Calcio

La Serie B scalda i motori per il finale di stagione: chi riuscirà a coronare il sogno della Serie A?

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La Serie B si avvia al rush finale di questa particolare stagione 2020/21. Dopo la pausa per le nazionali, infatti, mancheranno solo otto giornate alla fine e tutto è ancora da decidere. Ciò però non sorprende, perché la Serie B è un po’ il campionato dell’equilibrio e anche questa stagione non si è smentita. Soprattutto in vetta, nella lotta per conquistare la promozione in Serie A, l’incertezza è sovrana, con attualmente ben sette squadre in otto punti dal secondo posto del Lecce all’ottavo della Chievo. Ma attenzione al Pisa, al Brescia, al Vicenza e al Frosinone distanti davvero pochissimo dall’ultimo posto buono per la qualificazione ai play-off. Ma lo stesso Empoli, capolista con 59 punti, ha un vantaggio non ancora del tutto rassicurante di sette punti sul Lecce secondo. Nelle prossime righe andiamo allora ad analizzare meglio la lotta per la promozione/play-off, cercando di capire quali potrebbero essere i favoriti considerando diversi parametri.

EMPOLI

La compagine toscana sembra essere la favorita numero uno per la promozione diretta in Serie A, nonché per la vittoria finale del torneo cadetto. Il presidente Corsi e tutta la dirigenza empolese hanno formato un giusto mix tra giocatori più esperti per la categoria e giovani interessanti, che fin qui sta fruttando al meglio. Gli investimenti più onerosi in fase di mercato sono stati realizzati per Andrea La Mantia, pagato 3,5 milioni di euro dal Lecce, Nedim Bajrami, costato 500mila euro dal Grasshoppers, e Fabiano Parisi prelevato dall’Avellino per 450mila euro. Investimenti per un totale di 4,45 milioni di euro spesi, che però insieme a tanti altri talenti stanno facendo davvero le fortune dell’Empoli. Già da questa gestione societaria oculata e ben ragionata, si può intuire dove sia la forza dell’attuale capolista di B. Un grandissimo plauso va fatto, però, anche al tecnico Alessio Dionisi. L’allenatore dell’Empoli ha saputo plasmare una squadra davvero equilibrata e competitiva, abile sia in fase offensiva che difensiva. Lo dimostra per esempio il dato che attesta come l’Empoli sia il secondo attacco del campionato, con 53 reti realizzate, e la prima miglior difesa con 24 gol concessi agli avversari. Questo è davvero il punto di forza della capolista, guidata soprattutto da un reparto offensivo efficace e completo, basti pensare che tutti e cinque gli attaccanti dell’Empoli hanno segnato almeno 4 reti a testa. Naturalmente poi spiccano le 15 reti di Leonardo Mancuso, vicecapocannoniere del campionato, gli 8 gol di La Mantia, ma anche i 7 assist di Bajrami e i 5 di Bandinelli e Stulac. L’unico neo di questa stagione, facendo proprio i pignoli, sono i troppi pareggi con squadre sulla carta inferiori. Pari per esempio contro il Pescara, la Reggiana, l’Ascoli, il Vicenza e il Pordenone, ma è noto come nel campionato cadetto nessuna partita sia semplice e scontata. A favore dell’Empoli poi c’è anche l’esperienza, con l’ultimo campionato di Serie A disputato solo due anni fa e ben 13 partecipazioni nella sua storia.

Punti di forza: Rendimento costante e squadra completa in tutti i reparti

Punti di debolezza: Qualche pareggio di troppo


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LECCE

La compagine pugliese è un’altra delle grandi favorite per la promozione diretta, essendo una neoretrocessa dalla A e per la rosa di altissimo livello costruita dal direttore sportivo Pantaleo Corvino. Con soli 1,65 milioni di euro spesi e molti prestiti o giocatori a costo zero, il DS del Lecce ha messo su una squadra con calciatori di esperienza, i vari Gabirel, Adjapong, Maggio, Pisacane, Lucioni e vere e proprie intuizioni, come Henderson, Björkengren o Hjulmand. Soprattutto il reparto offensivo fa impressione ed è il vero punto di forza del Lecce. Non a caso i giallorossi hanno il miglior attacco del campionato con 58 reti all’attivo, guidato da uno straordinario Massimo Coda capocannoniere con 20 marcature. Oltre alla punta campana, però, ci sono da segnalare anche Marco Mancosu autore di 8 reti e 9 assist, lo scozzese Liam Henderson ottimo assistmen e un ritrovato, negli ultimi tempi, Stefano Pettinari. Lo stato di forma dei salentini, inoltre, è davvero ottimale, come dimostrano i 9 risultati utili consecutivi, con 6 vittorie e 3 pareggi. Tra i problemi della squadra di Corini c’è sicuramente un reparto difensivo non molto stabile, non a caso il Lecce con 36 marcature subite è la difesa più battuta tra le prime attuali otto, e come per altre squadre qualche passo falso di troppo. Fino ad ora, infatti, i salentini hanno raccolto quattro sconfitte e soprattutto pareggiato in ben 13 occasioni. Se però il rendimento rimarrà quello dell’ultimo periodo, il Lecce è una seria candidata alla sua diciassettesima presenza in Serie A della storia.

Punti di forza: Reparto offensivo e individualità della rosa

Punti di debolezza: Rendimento difensivo altalenante e qualche pareggio di troppo

Il capocannoniere della Serie B Massimo Coda con 20 reti e il vicecapocannoniere Leonardo Mancuso con 15 gol( foto dai profili Twitter di Lecce ed Empoli)

SALERNITANA

La squadra campana è forse la vera sorpresa, insieme al Venezia, tra le prime otto di questo campionato di B 2020/21. I granata di Castori sono una squadra incredibilmente solida e rocciosa in difesa, con il gruppo che è il vero punto di forza della Salernitana. Il tecnico marchigiano ha formato una squadra a sua immagine e somiglianza, richiamando alla base tanti suoi ex. calciatori come Belec, Kupisz, Coulibaly, Schiavone e ritrovando per esempio la punta Milan Djuric. Come prima accennato, il vero punto di forza dei granata di Salerno è la difesa, una delle migliori di questa B e che non subisce gol ormai da 7 partite. Ciò è dovuto all’organizzazione data da Castori, ma anche dalla presenza di calciatori esperti, due su tutti il portiere Belec e il difensore Gyomber. Dall’altro lato, il rendimento offensivo è un po’ la pecca della Salernitana, peggior attacco tra le prime otto e solo 10 gol segnati in questi tre mesi di 2021. Più che altro se Gennaro Tutino, capocannoniere con 10 gol, e la punta Milan Djuric non segnano, le reti tendono a scarseggiare. Anche per questo dopo un fantastico girone d’andata quasi sempre da capolista, i granata comprensibilmente hanno avuto un leggero calo di rendimento. Lo testimoniano, infatti, le sole tre vittorie nelle ultime dieci, seppur dall’altro lato è vero come i granata non perdano dal 17 di Gennaio e siano reduci da ben 12 risultati utili consecutivi. Ciò ha permesso alla Salernitana di rimanere nelle zone alte della classifica, potendosela giocare in queste ultime otto di campionato. Con un tecnico come Castori, che ha già centrato la promozione in A con il Carpi, e la forza di uno dei gruppi più coesi di questa stagione di B, la Salernitana potrebbe essere davvero la mina vagante. La Serie A manca a Salerno dal 1998/99, quindi un’eventuale promozione sarebbe davvero un regalo fantastico per la città e tutti i suoi tifosi.

Punti di forza: Rendimento difensivo e forza del gruppo

Punti di debolezza: Fatica a segnare gol e troppi pareggi

MONZA

La società del duo Berlusconi-Galliani, nonostante fosse una neopromossa, partiva tra le super favorite di questo campionato di B, soprattutto per il mercato a dir poco dispendioso realizzato questa estate e nella sessione invernale. Il Monza, infatti, è la seconda società cadetta ad aver speso di più, ben 19,20 milioni con praticamente nessuna entrata. Denaro utilizzato per prelevare calciatori come l’attaccante croato Maric, il terzino Carlos Augusto, le punte Dany Mota o Davide Diaw, per non parlare poi dei prestiti di Frattesi, Donati, Barberis, Ricci, Bettella o degli svincolati Boateng, Balotelli, Paletta. Grandissimi investimenti, dunque, con grandi nomi per tentare una storica promozione in Serie A, mai centrata nella storia del club brianzolo. Dopo un inizio altalenante il Monza sembra aver trovato la giusta continuità di risultati, seppur i passi falsi inaspettati non mancano. Lo dimostrano per esempio le 6 sconfitte subite in campionato, ma gli stessi 11 pareggi spesso ottenuti con avversari di livello inferiore. Il vero punto di forza della compagine di Brocchi è sicuramente la rosa, o meglio le grandi individualità presenti che spesso risolvono da sole le partite. La difesa poi è l’altra grande arma dei lombardi, formata da calciatori esperti come Donati, Paletta o Bellusci, ma anche il giovane diciannovenne scuola Inter Lorenzo Pirola o il portiere Di Gregorio. Il reparto difensivo monzese è, infatti, il secondo meno battuto di questa stagione cadetta, con 26 gol subiti. Per quanto riguarda le debolezze sicuramente la grande pressione del dover centrare per forza la promozione, per i grandi investimenti fatti, potrebbe giocare brutti scherzi ai calciatori e allo stesso tecnico Brocchi, ancora all’inizio della sua avventura da allenatore. Inoltre avendo giocatori esperti e un po’avanti con le età gli infortuni sono dietro l’angolo e potrebbero pesare, vedi non ultimo quello di Mario Balotelli.

Punti di forza: Forza e individualità della rosa

Punti di debolezza: Rendimento altalenante e pressione del grande risultato da raggiungere

Alcune immagini di Salernitana e Monza, due delle maggiori contendenti per il secondo posto attualmente occupato dal Lecce (foto dai profili Twitter di Salernitana e Monza)

VENEZIA

Come accennato prima, assieme alla Salernitana il Venezia è l’altra grande sorpresa di questo campionato di B. La squadra veneta è allenata da uno dei tecnici più giovani ed emergenti in circolazione in Italia, come Paolo Zanetti, che ha saputo imporre al meglio i suoi principi di gioco alla squadra. Il vero punto di forza anche qui è il gruppo, formato da un giusto mix tra più esperti e calciatori più promettenti. Tra i veterani della squadra possiamo segnalare i difensori Modolo e Ceccaroni, i centrocampisti Vacca e Taugourdeau e gli attaccanti Mattia Aramu e Francesco Forte. Proprio questi ultimi due sono un po’ i simboli dell’undici di Zanetti, con Forte che è il capocannoniere con 12 reti, mentre Aramu il miglior assistmen con 5 assist e 9 reti all’attivo. Oltre a questi citati, ci sono poi in rosa alcuni giovani interessanti come Sebastiano Esposito, Dennis Johnsen o Youssef Maleh in avanti. Sicuramente tra i possibili pericoli del Venezia c’è quello di poter soffrire la pressione del grande risultato, vista la poca esperienza del tecnico Zanetti e di molti giocatori della rosa. Certamente, come per la Salernitana, il Venezia giocherà il ruolo dell’outsider, per cercare di centrare una promozione che manca dalla stagione 2001/02.

Punti di forza: Ottimo rendimento offensivo e forza del gruppo

Punti di debolezza: Poca abitudine a lottare per grandi traguardi tra giocatori e tecnico

CITTADELLA

La compagine veneta ormai non è più una sorpresa, come dimostrano le ultime annate di campionato cadetto. Se confrontata con ambienti come Lecce, Monza, Empoli o Spal, il Cittadella è una realtà davvero piccola e con assolutamente meno risorse rispetto alle prima citate. Il vero punto di forza dei veneti, però, è l’organizzazione societaria e la bravura del direttore sportivo Stefano Marchetti nel saper costruire ogni anno squadre competitive. Il DS del Cittadella è il vero e proprio uomo di fiducia della proprietà, presente ormai da oltre vent’anni, capace ogni anno di scovare talenti dalle serie inferiori e di realizzare plusvalenze vitali per la salute della società. Pensate che questa stagione il Cittadella non ha speso un euro per costruire l’attuale squadra in lotta per i play-off e sette undicesimi della formazione titolare è formata da calciatori provenienti dalla Lega Pro. Questi sono davvero i veri punti di forza del Cittadella, che allo stesso tempo sul campo sta avendo un rendimento costante, sempre lì tra le prime in lotta per gli spareggi per la massima serie. Se dobbiamo appuntare qualcosa di negativo ai veneti, si possono segnalare due aspetti a sfavore. Da una parte in ottica promozione il Cittadella potrebbe un po’ pagare lo scotto della pressione, o meglio della non abitudine dei suoi calciatori a lottare per traguardi così importanti come la A. Poi in questa stagione c’è stata qualche sconfitta di troppo contro squadre sulla carta meno accreditate, come il Pescara, la Reggiana o la Virtus Entella.

Punti di forza: Coesione del gruppo e ambiente tranquillo

Punti di debolezza: Poca abitudine ad alti livelli dei calciatori e qualche sconfitta di troppo

Calciatori del Venezia e del Cittadella nel corso di un’esultanza per un gol (foto dai profili Twitter di Venezia e Cittadella)

SPAL

La squadra di Ferrara, almeno fino ad ora, è di certo la più grande delusione di questa stagione. La Spal infatti, con il Monza, è la squadra che ha speso di più sul mercato per costruire una rosa di alto livello. Tantissimi sono i calciatori assolutamente da Serie A della rosa ferrarese come i vari Floccari, Paloschi, Mora, Missiroli, Valoti, Di Francesco, accompagnati da alcuni giovani come Salvatore Esposito, Raul Asencio, Luca Ranieri o Marco Sala. Insomma una squadra che a sentire questi nomi, sulla carta, ci si aspetta possa dominare il campionato e vincerlo. Poi la parola passa al campo, che invece ha detto tutt’altro e ha mostrato una squadra discontinua e a volte irriconoscibile. Dopo un inizio incerto la Spal sembrava aver trovato la strada giusta, ottenendo tra fine Ottobre e inizio Dicembre ben sette vittorie di fila. Tra Dicembre e Gennaio il cammino è tornato ad essere un po’ tortuoso, fino a quando tra Febbraio e metà Marzo c’è stata solo una vittoria contro il Pescara. Tutto ciò ha portato la Spal sempre più in basso, fino al settimo posto attuale, e ha decretato l’esonero del tecnico Marino e l’arrivo di Massimo Rastelli. Con questa decisione la proprietà ha voluto dare un segnale forte a tutto l’ambiente, perché la promozione è assolutamente una priorità per una società ambiziosa come quella di Ferrara.

Punti di forza: qualità ed esperienza della rosa

Punti di debolezza: rendimento discontinuo

CHIEVOVERONA

Dagli scaligeri ci si aspettava sicuramente qualcosa in più, per blasone, storia, ambizioni, ma anche per il valore della rosa stessa. Il Chievo infatti presenta calciatori esperti come Mogos, Ciciretti, Obi, Giaccherini, Di Gaudio, Garritano, Margiotta, ma allo stesso tempo giovani interessanti come il portiere Semper, i centrocampisti Viviani e Palmiero oppure l’attaccante Manuel De Luca. Con una rosa così d’esperienza e con talenti emergenti i play-off sembravano l’obbiettivo minimo, invece a otto giornate dalla fine questo obbiettivo è tutt’altro che scontato. Ciò che non ha funzionato è stato sicuramente il rendimento nel corso della stagione, caratterizzato da continui alti e bassi. Il Chievo ha realizzato, infatti, pochissime strisce di risultati utili consecutivi e ha perso ben otto match, fino ad ora la squadra insieme al Cittadella con più sconfitte tra le prime otto classificate. Certamente poi è noto che una volta raggiunti i play-off, il Chievo può essere davvero una squadra pericolosa perché dalla sua possiede calciatori esperti e abituata a certe pressioni. Non resta per i clivensi cercare di conquistare un posto agli spareggi, per poi giocarsela nella lotteria dei play-off.

Punti di forza: Individualità rosa ed esperienza

Punti di debolezza: Rendimento poco costante e troppe battute d’arresto

In alto il calciatore Esposito e il neotecnico Rastelli della Spal, in basso Joel Obi ed Emanuele Giaccherini del Chievo nel corso di un’esultanza (foto dai profili Twitter di Spal e ChievoVerona)

Questa è, dunque, una panoramica sulla lotta alla promozione, che si consumerà in queste ultime otto giornate di campionato. Certamente non bisogna dimenticare squadre come il Pisa, il Brescia, il Vicenza o il Frosinone, che potrebbero ancora inserirsi in questa lotta serrata ai play-off. Non resta che dare la parola al campo e goderci questo splendido finale di stagione.

 

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Simone Caravano
Simone Caravano 22 anni, laureato in Scienze delle Comunicazioni presso l'università degli studi di Pavia. Attualmente studente della laurea magistrale in giornalismo dell'università di Genova. Credo che lo sport sia un mondo tutto da scoprire e da raccontare, perché offre storie uniche ed emozionanti. Allora quale modo migliore esiste per fare ciò, se non attraverso la scrittura.

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