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Wimbledon 2018, Italia da record: le possibilità e il cammino degli atleti azzurri

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Si prospetta un torneo ricco di sorprese e, comunque vada, soddisfazioni per il tennis italiano in quel di Londra: per la prima volta infatti, saranno 9 gli atleti azzurri inseriti nel ‘main draw’ dei Championships. Un grande risultato per tutto il movimento tennistico nostrano a conferma delle buone sensazioni dell’ultimo periodo, con la crescita e la scoperta di tanti giovani che stanno cominciando, tra l’altro, a partecipare in modo costante alle maggiori competizioni del circuito: questa è la base da cui ripartire dopo anni di tentennamenti e scelte sbagliate, soprattutto per quel che riguarda la formazione e lo sviluppo degli stessi giovani, troppo spesso trascurati e lasciati soli. Comunque vada sarà un successo, quindi. Certo, farebbe piacere tornare a trionfare in un Grande Slam (ultima volta, nel singolare maschile, al Roland Garros del 1976 con Adriano Panatta) e a sbandierare il tricolore da vincitori (per la prima volta in terra inglese), ma di questi tempi ciò che conta è riprendere entusiasmo e far riacquistare credibilità al tennis italiano, cercando di andare più avanti possibile ma senza pressioni o timori. Sarà dura, durissima, ma nel tennis come nello sport in generale, non si sa mai.

 

Tornando al tabellone, partiranno da teste di serie Fabio Fognini (n 19) e Marco Cecchinato (n 29), che potrebbero anche incrociarsi, eventualmente, agli ottavi. Il primo è stato negli ultimi anni uno dei pochi punti di riferimento della federazione italiana, riuscendo a farsi conoscere, per il suo talento ma pure per la sua intemperanza, in giro per il mondo e ad insediarsi in pianta stabile nella top 20 del ranking (attualmente 15°); nonostante lo scarso feeling col terreno in erba, il sanremese nell’ultimo anno ha ritrovato colpi e motivazioni, come dimostrato dalle prestazioni nei primi due Slam del 2018, e non è da escludere che possa sorprendere ancora andando quantomeno oltre il terzo turno, raggiunto nella scorsa edizione. L’esordio sarà con il giapponese Taro Daniel. 

Per quanto riguarda Ceck, dopo la fantastica cavalcata del Roland Garros (chiusa in semifinale) ha attirato su di sé l’attenzione di tutti gli appassionati ed è sicuramente l’uomo del momento: nonostante la superficie non sia la prediletta, il palermitano sta mostrando un buon adattamento e, a Eastbourne, ha ottenuto le sue prime vittorie sull’erba arrivando peraltro in semifinale. Il tabellone però non gli permette di abbassare la guardia: il sorteggio infatti non gli è stato favorevole e già dall’esordio la strada pare in salita, con l’astro nascente australiano Alex de Minaur che potrebbe rappresentare più di un’insidia; successivamente dovrebbe vedersela con il vincente del match tra Herbert e Mischa Zverev (vittorioso a Eastbourne), ed eventualmente, al terzo turno, con Rafa Nadal: contro lo spagnolo testa di serie numero 2 ci vorrebbe un’impresa quasi impossibile, anche perché rimane uno dei favoriti alla vittoria finale.

Tra gli azzurri più attrezzati per l’erba da inserire sicuramente Andreas Seppi, che ha inoltre dimostrato, con gli ottavi di finale raggiunti a Melbourne, di poter ancora giocarsela con i più grandi in questo tipo di superfici veloci. Può essere invece una sorpresa quel Matteo Berrettini reduce da buone prestazioni agli Internazionali e a Parigi, nonostante l’inesperienza e una tecnica ancora da raffinare. Per quanto riguarda Paolo Lorenzi, l’erba non è proprio la sua superficie, anche se proverà fino all’ultimo a sfruttare la sua esperienza e voglia di lottare. Infine, provengono dalle qualificazioni Stefano Travaglia e Thomas Fabbiano.

Rientrati in corsa come ‘lucky loser’ Lorenzo Sonego e Simone Bolelli (quest’ultimo ripescato per la quinta volta in carriera in uno Slam), il quale, al secondo turno, potrebbe incontrare Fognini, amico nonché compagno di doppio col quale trionfò agli Australian Open del 2015, in un derby tutto italiano.

 

 

 

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Leonardo Parigi
Nella mia vita ho praticato e seguito svariati sport e tutti mi hanno lasciato qualcosa, in cima alla lista il tennis e il calcio. Per passione ne scrivo.

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