Canoa/Canottaggio

Varese 2024, il primo passo del canottaggio azzurro verso Parigi

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Ci siamo appena lasciati alle spalle il primo weekend della Coppa del Mondo di canottaggio, il primo passo verso i Giochi Olimpici di Parigi. Nella splendida cornice del Lago di Varese, località Schiranna, tutti i canottieri hanno lottato senza esclusione di colpi alla prima uscita internazionale per avvisare gli avversari: «Ci sono anche io per le Olimpiadi». Questo anche se la tappa di Varese non è qualificante per le Olimpiadi. Lo sarà la prossima che si disputerà nella località svizzera di Lucerna.

Abbiamo seguito da vicino un evento che che si è snodato su tre giorni, da venerdì a domenica scorsi. Nella prima giornata si sono disputate le prime fasi eliminatorie alla mattina e i recuperi al pomeriggio. Sabato è stato il momento delle finali minori (E, D e C), delle semifinali delle gare che le prevedevano e delle finali delle specialità non olimpiche. Domenica invece è stato il giorno più atteso, quello delle finali che assegnano le medaglie, insieme alle finali B.

Casa Italia

La squadra italiana si è presentata ai nastri di partenza con la voglia di poter fare la voce grossa nella tappa casalinga. Ha schierato la bellezza di 22 barche tra assolute certezze e nuovi “esperimenti” voluti dai tecnici federali in vista dell’appuntamento olimpico. I risultati ottenuti sono di altissimo livello e il medagliere parla chiaro. L’Italia chiudere terza dietro alle superpotenze Gran Bretagna e Paesi Bassi con quattro ori, due argenti e tre bronzi. Il medagliere però non rispecchia a pieno la forza e il potenziale della squadra, che verrà espresso maggiormente quando la stagione si farà più calda.

Il remo azzurro

Partendo dalle imbarcazioni maschili, non si può non menzionare innanzitutto il quattro senza, barca sempre sentita e di lunga tradizione in casa Italia. La barca composta da Nicholas Kohl, Giuseppe Vicino, Matteo Lodo e Giovanni Abagnale compie un’autentica impresa. Grazie a un finale al cardiopalma vincono davanti a sua Maestà Gran Bretagna, storicamente padrona indiscussa della specialità e campionessa olimpica in carica.

Il quattro senza maschile che si appresta a disputare la finale

Un risultato di enorme importanza considerato il poco tempo che i quattro atleti hanno avuto per provare la barca.
Ci sono poi altre tre barche che hanno fatto molto bene; il doppio PL, il doppio pesante e il singolo. Il doppio PL è da anni che ormai è tra i top al mondo. La vittoria ottenuta nel finale al fotofinish è solo una piccola parte del lavoro che Stefano Oppo e Gabriel Soares stanno facendo da quasi due anni. Rimanendo sempre nella terra dei doppi, quello di Luca Rambaldi e Matteo Sartori si sta rivelando sempre una costante tra i protagonisti del panorama mondiale. Chiudono secondi dietro all’inarrivabile Paesi Bassi ma dando ottimi segnali rispetto a tutte le altre imbarcazioni.

Il doppio pesante maschile al rientro dalla finale

Il singolo di Davide Mumolo è stata una bellissima sopresa per molti, ma molto probabilmente non per lui. Alla sua prima finale internazionale in singolo, ha remato da vero veterano e si è arreso solamente agli specialisti di Germania e Paesi Bassi. Un grandissimo risultato che dà molta fiducia e speranza per il breve futuro.
Un po’ di delusione c’è stata, invece, per il quattro di coppia di Giacomo Gentili, Luca Chiumento, Andrea Panizza e Nicolò Carucci. Non per quanto riguarda il risultato ma per come è maturato. Il terzo posto dietro a Paesi Bassi e Gran Bretagna rimane comunque la conferma dell’alto livello della barca. Il rammarico dei ragazzi è quello di non essere quasi mai in partita per la vittoria. Nulla di preoccupante perché l’Italia e i tecnici conoscono qual è il vero valore dei ragazzi.

La valanga rosa

Passando al remo rosa, non si può non partire dallo storico risultato dell’ammiraglia. Veronica Bumbaca, Elisa Mondelli, Silvia Terrazzi, Alice Codato, Aisha Rocek, Alice Gnatta, Giorgia Pelacchi e Linda De Filippis. Le otto protagoniste di quella che è stata un’impresa per l’armo femminile italiano.

Otto femminile durante il briefing pre-gara

Infatti la vittoria di domenica rappresenta il primo successo su campo internazionale dell’otto femminile. Il fatto che questa prima affermazione sia arrivata in casa rende ancora più bella l’impresa delle otto ragazze. Adesso la palla passa ai tecnici per capire quale strada intraprendere verso la qualificazione olimpica.
Un’altra gara al cardiopalmo è stata quella del doppio PL. L’Italia si presentava con due barche di primissimo livello: le campionesse olimpiche in carica Valentina Rodini e Federica Cesarini e la coppia che ha qualificato il doppio pesante per Parigi, Stefania Buttignon e Silvia Crosio. La gara è stata bellissima e l’avversario di altissimo livello, la Gran Bretagna campionessa mondiale nel 2023. È stata una gara punta a punta dall’inizio alla fine con un valzer di prue tra la barca italiana e quella inglese. Alla fine a spuntarla è stata la Gran Bretagna che alla lunga ha fatto valere la propria forza. I due doppi italiani chiudono rispettivamente secondo e terzo, confermando il buon stato di forma.
Gran peccato per il doppio pesante di Stefania Gobbi e Clara Guerra, che si vede sfumare la medaglia di bronzo per questione di decimi. L’armo azzurro è autore di una bellissima gara, sempre in lotta per un posto sul podio, ma si deve arrendere sul finale e “accontentarsi” della medaglia di legno. Un risultato che lascia un po’ di amaro in bocca, ma non toglie le buone speranze per il futuro.

Il resto del mondo

Guardando fuori dall’Italia, si possono notare delle nazioni già in formato olimpico. Gran Bretagna e Paesi Bassi infatti hanno vinto e convinto in lungo e in largo. La Gran Bretagna con la sopracitata coppia del doppio PL femminile, composto da Imogen Grant e Emily Craig. I Paesi Bassi hanno invece dominato con il quattro di coppia maschile di Lennart Van Lierop, Finn Florijn, Tone Wieten e Koen Metsemakers, il doppio maschile di Melvin Twellaar e Stef Broenink e il singolo femminile di Karolien Florijn. In aggiunta la Gran Bretagna porta a casa una clamorosa doppietta nel quattro senza femminile, conquistando l’oro e l’argento. Un altro atleta capace di vincere e convincere è il sopracitato singolista tedesco Oliver Zeidler, che si appresta a difendere il titolo vinto a Tokyo da favorito indiscusso.

La stagione, come detto, è solo all’inizio. A breve ci saranno i Campionati europei, altro palcoscenico importante e per mettersi in mostra in vista di Parigi. Seguiranno fondamentali tappe di Coppa del Mondo, che assegneranno gli ultimi pass olimpici rimasti.

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Matteo Salina

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