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Astri nascenti, sei talenti pronti a lanciarsi nell’Olimpo del ciclismo mondiale

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Articolo realizzato da Leonardo Bonocore, Edoardo Brunello, Marco Cangelli, Marco D’Onorio, Giovanni Oriolo e Giovanni Valenzasca

Sin dagli antichi si è sempre provveduto a guardare agli astri per conoscere il futuro. Anche noi di Vita Sportiva abbiamo deciso di scrutare il firmamento e scoprire chi saranno le nuove stelle del ciclismo mondiale in vista della nuova stagione. Sei nomi fra uomini e donne che stanno iniziando ad affacciare al mondo del professionismo e che sono pronti a diventare dei veri e propri “astri nascenti”.

Ricarda Bauernfeind

Ricarda Bauernfeind © Cor Vos

Israel Premier Tech e Fenix Deceuninck hanno annunciato recentemente la nascita del loro team di sviluppo, seguendo l’esempio della Canyon Sram. Il Team Canyon Generation ha già lanciato nel World Tour Ricarda Bauernfeind, tedesca classe 2000, che ha già dimostrato in primavera di poter competere a livello World Tour in corse vallonate. Al mondiale di Wollongong è stata medaglia sia in linea che a crono tra le under 23, dimostrando una completezza che dovrà ora confermare anche al piano di sopra.

Madis Mihkels

Madis Mihkels © Team Ampler-Tartu2024

Da Tartu con furore. Dopo più di due decadi il pedale estone potrebbe aver trovato il vero erede di Jaan Kirsipuu. Classe 2003 e un “pedigree” di grandissimo rispetto condito da due piazzamenti in competizioni iridate. Il profilo di Madis Mihkels è indubbiamente uno dei più interessanti fra quelli dei neoprofessionisti della stagione 2023.
Un’ottima ruota veloce con le stigmate del predestinato, ecco perché l’Intermarché non ha voluto farselo sfuggire già dalla categoria juniores.  Dopo un 2022 suddiviso fra le fila del team Ampler Tartu, vero vivaio sforna talenti in area baltica, e quelle dell’Intermarché sarà lecito attendersi un primo ruggito fra i grandi. Una prima affermazione che sarebbe solamente formale visto che nel maggio scorso l’estone ha già battuto al Giro d’Estonia (2.1) un ottimo velocista come Kaden Groves. I presupposti di un percorso evolutivo vi sono tutti anche se il ragazzo di Tartu possa apparire ancora un filo acerbo, basti ricordare la gestione alquanto confusionaria del finale dello scorso Gran Piemonte. Corsa che alla luce delle proprie potenzialità avrebbe potuto anche vincere.

Gaia Tormena

Gaia Tormena con la maglia iridata della mountain bike eliminator

La sua stella brilla nel panorama del ciclismo mondiale ormai da anni complice i tre Mondiali e le quattro Coppe del Mondo di mountain bike eliminator inserite nel proprio palmarès a soli vent’anni. Eppure la giovane valdostana ha dimostrato di esser “multitasking” e, dopo aver dimostrato il proprio talento sia nell’enduro che in pista, è pronta a lanciarsi anche su strada. Un’esperienza nuova che la vedrà vestire la maglia dell’UAE Development Team, formazione nata dalla ceneri della Valcar-Travel & Service, e che accompagnerà l’azzurra che potrebbe diventare il suo habitat ideale.

Cian Uijtdebroeks

Cian Uijtdebroeks vince il Tour de l’Avenir 2022 © Tour de l’Avenir

Il nome non sarà affatto sconosciuto ai più appassionati. Cian Uijtdebroeks, 19enne belga, è passato professionista la scorsa stagione con la Bora-hansgrohe, saltando a piè pari la categoria Under 23. Ha accumulato molta esperienza in diverse gare di secondo piano e ha realizzato numeri da circo nel Tour de l’Avenir, dove ha partecipato con la maglia della nazionale. Ha vinto le due tappe di alta montagna, aggiudicandosi la classifica generale e quella degli scalatori. Irresistibile nei percorsi vallonati e pienamente a suo agio quando la strada sale, Uijtdebroeks è potenzialmente devastante sia nelle classiche che nei grandi Giri. Il suo 2023 inizierà a con le cinque corse di un giorno della Challenge Mallorca, per proseguire al Giro dell’Oman, al Giro di Catalogna e al Tour of the Alps. Una seconda parte di stagione di rilievo con Giro del Delfinato, Giro di Svizzera e Vuelta di Spagna, dopo il Sibiu Tour. In Belgio sognano già duelli stellari con Remco Evenepoel. Saranno accontentati? I primi indizi arriveranno quest’anno.
 Luca Vergalito

Luca Vergalito © Pagina Facebook Zwift Italy

Si può rientrare nella sezione Astri Nascenti a 25 anni? In questo particolare caso, sì. Luca Vergallito non proviene da nessun team development di squadre WT, ma bensì dal nuovo interessante e rivoluzionario format ideato da Zwift, che offre la possibilità agli utenti di Zwift di poter vincere un contest e avere l’opportunità di essere ingaggiato dal team Alpecin-Deceuninck. Luca Vergallito è proprio il vincitore dell’edizione 2022: nella vita lavora come preparatore sportivo, e ha corso fino alle categorie giovanili, senza particolari risultati. Ma nel recente periodo del ciclismo digitale, Luca si è decisamente messo in mostra, non solo tramite Zwift: parliamo infatti del detentore dei KOM su Strava di Passo del Mortirolo, Passo dello Stelvio e del Muro di Sormano. Ciò riflette quindi le sue caratteristiche: uno scalatore purissimo, dalla corporatura snella e alta sopra il metro e ottanta, resistente sul passo e ottimo degli scatti sui pedali. Nella stagione che sta per iniziare, Vergallito comincerà a correre dal team Continental dell’Alpecin, e non subito dal team WT. Su di lui ci sono moltissime attese e molti prof sono rimasti davvero colpiti dai valori che riesce ad esprimere sul ciclocomputer. Speriamo possa diventare l’uomo italiano del futuro per le corse a tappe.
Edoardo Zambanini

Edoardo Zambanini coglie il podio nella nona tappa della Vuelta di Spagna © Profilo Instagram Edoardo Zambanini

Qualcuno pensava che il salto tra i professionisti in una squadra World Tour come la Bahrain Victorius potesse penalizzarlo, o comunque non dargli la possibilità di avere il giusto spazio. Edoardo, però, già nella sua prima stagione è riuscito a mettersi in mostra. Dopo una prima parte principalmente di apprendistato, con qualche corsa importante portata al termine (come le Strade Bianche chiuse in 32° posizione), nella seconda esce alla distanza sfruttando le sue doti di scalatore per trovare i primi piazzamenti importanti. Tra maggio e giugno chiude al 4° posto della classifica generale il Tour di Ungheria e conquista una top ten nella seconda tappa del Giro di Svizzera. La squadra del Bahrain nota la crescita di Zambanini e gli concede il grande esordio in un Grande Giro già al primo anno tra i pro alla Vuelta de Espana. Il ciclista di trentino sa che questo è un palcoscenico eccezionale per mettersi in mostra e sfrutta tutte le opportunità che la squadra gli concede. Edoardo centra ben tre le fughe giornaliere (tappa 9, 12 e 18), da cui raccoglie un 3°, un 13° e un 39° posto di giornata. Soprattutto la frazione da Villaviciosa Les Praeres è stato un biglietto da visita notevole per il ragazzo che chiude a solo 1’14” da un Louis Meinjes in forma stratosferica, ed è uno dei tre che riesce a tenere la rimonta sfrenata del leader della corsa Remco Evenepoel. Chiuderà la corsa spagnola al 36° posto della generale e al 10° della classifica dei giovani. Zambanini, però, ha ancora un colpo in canna e lo gioca nella volata a gruppo ristretto che decide il Gran Piemonte. A vincere la gara è Ivan Cortina, ma l’azzurro chiude 4° battendo gente del calibro di Bettiol, Bagioli, Covi, Benjami Thomas, Moscon.

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