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Formula 2: i protagonisti della nuova stagione

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Nel weekend del 4-5 luglio non saranno solo i campioni della Formula 1 a vedere finalmente il semaforo verde sul circuito di Spielberg. Anche per la Formula 2 la stagione partirà dall’Austria e continuerà almeno per 8 tappe (16 gare), ovvero quelle europee già ufficializzate.

Di seguito una carrellata dei protagonisti al via del campionato di Formula 2, divisi tra veterani della categoria, giovani pronti a vincere e rookie promettenti. Tutti con un’unica ambizione, mettersi in mostra per aprirsi le porte della Formula 1.

I veterani

Artem Markelov (Rus) – BWT HBA Racelab

Dopo un anno da jolly in cui ha sostituito prima Jordan King e poi il povero Anthoine Hubert, il 25enne russo torna da titolare in Formula 2 e va a caccia del titolo. Dalla sua una grande esperienza nella serie (8 vittorie e 14 podi, esordio nel 2014 nell’allora Gp2) e la capacità come pochi di saper gestire le gomme Pirelli. Il miglior risultato in carriera è il secondo posto ottenuto nel 2017 alle spalle di Leclerc, sarà la volta buona per migliorarlo?

Luca Ghiotto (Ita) – Hitech

Luca Ghiotto. @Red_Lights_F1, twitter

Sembrava destinato al mondo endurance e invece l’ingresso dell’undicesimo team in griglia ha spalancato di nuovo le porte delle monoposto al veneto che dopo quattro stagioni si presenta al via come uno dei favoriti. Il 2019 lo ha visto chiudere al terzo posto con 4 successi e 9 podi, ma l’incognita più grande è legata alla poca esperienza del team nella serie. Un’ultima possibilità per tenere alimentato il sogno F1.

Nobuharu Matsushita (Jpn) – MP Motorsport

E’ la grande speranza di Honda e del Giappone di tornare ad avere un pilota in F1 ma la conquista della SuperLicenza rimane un ostacolo insormontabile. Quattro stagioni tra Gp2 e F2 in cui è arrivato qualche buon risultato ma non all’altezza dei team per cui ha corso (ART e Carlin). Nel 2020 si gioca le sue ultime chance di poter finalmente centrare il grande obiettivo. Il team questa volta non sembra dare molte garanzie.

Louis Deletraz (Svi) – Charouz Raacing System

E’ stato per molti anni nei bassifondi della categoria prima di saggiare le zone alte e salire sul podio. Nel 2019 ha concluso in ottava posizione con tre podi all’attivo e dietro al compagno di squadra. Non parte di certo tra i favoriti ma l’esperienza potrebbe dargli una grossa mano in una stagione così compatta. Da quest’anno è anche il test driver della Haas e pur senza grandi speranze, rimane aperto un piccolo spiraglio per conquistare uno dei due sedili della scuderia americana. Prima però servono risultati in F2.

Pronti a vincere

Mick Schumacher (Ger) – Prema Powerteam

Mick Schumacher. Photo credit: @Red_Lights_F1, twitter

 

Le aspettative su di lui sono altissime per tre motivi. Il primo è che se di cognome fai Schumacher inevitabilmente i riflettori sono puntati su di te. Il secondo è che dopo un primo anno di apprendistato è giunto il momento di fare quel salto di qualità per issarsi nelle posizioni di vertice, cosa che per altro ha già dimostrato di sapere fare in Formula 3. Il terzo e non meno importante è che fa parte della Ferrari Driver Academy. Per la SuperLicenza basta un sesto posto a fine stagione, ma servirà qualcosa di più per convincere la Ferrari a trovargli un sedile in Alfa-Sauber o in Haas.

Dan Ticktum (Gbr) – DAMS

Scaricato dalla Red Bull un anno fa mentre si cimentava in Super Formula, l’inglese classe 1999 sarà al via con l’obiettivo di rimettere in piedi una carriera che sembrava promettente e che ora rischia di naufragare. Tanto veloce in pista quanto difficile da gestire fuori, di lui si ricordano le accuse di favoritismi nei confronti di Mick Schumacher ai tempi della F3. Potrà prendersi la rivincita al volante della DAMS e sperare in una chiamata dalla Williams (di cui è test driver) o di ciò che resterà della scuderia di Groove.

Jack Aitken (Gbr) – Campos Racing

Viene da due annate complete nella categoria e dall’ottimo quinto posto del 2019. Può essere considerato quasi un veterano vista anche la carta d’identità che segna 25 anni a settembre. Ex membro della Renault Sport Academy, è ora pilota di riserva della Williams e si gioca il tutto per tutto in questa stagione. Il team non è tra i migliori del lotto e questo rischia di giocare un ruolo fondamentale nella sua corsa al titolo.

Callum Ilott (Gbr) – Uni Virtuosi

Il 2020 potremmo definirlo come l’ultima spiaggia per il 21enne inglese su cui la FDA punta da quasi tre anni. Nella sua stagione d’esordio sono arrivati due podi e una pole position ed è pur vero che ha concluso davanti a Mick Schumacher, ma senza qualche prestazione degna di nota rischia di finire nel dimenticatoio, schiacciato dall’irruenza e dal talento degli altri membri della Academy. Ha tutti i numeri per potersi imporre.

Guanyu Zhou (Chn) – Uni Virtuosi

Nel 2019 ha vinto l’Anthoine Hubert Award, premio riservato al miglior rookie, chiudendo il campionato all’ottavo posto con 5 podi ed una pole position. Con un anno di esperienza sulle spalle può ambire a confermarsi nei piani alti della classifica a patto che non si faccia distrarre dalle voci di mercato. Renault vede in lui un candidato per sostituire Ricciardo nel 2021. Sarà lui a diventare il primo pilota di F1 cinese?

Rookie

Robert Shwartzman (Rus) – Prema Powerteam

Robert Shwartzman. @Red_Lights_F1, twitter

In tempi recenti lo hanno già dimostrato Leclerc prima e Russell poi, se c’è il talento e il team è di quelli buoni, non è impossibile vincere il titolo al primo anno. Il russo della FDA e campione Formula 3 in carica va a caccia dell’impresa già riuscita ai suoi due giovani colleghi che ora recitano un ruolo da protagonisti nella massima serie. Ma è necessario andare per gradi e centrare prima due obiettivi: essere il migliore tra i debuttanti in pista e battere il compagno di box.

Marcus Armstrong (Nzl) – ART Grand Prix

Ha perso il confronto diretto con Shwartzman nel 2019 e ora si presenta al via desideroso di dimostrare la sua forza. II discorso è analogo a quanto detto poche righe sopra per il suo ex compagno di team. Di sedili traballanti in F1 ce ne sono parecchi e la Ferrari potrebbe pescare il migliore dei suoi gioielli per riempire i posti nelle sue squadre affiliate. L’adattamento al nuovo team non dovrebbe risultare un problema, ha il talento per poter puntare al podio con regolarità.

Chrtistian Lundgaard (Den) – ART Grand Prix

Uno dei talenti su cui sono riposte più aspettative, nonostante la non brillantissima stagione in F3. Avrà come obiettivo numero uno quello di battere gli altri quotatissimi rivali per il premio di miglior debuttante. E’ test driver della Renault e lo stesso Abiteboul non ha escluso di fare un pensiero al giovane danese per affiancare Ocon. Utopia? No, ma tutto dipende dai risultati di questa pazza estate con 16 gare compresse in soli due mesi.

Yuki Tsunoda (Jpn) – Carlin

L’ex campione della F4 giapponese è stata una delle rivelazioni della passata stagione di F3, riuscendo a salire sul podio per tre volte consecutive a cavallo dei i weekend di Spa e Monza. Red Bull (con il supporto di Honda) non si è fatta sfuggire l’occasione di lanciare la carriera di una delle stelle nascenti dell’automobilismo nipponico che in questo 2020 avrà l’obiettivo di accumulare la giusta esperienza per poi ambire alle posizioni di vertice nel 2021.

Jehan Daruvala (Ind) – Carlin

Il terzo posto finale in Formula 3 alle spalle dei compagni di squadra Shwartzman e Armstrong ha un po’ smorzato l’hype su di lui, ma l’ottimo avvio di campionato ha convinto la Red Bull a farlo entrare nel suo Junior Team. E’ probabilmente il più sottovalutato tra i rookie ma attenzione perchè il 21enne indiano è uno che ci sa fare. Affascinante il derby asiatico interno al Team Carlin con Tsunoda.

Gli altri

Meritano una menzione anche gli altri piloti, nomi magari meno caldi, ma ugualmente pronti a dar battaglia dal prossimo weekend. Come i figli d’arte Giuliano Alesi (HWA) e Pedro Piquet (Charouz), gli esordienti brasiliani Felipe Drugovich (MP) e Guilherme Samaia (Campos), la coppia del team Trident Marino Sato e Roy Nissany, e infine i “paganti” Sean Gelael (Prema) e Nikita Mazepin (Hitech).

Appuntamento a sabato 4 luglio quando al Red Bull Ring andrà in scena la prima gara di un campionato che si preannuncia tra i più incerti degli ultimi anni.

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Davide Bottarelli
23 anni, laureato in ingegneria informatica e pallavolista fin dall'età di 7 anni. Appassionato di sport e della competizione ad alto livello. In particolare F1, MotoGp, ciclismo e da qualche anno anche NFL.

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