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La Battaglia dei Sessi: 50 anni fa Billie Jean King scese in campo per le donne

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“Oh mio Dio! Grazie Billie per aver lottato per questo!”

Una reazione sincera. Una frase semplice, probabilmente passata inosservata a coloro che non conoscono la storia del tennis, che non hanno mai sentito parlare della Battaglia dei Sessi, ma che in realtà racchiude un grande significato. Queste le parole di Coco Gauff alla vista del montepremi dal valore di 3 milioni di dollari durante la premiazione dello US Open 2023. Un ringraziamento nei confronti di colei che 50 anni fa si è battuta affinché le donne ricevessero il giusto riconoscimento per i loro successi sportivi: Billie Jean King

La Battaglia dei Sessi

1970, la tensione in America è alta. Ogni giorno le strade sono inondate di donne che reclamano i loro diritti: è in corso la seconda ondata femminista. In un contesto socio culturale in evoluzione, anche lo sport gioca la sua parte. 

Con Battaglia dei Sessi ci si riferisce generalmente a tre match di tennis giocati tra il 1973 e 1992. Di questi, il match che ha avuto più rilevanza mediatica, nonché ha assunto più importanza socioculturale, è senza dubbio l’incontro tra Bobby Riggs e Billie Jean King, avvenuto il 20 settembre 1973. Si tratta di un match centrale nella storia del tennis, forse il più seguito di sempre con i suoi 90 milioni di spettatori.

Il match, avvenuto a Houston nel 1973, ha portato l’attenzione mondiale sulla rivoluzione che Billie Jean King aveva iniziato con alcune sue colleghe qualche anno prima, quando il Pacific Southwest Open suscitò indignazione tra le donne annunciando che il montepremi per la vincitrice del torneo femminile sarebbe stato di soli 1,500 dollari, contro i ben 12,500 dollari del torneo maschile. In quell’occasione, otto tenniste, capitanate dalla King, boicottarono il torneo non presentandosi in campo. Sempre loro avrebbero poi dato vita al Virginia Slims Circuit, circuito femminile fondato appositamente per esprimere il dissenso verso la disparità di trattamento tra donne e uomini sostenuto dall’United States Tennis Association (USTA), che ha posto le basi per l’attuale associazione tennistica femminile, WTA.

Si tratta di una battaglia combattuta in un contesto socioculturale in cui le donne non potevano neanche essere intestatarie di una carta di credito, figurarsi avere gli stessi riconoscimenti degli uomini. Le stesse tenniste avevano opinioni contrastanti. C’era chi aveva paura a schierarsi contro la USTA (United States Tennis Association), chi sosteneva il movimento rivoluzionario e chi non capiva a fondo l’importanza di ciò che stava avvenendo, come l’australiana Margaret Smith Court.

Battaglia dei Sessi

Bobby Riggs, Margaret Court e Billie Jean King

La prima Battaglia dei Sessi avvenne tra Bobby Riggs e Margaret Court il 13 maggio 1973. Non si tratta di una data casuale. Il 13 maggio è infatti il giorno in cui negli Stati Uniti si festeggia la festa della mamma. La data fu scelta da Riggs proprio a sottolineare l’ideologia secondo cui le donne dovrebbero restare a casa ad occuparsi della famiglia. Margaret Court non capì l’importanza del match e sottovalutando l’avversario perse 6-1 6-2. Questo alimentò le affermazioni sostenute da Riggs e dai suoi sostenitori. La tennista più forte al mondo non poteva vincere contro un ex-tennista ritiratosi da anni e non al meglio della sua condizione fisica.

Dopo il primo disastroso incontro per il tennis femminile, Bobby Riggs tornò in campo contro Billie Jean King con l’obiettivo di dimostrare ancora una volta l’inferiorità femminile. A differenza di Margaret Court, King si preparò per il match individuando una strategia per sfruttare i punti deboli dell’avversario. Sapeva che non poteva perdere: bisognava dimostrare con i fatti che una donna fosse in grado di competere alla pari contro un uomo. 

L’incontro fu “spettacolare” fin dalla presentazione in campo dei due sfidanti. Billie Jean King venne accompagnata in campo con un palanchino, come fosse un’antica regina egizia. Bobby Riggs arrivò invece con un risciò circondato da modelle. Il match terminò con la roboante vittoria di Billie Jean King in tre set consecutivi, 6-4 6-3 6-3, segnando un momento storico nella battaglia per uguaglianza tra sessi. Questa partita diede una visibilità ancora maggiore alla stessa Billie Jean, che negli anni è diventata sempre più un punto di riferimento nell’attivismo per la parità di genere. 

Proprio per la sua rilevanza non solo sportiva ma anche socioculturale, nel 2017 è stato presentato l’omonimo film “La Battaglia dei Sessi”, diretto da Jonathan Dayton e Valerie Faris, che ripercorre i momenti significativi che hanno portato allo svolgimento dello storico match.

“La teoria di Billie Jean, nonché la teoria sostenuta nel film, non è mai stata che le tenniste siano migliori dei tennisti […] Il punto è che tutti abbiano gli stessi posti in modo eguale. Questa è la sua teoria nel mondo del tennis, in tutto il Paese (USA) e in tutto il mondo. Le persone che svolgono lo stesso lavoro, meritano la stessa paga.”

Le parole dell’attrice Emma Stone durante il tour promozionale del film “La Battaglia dei Sessi” nel 2017.

Battaglia dei Sessi

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Elisabetta Diella

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