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Come Red Bull può vincere il Tour de France e cambiare il mondo del ciclismo

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Red Bull ha saltato dallo spazio, hanno vinto tredici titoli mondiali di Formula Uno, detiene la proprietà di cinque club di calcio professionistico e sponsorizza centinaia di atleti individuali.

Red Bull ha rivoluzionato lo sport e sembra che il Tour de France sia il prossimo sulla lista.

La compagnia austriaca, nota per l’omonimo energy drink, ha recentemente acquisito il 51% delle azioni del team professionistico Bora Hansgrohe. Ha senso, il Tour de France è il più grande evento sportivo mondiale dopo le Olimpiadi, e i budget dei team professionistici sono un gioco da ragazzi comparati ai loro investimenti negli altri sport.

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Si stanno diffondendo speculazioni su cosa potrebbe significare l’ingresso del marchio nel futuro di questo sport e loro hanno la capacità finanziaria per fare fuori gioco i concorrenti.

In questo articolo vi proponiamo una traduzione di un ottimo pezzo di Joe Laverick, di cui vi consigliamo la lettura. Andremo a dare un’occhiata a come potrebbe apparire un “Red Bull Pro Cycling”. Dai potenziali sponsor, ai corridori e ai loro obiettivi.

Le finanze di Red Bull

Tempo, risorse e convinzione: questi tre sono gli elementi che Robby Ketchell, ex performer scientist della Ineos, indica come i più importanti affinché un progetto funzioni.

Quando le persone dicono risorse, gran parte delle volte intendono il denaro.

Nel 2022 i dati hanno dimostrato che il fatturato di Red Bull sia stato vicino ai 10.53 miliardi di dollari, con un profitto di 1,6 miliardi. Hanno pagato al loro azionista di maggioranza, il figlio del fondatore di Red Bull, Dietrich Mateschitz una cifra come 615 milioni di dollari.

Si segnala che i loro pagamenti per le sponsorizzazioni abbiano superato gli 1.05 miliardi di dollari nel 2022. Considerando che i team di ciclismo più importanti hanno un budget attorno ai 50 milioni di dollari, Red Bull può sicuramente entrare in gioco. Mentre Bora e Hansgrohe hanno un contratto per essere sponsor principali del team fino alla fine del 2027, Red Bull sarà uno dei pochi nomi nel mondo dello sport a poter vantare altri partner che chiedono di essere coinvolti.

Hanno una reputazione eccellente e il loro marketing è stellare. Dunque sarà quindi improbabile vedere Red Bull non volere pieni diritti sul nome ad un certo punto.

Il super-marchio americano Specialized al momento è il fornitore di biciclette, ma Red Bull ha già connessioni con BMC, non ci sarebbe da sorprendersi quindi se venissero inclusi nel progetto. BMC è momentaneamente fuori dal World Tour, sponsorizza solo il team Tudor Pro Cycling, un team di seconda divisione. Di sicuro stanno guardando ad un ritorno.

Tuttavia, non sono gli sponsor endemici ad essere interessanti, è chi può essere attratto da fuori a rubare le attenzioni. Il team Red Bull F1 ha guadagnato 226 milioni di dollari per la stagione 2023, cifra che avrebbe finanziato metà dei team del World Tour.

Tag Heuer è il potenziale partner più ovvio. Il marchio svizzero di orologi ha già una storia nel ciclismo, nell’ultima sponsorizzazione al Team BMC fino al suo scioglimento. I corridori sfoggiavano orologi lussureggianti ed il logo era presente anche sulla maglia ad altezza della schiena. Inoltre vanta un passato come sponsor del Giro d’Italia e di altre corse connesse.

Con Tudor e il team dalla stessa denominazione, Breitling che sponsorizza Q36.5 e Richard Mille che collabora con l’UAE Team Emirates, il mercato degli orologi sta scommettendo forte sul ciclismo. Tag Heuer diventerà verosimilmente sponsor di Red Bull Racing.

Ora, non tutti gli sponsor del reparto corse di Red Bull potrebbero essere intenzionati ad aderire a questo progetto di un team di ciclismo professionistico, ma diciamo che sanno dove trovare un po’ di denaro. La loro collaborazione con la compagnia di software Oracle da sola vale 65 milioni di dollari. Forse le due collaborazioni in cui Red Bull si impegna di più.

Potremmo giocare a “Indovina chi” sul potenziale fornitore dei kit, ma perché non farlo più semplicemente loro stessi? Una larga porzione dei ricavi di Red Bull nello sport provengono dal merchandising, nella misura in cui hanno il loro proprio fashion brand, Alpha Tauri.

Nel passato, abbiamo visto brand di grandezza mondiale come Adidas fare un tentativo nell’abbigliamento sportivo, sponsorizzando team professionistici. Usare un proprio brand e gradualmente sviluppare la propria linea di abbigliamento ciclistico potrebbe essere una grande fonte di guadagno per Red Bull.

Il prodotto di Red Bull è una bevanda energetica. Stavo cercando di pensare a quale linea di prodotti avrebbero potuto affidarsi per la nutrizione. Poi l’illuminazione. Perché non costruirne una loro? Una compagnia di prodotti per la nutrizione sportiva brandizzata Red Bull – gel energetici, polveri, barrette – sarebbe una scelta vincente. Chi sceglieresti tra un gel energetico sponsorizzato Red Bull o un gel dalla più classica Science in Sport? Il potere di marketing che detiene il brand austriaco è un colosso.

I corridori nel vortice Red Bull

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Mathieu van der Poel e Tadej Pogačar.

Se me lo chiedi a bruciapelo, direi che questi due sono i corridori in circolazione che esibiscono di più i caratteri Red Bull. Sì, però sono anche i due professionisti più difficili da tentare. In Tadej Pogačar si ha un corridore con un team costruito attorno a sé. Un team che è sostenuto da un paese. Red Bull ha delle tasche profonde, ma quelle delle compagnie di investimento di Dubai sono più profonde.

Con van der Poel, ci sono (non confermate) voci che affermano che lui abbia una sorta di presa sul suo team, Alpecin Deceuninck team, e mi permetto di dire che abbia anche un accordo vantaggioso con Canyon. Per queste due ragioni sarebbe difficile da attirare in questo nuovo team.

Remco Evenepoel. Wout van Aert. Tom Pidcock.

Questi sono i tre corridori che vorrei per guidare il mio team, soprattutto essendo già atleti Red Bull.

Ci sono già voci di corridoio che affermano come WVA e Remco siano corteggiati dall’entourage di Bora-Hansgrohe per il 2025. Con questi due si comprano vittorie sicure e Red Bull può permettersi di pagare facilmente il loro stipendio.

Pidcock è un atleta unico nel suo genere, capace di vincere su tutti i terreni. Già campione olimpico e campione del mondo, è un funambolo in bicicletta. Lui è il frontman perfetto.

Questo inverno abbiamo scoperto che i contratti di ciclismo possono essere facilmente carta straccia, ma con WVA e Remco in scadenza nel 2026 potrebbero anche solo aspettare. Il contratto di Pidcock scade alla fine del 2027, ma…

Sareste veramente sorpresi se vedreste qualche scossone nel World Tour nei prossimi due anni? Già si sono rincorse voci abbastanza pesanti circa una fusione tra Ineos e Quickstep durante questa off-season. Il proprietario di Ineos, Jim Ratcliffe, sta investendo pesantemente sul Manchester United e sta vincendo molto di meno rispetto a quanto era abituato a fare gli anni precedenti, non sarebbe una sorpresa se dovesse mollare.

Sulla Quickstep, Patrick Lefevere non sarà in giro per sempre. Un’ipotesi plausibile potrebbe essere che gran parte delle sponsorizzazioni siano legate a Remco. Con Alaphilippe in scadenza alla fine dell’anno e con la mancanza di grandi stelle da classiche del nord negli ultimi anni, sembrano un altro team che vive una situazione di precarietà.

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Lontano dalle speculazioni, dobbiamo ricordare che Red Bull ha comprato una parte della Bora-Hansgrohe, il che significa che è possibile che uno zoccolo duro di corridori voglia rimanere, primo su tutti il neoacquisto Primoz Roglic. La stagione del 2024 vede un terzo della squadra attuale in scadenza di contratto. Se è probabile che corridori come Jai Hindley rinnovino, altri avranno un punto di domanda.

L’attuale “Band of brothers” ha uno dei migliori treni per le volate in circolazione. Il vecchio finalizzatore, Sam Bennett ha avuto molta sfortuna, il nuovo acquisto, Sam Welsford, è promettente.

Già presentatosi come vincente in Australia al Tour Down Under, Welsford è uno sprinter con caratteristiche “Kittellesche”. Con un treno forte come quello Bora, è difficile scommettere che non diventi uno dei migliori sprinter al mondo nei prossimi tre anni. Per la cronaca, assumerei anche Luke Lamperti in un team Red Bull.

Per vincere il Tour de France devi avere i corridori migliori, è semplice. La storia recente ci dice che i team che fanno shopping tra i migliori talenti si trovano sempre in cima. Il Team Sky nei primi anni 10, la Jumbo-Visma nell’era moderna, poi Tadej Pogačar, vabbè è Pogačar.

Questo potrebbe essere semplicemente tradotto come “il team più ricco vince il Tour de France”. Ora come ora non c’è un budget cap o soglia salariale, non c’è nulla che potrebbe fermare un team dal pagare fior fior di quattrini per avere i corridori migliori del mondo.

Si dice che Max Verstappen, per chi non lo sapesse pilota di Red Bull in Formula 1, abbia un salario base di 70 milioni di dollari l’anno. Nel gruppo si dice che il salario più alto sia di 6-7 milioni di dollari e gran parte dei nomi grossi abbiano stipendi che si aggirano attorno ai 2-4 milioni, non ci vuole un budget così grande per attirare a sé nomi pesanti.

Tempo e Convinzione

È facile pensare che l’adagio di Ketchell “Tempo, risorse e convinzione” sia semplicemente una bella citazione, i soldi fanno girare il mondo.

Red Bull ha sia i soldi che la convinzione.

Continuando il paragone con la Formula Uno, Red Bull fece il suo ingresso nel 2005 e ha vinto il primo mondiale nel 2010. Dopo averne vinti quattro di fila con Sebastian Vettel, ci hanno messo quasi 10 anni, fino al 2021, per vincere di nuovo.

Anche in questo caso ci sono state singole vittorie lungo gli anni, ma proprio come ogni team di ciclismo vuole vincere il Tour de France, il campionato di mondo di Formula Uno è il bottino più ghiotto. Sarebbe stato facile andarsene dopo aver vinto quattro titoli mondiali di fila. Sono arrivati, relativamente presto, hanno appreso e conquistato tutto. Ma di sicuro non era scontato che tornassero ad essere la forza dominante dopo quasi un decennio in affanno. Loro hanno pazienza.

La convinzione è una cosa che scorre nelle vene di Red Bull. Il loro motto “Red Bull ti mette le ali” è già abbastanza per dimostrare la convinzione che hanno. Il brand che hanno creato è cool, se hai un casco Red Bull sei un atleta cool, l’equazione è semplice.

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Questa reputazione sarà utile in lungo e in largo quando sarà il momento di ingaggiare nuovi corridori. Immagina un secondo di essere un pro come Isaac del Toro, il quale probabilmente ha la casella di posta elettronica intasata da ogni team del World Tour. Qualora tu avessi un’offerta da Red Bull, o un’offerta da un team di proprietà di uno stato ricco di petrolio, cosa sceglieresti?

Conclusioni

L’obiettivo è questo, vincere il Tour de France, così deve essere.

È l’evento più importante nel ciclismo, e l’unica corsa di cui ai media del mondo importi veramente qualcosa. Vincere la Parigi-Roubaix sarebbe iconico, proprio come vincere il Gran Premio di Monaco, ma sono parte di un processo più grande.

Un atleta Red Bull, vestito con la maglia gialla impreziosita dalle insegne di un team sponsorizzato da Red Bull, stappa con entusiasmo una lattina fresca della celebre bevanda energetica. Il gesto avviene sul gradino più alto del podio sugli Champs-Élysées. Sembra proprio che abbiano colpito il jackpot.

Red Bull potrebbe facilmente vincere il Tour de France se lo desiderasse, è tutto molto semplice.

Questo articolo è stato scritto metà per gioco e metà seriamente. Red Bull ha l’opportunità di rivoluzionare il ciclismo professionistico su strada. Con milioni di fan, un budget generoso e una vasta esperienza, hanno il potenziale per trasformare sport di nicchia in autentiche macchine da soldi e possono rendere “cool” qualsiasi cosa decidano.

Mentre il loro obiettivo è vincere il Tour e avere successo in generale, ciò che potrebbe risultare ancor più divertente sono le geniali trovate pubblicitarie. Immaginate Daniel Ricciardo ottenere la licenza UCI e girare un video in cui guida la macchina di inizio corsa. E che dire del coinvolgimento dei fan durante le gare? Il merchandise? Le ripercussioni sugli altri team per aumentare la posta in palio?

L’ingresso di Red Bull nel ciclismo professionistico potrebbe rappresentare l’evento più significativo per il ciclismo, dal punto di vista commerciale, dalla nascita del Tour de France.

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Giuseppe Sassano

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