a caso tornato grande senza l’ingombrante figura di CR7. Troppo forte la squadra di Allegri per gli svizzeri, che hanno resistito appena due minuti, prima di crollare sotto le prodezze della Joya. Prima a punteggio pieno, la vecchia signora ha già un vantaggio di due punti sullo United e di cinque sul Valencia. Questa Juventus non può temere i red devils e, dopo la doppia sfida con la squadra di Mourinho, potrebbe essere già ai quarti. Valencia e United si giocheranno il secondo posto, ma, al momento, è difficile fare una previsione dato lo scarso stato di forma di entrambe le squadre.
La Roma, rinata dopo il derby, esagera contro il Viktoria Plzen, facendone addirittura cinque. Dzeko mattatore della serata con tre reti e squadra che pare tornata sui grandi livelli dell’anno scorso. La vittoria del CSKA sul Real Madrid non è, però, una notizia molto positiva. I russi, infatti, contendono il secondo posto nel girone alle spalle dei blancos – il cui primato non è in discussione. La doppia sfida con il CSKA sarà decisiva per il passaggio del turno. I moscoviti, primi nel girone, potrebbero allungare o mantenere il proprio vantaggio, compromettendo così la qualificazione agli ottavi di Champions League della Roma.
Se il martedì ha riservato goleade, il mercoledì ha offerto due vittorie di carattere molto più sofferte. Inter e Napoli hanno vinto di misura due scontri che, a fine girone, potrebbero rivelarsi decisivi. I nerazzurri, che, secondo i più, partivano già battuti in un girone con Barcellona, Tottenham e PSV, sono ora a punteggio pieno, a più sei su ingelsi e olandesi. Ieri sera alla Philips Arena la squadra di Spalletti ha compiuto un’altra rimonta, grazie agli uomini simbolo: Nainggolan e Icardi. Grande prova del capitano nerazzurro, finalmente più mobile e disposto al dialogo con i compagni. Dopo due grandi vittorie arriva l’ostacolo più grande. La doppia sfida con il Barcellona è proibitiva, ma l’Inter, soprattutto in casa, non deve temere nessuno. Ottenere un punto con i blaugrana potrebbe voler dire avere un piede e mezzo agli ottavi.
Dulcis in fundo il magnifico Napoli di Ancelotti. I partenopei vincono all’ultimo respiro contro il Liverpool vice-campione d’Europa, senza fargli vedere palla. Messa in campo in maniera perfetta, con un 3-4-3 che diventava 4-4-2 in fase offensiva, la squadra azzurra ha impartito una lezione di calcio agli inglesi, conclusa, all’89’, con il gol dello scugnizzo Insigne. La vittoria del PSG sulla Stella Rossa aumenta i rimpianti per il pareggio ottenuto in Serbia, ma fa anche balzare il Napoli al primo posto. I partenopei sono in testa a quota quattro, seguiti da Liverpool e PSG a tre. Il passaggio del turno, adesso, non è più utopia.
Il passaggio di quattro squadre su quattro sarebbe perfetto per il ranking, che, dopo l’exploit di ieri, ha visto l’Italia issarsi al secondo posto alle spalle della Spagna. Stiamo tornando!
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