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Astri Nascenti – Le stelle del futuro a Planica 2023

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“Astri Nascenti” volge lo sguardo al futuro raccontando la storia dei giovani più promettenti del panorama internazionale. Particolare attenzione ai nomi meno noti al grande pubblico, con la speranza che la loro carriera possa spiccare il volo.

A Planica è tutto pronto per ospitare i Campionati mondiali di sci nordico. La località slovena, per la prima volta insignita di questo onere, da anni ospita tappe di coppa del mondo di salto e sci di fondo sempre caratterizzate da una presenta numerosa di tifosi e appassionati. Diversamente, la combinata nordica non ha mai disputato una gara di primo livello sulle nevi slovene, in quanto l’unico precedente risale a una gara di coppa del mondo del dicembre 1984 quando ancora nell’impianto sventolava la bandiera della Jugoslavia. Le previsioni fornite dagli organizzatori parlano di circa 600 atleti provenienti da 65 paesi diversi sparsi in ogni continente.

Come in occasione dei precedenti mondiali di sci nordico, disputati in terra teutonica ad Oberstdorf, andremo a conoscere i prospetti più interessanti che si stanno distinguendo nei tre sport.

QUATTRO PER DUE

Il livello della combinata nordica femminile è sensibilmente aumentato nell’ultimo biennio. Diversi fattori quali l’assegnazione di medaglie mondiali e l’istituzione della Sfera di cristallo hanno fatto sì che le federazioni investissero in questa disciplina. Attualmente c’è una cannibale a farla da padrona: su nove gare Gyda Westvold Hansen ha ottenuto altrettanti successi candidandosi di diritto per l’oro iridato già conquistato due anni fa. La sfida a cui volgiamo gli occhi è, però, quella per le medaglie d’argento e di bronzo. Sono in quattro a contendersi due posti sul podio, andando in ordine di classifica generale: Nathalie Armbruster, tedesca classe 2006, Annika Sieff, italiana classe 2003, Lisa Hirner, austriaca classe 2003, e Yuna Kasai, giapponese classe 2004.

Nathalie Armbruster è alla sua prima stagione fra le grandi. Ha dimostrato, sin dalle competizioni riservate alla categoria junior, di avere capacità tecniche in entrambi i segmenti di gara. L’inverno le sta regalando grandi emozioni, ha conquistato sette podi e sta occupando provvisoriamente la seconda posizione nella generale. Nata a Baiersbronn, nel Baden-Württemberg, (land dedito da sempre alla combinata e al salto) Nathalie con gli anni ha racimolato un ricco palmares nelle categorie giovanili, è stata capace di conquistare podi nei circuiti continentali e medaglie nei mondiali junior. A Planica dovrà farsi trovare pronta fisicamente, tenendo conto della sua giovane età e della sua ottima condizione dimostrata sin dagli inizi di dicembre, può essere questo il suo grande ostacolo nel percorso di avvicinamento alle medaglie.

Annika Sieff è già da anni nei cuori degli appassionati italiani. A inizio febbraio si è riconfermata a livello junior sul tetto del mondo, battendo la tedesca sopra citata. Annika ha tutte le carte in regola per conquistare una medaglia sulle nevi slovene. Fondamentale sarà la prima parte di gara, dove grazie alla sua portanza e tecnica nell’appoggiare il Telemark, dovrà essere in grado di guadagnare abbastanza secondi da amministrare poi nella parte sciata.

podio mondiali junior combinata nordica femminile, da sx: Armbruster, Sieff, Hirner – ©Joern Rohde

Lisa Hirner sa adattarsi bene a diversi contesti di gara. Il suo punto di forza è l’essere competitiva, senza eccellere, sul trampolino e sugli sci stretti. Attualmente è quinta in classifica generale di coppa del mondo, ma a meno di cinquanta punti dal podio. Per lei una medaglia ai mondiali sarebbe un trionfo, ma a gioire sarebbe tutto il sistema austriaco, capace di sviluppare talenti con i ragazzi nati dopo il 2000, sia in campo maschile (Johannes Lamparter, Stefan Rettenegger) sia in campo femminile.

Yuna Kasai rispecchia molto le caratteristiche di Sieff. Da brava nipponica, Kasai, ha nel salto il suo punto di forza, dove dovrà accumulare vantaggio sulle più competitiva austriaca e tedesca. La sua condizione è in crescita, come dimostrano i risultati ottenuti nel mese di febbraio e alle Universiadi di quest’anno, con l’aiuto di materiali all’altezza è di sicuro una candidata da tenere in considerazione per le medaglie.

A Planica le donne avranno a disposizione solo una gara: Gundersen HS100/5Km. La vittoria non è neanche quotata ma la lotta per le medaglie sarà avvincente e difficile da pronosticare.

TRADIZIONE O ESOTICO

Il comprensorio sloveno presenta la bellezza di quattro tipologie di trampolini dal HS15 al trampolino di volo HS225. In un contesto di assoluta eccellenza a livello impiantistico verranno disputate le prove di salto con gli sci. Nel settore maschile ci sarà battaglia, ma di fronte ai grandi calabri come Granerud, Wellinger, Kobayashi e via dicendo i giovani avranno vita dura. Spostandoci al femminile sarà tutta un’altra storia, la veterana e leader della coppa del mondo Eva Pinkelnig dovrà difendersi dalle quotate Katharina Althaus e Anna Odine Strøm, quest’ultima vincitrice dell’ultima gara premondiali a Rasnov. Se sapranno cogliere l’attimo, anche due ragazze poco più che adolescenti, potranno lottare per le medaglie. Ci stiamo riferendo alla slovena Nika Prevc, classe 2005, e la canadese Alexandria Loutitt, classe 2004.

La famiglia Prevc è ormai sinonimo di tradizione nel mondo del salto, in particolare nell’ambiente sloveno. Dare Prevc e Julijana Prevc, i genitori di Nika, hanno dato i natali a una stirpe di atleti di alto livello capaci di conquistare medaglie ai mondiali e alle Olimpiadi. Peter il più titolato, Domen specialista assoluto del volo radente, Cene l’unico non più in attività dopo gli ottimi risultati dell’inverno passato. Ora tocca a Nika adornare l’angolo dei trofei a casa Prevc. La stagione in corso ha già portato grandi soddisfazioni per la giovane: primo podio in coppa del mondo a Hinzenbach, due titoli agli EYOF (Festival olimpico della gioventù europea) e un argento ai mondiali junior dietro a Alexandria Loutitt.

Il nome esotico, proveniente dal Canada, che stavamo cercando: Alexandria Loutitt, medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Pechino nella prova a squadre mista. La canadese è esplosa in questo 2023 conquistando top ten in diverse località, dimostrando di non essere solo fumo, e la prima vittoria, nel massimo circuito internazionale, a Zao in terra nipponica. Insieme alla compagnia di squadra Abigail Strate, anch’essa nata dopo il 2000, stanno portando sulle spalle il piccolo movimento, del paese della foglia d’acero, ai vertici mondiali dopo decenni di nulla in entrambi i sessi. Alexandria può essere la mina vagante del medagliere del salto con gli sci.

Luotitt (25) festeggia con Strate (31) dopo la vittoria di Zao – ©Atsushi Tomura/Getty Images

Per Prevc e Loutitt non sarà facile, ma sappiamo come una bava di vento favorevole in più rispetto alle altre concorrenti può rivoluzionare l’intera classifica.

L’ULTIMO FRAZIONISTA

Edvin Anger, classe 2002, è il nome nuovo dello sci di fondo. Lo svedese nato a Hedemora, non lontano da Falun, ha da sempre praticato il più antico dei tre sport. Dotato di notevoli qualità di sprinter, dato anche il fisico da corazziere, ha dimostrato di trovarsi a suo agio nell’ambiente della Coppa del Mondo. Ad oggi vanta solo un podio, conquistato sulle nevi italiane a Dobbiaco nella staffetta chiudendo alle spalle dell’Italia, ma sarà questione di poco tempo prima di annerire la casellina che recita podi individuali. I mondiali sono l’evento clou dell’anno e la Svezia, dopo anni, ha di nuovo un settore maschile competitivo. Il giorno della 4x10km sarà cerchiato di rosso sul calendario di Edvin. Insieme a Calle Halfvarsson, William Poromaa e Jens Burman tenteranno di contrastare la corazzata norvegese. Se si presentasse, dopo 30km, un duello spalla a spalla tra Klæbo e Anger, sarebbe già un successo per la nazionale svedese. L’esordio mondiale per Edvin sarà il 23 febbraio, quando a Planica andrà in scena la sprint a tecnica classica, sarà un test importante per verificare il suo stato di forma. Nel caso lo svedese agguantasse l’accesso in finale può succedere di tutto, anche vincere una medaglia.

Edvin Anger a Les Rousses – ©LAURENT GILLIERON

Planica si è preparata a questo grande evento ospitando nel corso degli anni gare di ogni livello. Sarà uno spettacolo per appassionati e non, grandi campioni si sfideranno per conquistare quel titolo che incorona una carriera.

Per i commenti più approfonditi e l’analisi delle gare vi rimando a Sfere di Cristallo.

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Mirko Efoglia

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