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Unicredit Firenze Open: il circuito maggiore torna a Firenze

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Dopo ben ventotto anni di assenza, il circuito maggiore di tennis torna nella capitale dell’arte italiana, Firenze. L’ATP Tour aveva annunciato la tappa in Toscana in estate, ed ora finalmente ci siamo: domani a Palazzo Wanny avrà inizio il torneo ATP 250 Unicredit Firenze Open.


Matteo Berrettini durante la fase a gironi della Coppa Davis (Twitter @SuperTennisTv)

Dopo gli Internazionali BNL d’Italia giocati lo scorso maggio a Roma, Firenze si prepara ad ospitare il secondo evento dei cinque previsti in Italia nel 2022. Dal 10 al 16 ottobre gli occhi saranno puntati su Palazzo Wanny. Mentre a partire dalla settimana successiva tutta l’attenzione si sposterà su Napoli, che, dopo le WCT Fall Finals del 1982, ospiterà il suo primo torneo ATP. In fine, a novembre Milano accoglierà i campioni del futuro alle NextGen ATP Finals (per le quali Lorenzo Musetti si è già assicurato la qualificazione), mentre a Torino si sfideranno i protagonisti di questa stagione per aggiudicarsi il titolo di master di fine anno durante le Nitto ATP Finals.

Italia protagonista nel calendario ATP

Dall’inizio dell’Era Open è la sesta volta che l’Italia ospita 5 tornei ATP (2022, 2021, 1981, 1980, 1979 e 1971), confermandosi uno dei paesi più apprezzati per l’organizzazione dei tornei del calendario ATP insieme a Stati Uniti, Australia e Francia. Senza dimenticare che a partire da quest’anno Bologna è una delle sedi della fase a gironi della Coppa Davis fino al 2026. Dal punto di vista organizzativo, il Bel Paese ha vissuto il suo momento di massimo splendore nel 1982, quando ospitò in una sola stagione ben 8 tornei: Genova, Milano, Firenze, Roma, Venezia, Palermo, Napoli e Ancona.

Firenze riaccoglie il circuito maggiore

Per Firenze l’arrivo del grande tennis in città non è una novità, ma solo un attesissimo ritorno. Dal 1973 al 1994, il capoluogo toscano ha ospitato annualmente campioni di spessore del circuito maggiore Grand Prix (predecessore dell’attuale ATP Tour) tra cui Thomas Muster, Andrés Gómez, Raúl Ramírez, e gli italiani Adriano Panatta e Paolo Bertolucci.  

In ventidue edizioni, solo due volte si è verificato un derby azzurro in finale. Nel 1974, quando Adriano Panatta batté Paolo Bertolucci in due set, per poi vincere insieme al connazionale il doppio contro la coppia ungherese Machan-Taroczy. E nel 1988, quando è il marchigiano Massimiliano Narducci vinse in rimonta a discapito di Claudio Panatta.

L’ultima edizione del Firenze Open è stata vinta da Marcelo Filippini (tennista uruguaiano il cui best ranking è stata la posizione 30 raggiunta nel 1990) su terra battuta nel lontano 1994. Quando Adriano Panatta era capitano dell’Italia in Coppa Davis, Filippo Volandri aveva tredici anni, Simone Bolelli e Fabio Fognini iniziavano a prendere in mano una racchetta e Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti non erano nemmeno nati. Rispetto ad allora le condizioni di gioco saranno completamente diverse. Il torneo, infatti, non si giocherà su terra battuta ma sul cemento, al chiuso, nella nuova struttura fiorentina di Palazzo Wanny.

Unicredit Firenze Open, ecco chi ci sarà:

Occhi puntati su Felix Auger Aliassime, che nel corso dell’ultima settimana ha ereditato la testa di serie numero uno, dopo la rinuncia forzata di Jannik Sinner. Brutta caduta dell’altoatesino in semifinale a Sofia contro il danese Holger Rune, la quale costringerà il campione italiano ad un periodo di riposo forzato in vista degli ultimi grandi impegno stagionali: l’ATP 500 di Vienna e il Masters 1000 di Parigi Bercy. 

A contenere il titolo al canadese ci sarà la “squadra italiana”, capitanata da Matteo Berrettini. Il romano è intenzionato a dare il meglio di sé in questo finale di stagione per poter tornare a Torino a novembre. Molto carico anche il toscano Lorenzo Musetti, il padrone di casa, che ha dichiarato di puntare a vincere il torneo davanti al suo pubblico. Presenti in tabellone anche Lorenzo Sonego e le giovani wildcards Francesco Passaro, Giulio Zeppieri e Francesco Maestrelli. Da tenere d’occhio anche gli imprevedibili Maxime Cressy, Aslan Karatsev e Alexander Bublik.

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Elisabetta Diella

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