Atleta del Mese VS

Wout van Aert è l’Atleta del Mese VS di Agosto 2020

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Ogni trenta giorni Vita Sportiva organizza sui propri profili social un torneo, tramite sondaggi, per eleggere l‘Atleta del Mese. A scegliere l’atleta che più si è contraddistinto/a nel mese appena trascorso siete proprio voi. In questa rubrica noi dedicheremo un articolo all’atleta vincitore/vincitrice.


Monumentaux. Così titolava L’Equipe Domenica 9 Agosto, il giorno dopo la centoundicesima Milano-Sanremo vinta da Wout van Aert. Monumentale. Nessun altro aggettivo ci sembra più adatto per descrivere e celebrare quanto fatto dal corridore belga, non solo sulle strade liguri, ma nell’intero mese di Agosto. La Milano-Sanremo è infatti la sua prima Classica Monumento in bacheca, ciliegina sulla torta di una ripresa di stagione straordinaria.

Prima che tutto si fermasse van Aert è apparso in una sola corsa, la Omloop Het Nieuwslad. Era il 29 Febbraio e tagliò il traguardo undicesimo. Ma in quell’occasione poco contava il risultato, l’importante era essere tornato in sella a gareggiare. Il motivo? Sette mesi prima travolse una transenna accorciando troppo la traiettoria di una curva durante la tredicesima tappa, la seconda a cronometro dopo la prova a squadre, del Tour de France 2019: taglio profondo alla gamba con lesione grave del tendine. “Quella caduta poteva rappresentare la fine della mia carriera” riferì a VTM il tre volte iridato nel ciclocross. Sì, perché van Aert prima di approdare seriamente al ciclismo su strada ha dominato nel “ciclismo campestre” insieme a quell’altro grande talento che porte il nome di Mathieu van der Poel.

Tornato a pedalare ad alti ritmi, dopo una lunga e graduale riabilitazione, Wout si è ritrovato senza corse nel quale continuare a testarsi: il Coronavirus sembrava annientare pian piano il calendario ciclistico 2020.

Stabilizzata l’emergenza sanitaria in Europa, l’UCI ha fissato la ripresa della stagione World Tour il primo di Agosto con la Strade Bianche. Una corsa che più volte van Aert ha accarezzato senza mai conquistarla (due terzi posti consecutivi, 2018 e 2019).

Il corridore belga non vuole perdersi i grandi appuntamenti della ripartenza e allora si respira aria di grandi progetti a casa van Aert ad Herentals, comune belga nelle Fiandre. Una cittadina caratterizzata dalla presenza di uno dei luna park più grandi del Belgio: il Bobbejaanland. E Wout trasforma la ripresa della stagione proprio in un luna park: fa quello che gli pare e piace, vince in pianura e in salita, a cronometro e in volata.

Fa finalmente sua la Strade Bianche, dominando gli sterrati senesi, e sette giorni dopo si lancia dal Poggio con Julian Alaphilippe verso il traguardo di Via Roma, alzando però lui le braccia al cielo e non il corridore francese come nella scorsa edizione: Monumentaux. Tra una vittoria e l’altra rivela la sua passione per i vini italiani festeggiando con i rossi del posto: prima alla Strade Bianche con del Brunello di Montalcino, dopo con del Barbaresco alla Milano-Sanremo. Fra i due trionfi, come se non bastasse, è salito sul podio (terzo) anche nella Milano-Torino. Una ripartenza di stagione da incorniciare.

Ma non è finita qui. Quattro giorni dopo vola in Francia al Giro del Delfinato per stare al fianco di Primoz Roglic, il capitano della sua squadra (Jumbo-Visma) in vista del Tour de France. Approfitta però della giornata di libertà nella prima tappa e sullo strappo finale a Saint-Christo en Jarez brucia tutti. Prende la maglia verde e la indosserà fino alla fine.

Prima di approdare alla Grande Boucle fa sosta a Koksijde per i campionati belgi, partecipa alla prova a cronometro e… La vince! Lascia a mezzo minuto Victor Campenaerts, il primatista del record dell’ora, non certo uno qualunque nelle prove contro il tempo.

Dopo questa strepitosa serie di vittorie i suoi tifosi in Belgio sono letteralmente impazziti, come testimonia questo simpatico tributo musicale che vi consigliamo di ascoltare.

In questi giorni stiamo vedendo Wout van Aert protagonista anche sulle strade del Tour, ma questa non è storia di Agosto. E quindi chissà se lo ritroveremo tra i candidati all’Atleta del Mese di Settembre nel torneo organizzato sui nostri profili social?

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Marco D'Onorio
“Lo sport avrà tanti difetti, ma a differenza della vita nello sport non basta sembrare, bisogna essere" (G. Mura). Fondatore di Vita Sportiva.

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