Ciclismo

Lenny Martinez, la nuova speranza del ciclismo francese

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Questa edizione della Vuelta a España, al di là di tutte le polemiche dei primi giorni, sta regalando nuovi talenti al mondo del ciclismo. La prima maglia rossa è stata conquistata da Lorenzo Milesi, seguito il giorno dopo da Andrea Piccolo. Ha vinto anche Andreas Kron e le volate finora hanno Kaden Groves come assoluto padrone. In classifica generale è ben piazzato il belga Cian Uijtedbroeks e, ovviamente, Remco Evenepoel si sta difendendo egregiamente dal duo della Jumbo-Visma di Vingegaard e Roglic. Sei corridori che sono tutti under 25, così come la vera scoperta della corsa spagnola 2023: il francese Lenny Martinez.

Nato a Cannes, ma cresciuto in Borgogna, il ragazzo classe 2003, è rimasto con i migliori sulla salita di Arinsal nella terza tappa e, in occasione della sesta, si è inserito in una fuga di oltre quaranta corridori. In quella frazione, vinta dall’americano Sepp Kuss, Martinez ha conquistato il secondo posto, ma soprattutto la maglia rossa di leader della classifica generale. Il 31 agosto il corridore della Groupama-FDJ è diventato il ciclista più giovane di sempre a vestire il simbolo del primato in uno dei tre grandi giri. Infatti, ai tempi di Henri Cornet, vincitore del Tour de France nel 1904 all’età di 19 anni, non esisteva ancora la maglia gialla. Una vera e propria sorpresa, quella nata sul Pico del Buitre, ma non per chi conosce la storia di questo ragazzo.

Il ciclismo come tradizione di famiglia

Lenny Martinez è nipote di Mariano Martinez, vincitore di due tappe al Tour de France e della classifica scalatori nella Grande Boucle 1978. Ma non solo, perché il padre di Lenny, Miguel, ha ottenuto due medaglie olimpiche nel ciclocross: bronzo ad Atlanta 1996 e oro a Sydney, quattro anni dopo. Poche soddisfazioni su strada, tra cui una partecipazione al Tour de France, nel 2002, e la vittoria della terza tappa del Tour de Beauce 2008. E in realtà anche Lenny non comincia con il ciclismo su strada, ma con il ciclocross. Il 21 febbraio 2021 arriva secondo nel Campionato nazionale juniores, a Saint-Quentin-en-Yvelines, dove si terranno i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Nel frattempo Martinez porta avanti la sua passione per l’Urbex, attività molto sviluppata in Francia che consiste nel raggiungere gli edifici abbandonati delle città con la bicicletta. Ed è proprio praticando questo hobby che il ragazzo si rompe due volte la clavicola. Per proteggerlo dai rischi, allora, il padre Miguel decide di farlo correre più spesso su strada, accantonando il ciclocross, mostrando a livello europeo la potenza del figlio.

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Una stella nata in Italia

Nel 2021, il primo anno in cui si dedica meticolosamente al ciclismo su strada, arriva sul podio in tutte le corse a cui prende parte. Arriva terzo nei Campionati nazionali juniores sia in linea che a cronometro e a fine stagione conquista un altro bronzo al campionato europeo, vinto dal connazionale Romain Gregoire. Ma è poco prima della rassegna europea in Trentino che il suo nome comincia a circolare nel mondo del ciclismo, grazie alla vittoria di una tappa e della classifica generale al Giro della Lunigiana. Sulle strade di Liguria e Toscana hanno vinto, negli ultimi quindici anni, quattro vincitori di classiche monumento e tre vincitori di grandi giri: Alberto Bettiol, Matej Mohoric, Tadej Pogacar, Remco Evenepoel e Tao Geoghegan Hart. Trampolino di lancio per tanti campioni, il Giro della Lunigiana lo è stato anche per Lenny Martinez.

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Il passaggio tra i professionisti

Nel 2022 Martinez passa alla Groupama-FDJ, la squadra più importante del ciclismo francese, capace di lanciare talenti come Thibaut Pinot e David Gaudu. Nel 2022 corre con il team di sviluppo, svolgendo però già qualche gara con i professionisti, come il Tour of the Alps. Secondo il suo allenatore, Nicolas Boisson, Martinez ha un potenziale raramente visto prima all’interno della squadra. E infatti continua a vincere e a ottenere buoni risultati, come il successo al Giro della Valle d’Aosta e l’ottavo posto al Tour de l’Avenir.

Nel 2023 arriva il definitivo salto di categoria, inaugurato con un ottava posizione al Grand Prix di Marsiglia. A marzo arriva dodicesimo alla Volta a Catalunya, dove si scontra con due scalatori di vertice come Remco Evenepoel e Primoz Roglic. Il 13 giugno, invece, conquista la prima vittoria da professionista, in cima al Mont Ventoux. Insomma, un luogo niente male per iniziare a vincere. Teatro del duello Pantani-Armstrong nel 2000, il Ventoux è infatti una delle salite più importanti nella storia del Tour de France e del ciclismo. Ed è qui che sboccia Lenny Martinez, su quelle pendenze arcigne che ama scalare velocemente. Il resto lo abbiamo già raccontato, alla Vuelta è arrivata la conferma di questo ragazzo.

Trentotto anni dopo Bernard Hinault

Sì, è vero, è molto presto per scomodare un gigante come “le Blaireau”, ma la Francia attende da decenni un corridore che possa essere considerato il suo erede. Nel recente passato ci hanno provato con Romain Bardet e Thibaut Pinot, che non hanno rispettato le attese. Certo, hanno un bicampione del mondo come Julian Alaphilippe, ma manca un corridore in grado di vincere la corsa che amano di più: il Tour de France. L’Italia ha vinto il Giro con Vincenzo Nibali nel 2016, la Spagna ha vinto la Vuelta nel 2014 con Alberto Contador. L’ultimo successo francese nella gara di casa, invece, risale al 1985, quando Bernard Hinault prevalse su Greg LeMond. Cinque volte vincitore della Grande Boucle, Hinault, è stato uno dei migliori corridori da corse a tappe della storia, ma non solo, perché ha ottenuto anche cinque successi nelle classiche monumento. Basterebbe anche la metà di Hinault, per riportare la Francia a vincere il Tour. Chissà che possa farcela, un giorno, Lenny Martinez, ennesimo esponente di un ciclismo che sforna in continuazione degli enfant prodige.

Una volta disse a L’Equipe: “Sento altri corridori parlare di duro lavoro e ricompense. Sono già stato premiato: pedalare ogni giorno e correre, questa è la vita che voglio condurre”. Ora anche la Francia sogna di ricevere quel tanto agognato premio che è il Tour de France, con Lenny Martinez, il ragazzo che dal mare di Cannes cerca di conquistare le grandi montagne.


Immagine in evidenza: ©GroupamaFDJ, Twitter

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Edoardo Pupo

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