Rugby

Super Rugby AU, ripartono anche i Wallabies

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Il 3 luglio è partita la versione australiana del Super Rugby.

Come per il Super Rugby Aotearoa ai blocchi di partenza si presentano cinque franchigie che per dieci giornate si scontreranno per decidere quelle che andranno ai playoff: Rebels, Waratahs, Reds, Brumbies e i redivivi Western Force, che dopo tre stagioni rientrano nel circuito del Super Rugby.

I loghi delle 5 squadre partecipanti al torneo

Per quanto riguarda il pubblico vi sono delle variazioni che cambiano da stato a stato.

Regolamento

Il Super Rugby prova a sperimentare alcune interessanti novità. Scopriamole nel dettaglio.

Cartellino rosso: le squadre che rimangono in inferiorità numerica per un’espulsione possono tornare a giocare in parità dopo venti minuti, sostituendo il giocatore che ha ricevuto il cartellino.

Super Time: se a fine partita le squadre sono in parità, si giocano due mini-tempi da cinque minuti. La prima squadra che segna, vince.

Tenuto alto: se un giocatore viene tenuto alto o commette in-avanti in area di meta, la squadra in difesa ha diritto a un drop di rinvio dalla propria linea di meta. Il drop deve almeno raggiungere la linea dei 5 metri per essere valido, con la difesa che non può avanzare oltre quella stessa linea prima del calcio.

Calcio in area di meta: Lo stesso accade in conseguenza di un calcio effettuato dalla squadra in attacco che entri in area di meta. Se viene annullato, si riparte con un drop dalla linea di meta, come nella fattispecie precedente.

Mark: se la squadra in attacco esegue un calcio dall’interno dei 22 metri avversari, la squadra in difesa non può effettuare un mark, a meno che chi riceve il pallone non si trovi in area di meta. In quest’ultimo caso il gioco riprende con un drop di rinvio dai 22 metri.

50/22 e 22/50: già presente in Italia dalla stagione 2019/2020. La regola prevede che se una squadra in possesso del pallone calcia dalla propria metà campo indirettamente in touch nei 22m avversari oppure dalla propria area dei 22m calcia indirettamente in touch nella metà campo avversaria, la squadra che ha effettuato il calcio lancerà la touche.

Primo Turno

Nello scorso week-end si sono affrontate le prime quattro squadre. Il primo incontro ha visto fronteggiarsi Reds e Waratahs. Match vinto dai padroni di casa che hanno rimontato una partita che sembrava altamente compromesso.

 

Nel secondo match si sono scontrati Brumbies e Rebels. Un match estremamente fisico che ha visto contrapporsi due squadre molto simili per caratteristiche e mentalità. L’unica differenza, anche se marginale vista la vittoria dei padroni di casa, l’ha fatta la velocità di esecuzione dei movimenti.

Chi tenere d’occhio

A differenza dell’Aotearoa, in questo torneo ci sono diversi giocatori molto giovani da monitorare in chiave futura. Uno su tutti Matt To’Mua, classe 1990, ulity back in forza ai Rebels. To’omua ha già diverse esperienze nel Super rugby avendo giocato anche con i Broncos, nel primo match del torneo ha dimostrato di riuscire a mantenere i nervi saldi e la concentrazione in diverse situazioni delicate.

Michael Hooper nonostante l’ età 29 anni è uno dei veterani dei Waratahs e dei Wallabies. Grandissimo placcatore e ball Carrier nel match contro i Reds ha fatto la differenza in fase difensiva.

 

Il Super rugby AU a differenza dell’ Aotearoa offre un torneo molto più fisico e combattuto sui punti di incontro. L’intensità e la fisicità dei giocatori e la velocità di esecuzione delle giocate lo rendono una piccola oasi nel deserto per gli amanti degli scontri fisici e delle partite tattiche.

Tra le curiosità più grandi ci sarà quella di rivedere in azione la franchigia dei Western Force, lontana da questi ritmi da diversi anni. Quest’ultima potrebbe essere considerata la squadra cuscinetto del torneo.

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Giacomo Civino

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