Salto con gli sci

#WinterIsComing: Coppa del Mondo di salto con gli sci

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Nel fine settimana prenderà il via da Wisla (Polonia) la 41esima edizione della Coppa del Mondo di salto con gli sci. Come ogni anno il punto più alto sarà la Tournée dei 4 Trampolini che si disputa a cavallo di Capodanno tra Germania e Austria. Andremo ad analizzare i protagonisti della stagione che sta per iniziare partendo dai favoriti fino ad arrivare a quelle che potrebbero rivelarsi le sorprese maggiori.

Il campione

Ryoyu Kobayashi si presenta ai nastri di partenza come l’uomo da battere. La scorsa stagione ha recitato il ruolo del cannibale, conquistando la Coppa del Mondo generale, la coppa di volo e il Torneo dei 4 Trampolini con tanto di Grande Slam. L’unico passo falso è avvenuto ai Mondiali di Seefeld dove si è dovuto accontentare di un bronzo nella gara a squadre e di un quarto posto dal trampolino lungo.

Ryoyu Kobayashi, vincitore della Coppa del Mondo 2019

La carriera del giapponese classe 1996 sembra in ogni caso aver imboccato la strada che porta alla leggenda ma nello sport e nel salto in particolar modo, ogni stagione fa storia a sé. I rivali non mancano e chissà che non possa ripetersi quanto accaduto 12 mesi fa, con l’esplosione di nuovi fenomeni sulla scena a contendergli la leadership mondiale.

Nel frattempo si apre per lui la concreta possibilità di conquistare per due anni consecutivi la sfera di cristallo, impresa che manca dal lontano 2005 con la doppietta di Janne Ahonen.

Gli sfidanti

Stefan Kraft

L’austriaco ha concluso la passata stagione al secondo posto, seppur con un distacco abissale da Kobayashi, riuscendo a conquistare anche quattro successi individuali.

Già vincitore in passato sia di una coppa del mondo che di un torneo dei 4 trampolini ha tutte le carte in regola per tornare davanti a tutti. Sarà fondamentale anche la crescita tecnica di tutta la nazionale austriaca che sta pagando una crisi di risultati dopo i grandi fasti di inizio decennio.

Kamil Stoch

Leggenda vivente di questo sport, il 32enne di Zakopane ha ancora fame di successi e vorrà riprendersi lo scettro miglior saltatore al mondo il più in fretta possibile.

E’ probabile che sacrifichi qualcosa nella prima parte di stagione, per poi concentrare gli sforzi maggiori sulla Tournée e soprattutto sui mondiali di volo (unico trofeo che manca nella sua infinita bacheca).

Kamil Stoch, campione olimpico in carica dal trampolino lungo

In estate ha detto di aver lavorato per rimediare ai problemi di velocità in uscita dal dente. Se li avrà risolti saranno dolori per tutti.

Markus Eisenbichler

La stagione 2018/2019 per lui è stata da incorniciare grazie alla medaglia d’oro vinta ai mondiali di Seefeld dal trampolino lungo, alla prima vittoria in carriera in coppa del mondo e al secondo posto nel Torneo dei 4 trampolini.

Prima di gettare tutto al vento nella terza tappa di Innsbruck inoltre è stato un serio rivale di Kobayashi per l’Aquila d’oro a dimostrazione del salto di qualità effettuato dal tedesco che ora può realisticamente ambire ad un ruolo da super protagonista con i big della disciplina.

Se però sulla gara secca il suo talento è ormai noto, resta da capire quanto potrà realisticamente dire la sua per la sfera di cristallo.

Gli outsider

Dawid Kubacki

L’oro dal trampolino piccolo agli ultimi mondiali potrebbe rappresentare quell’iniezione di fiducia che spesso sembra essere mancata al 29enne polacco. Nel 2019 sono arrivati buoni risultati anche nelle gare di volo e per lui che al contrario in passato si è dimostrato uno specialista delle misure più brevi è un buon segnale di una competitività su più fronti.

Se riuscirà a trovare più continuità anche all’interno della stessa gara, sarà uno dei protagonisti assicurati di questa stagione.

Piotr Zyla

Da sempre considerato l’eterno piazzato, la svolta è arrivata con il podio nella Tournée del 2018, primo degli umani alle spalle del connazionale Stoch, irraggiungibile per chiunque.

E’ reduce dal miglior piazzamento in carriera in coppa del mondo (4°) e ha dichiarato di poter puntare alla sfera di cristallo. Per farlo sarà necessario aggiornare il tabellino alla voce vittorie, fermo a quota uno dal lontano 2013.

Robert Johansson

Per la coppa del mondo generale parte un paio di gradini sotto i saltatori citati finora, ma il numero uno della Norvegia può essere una mina vagante in ogni competizione, specialmente nelle gare dai trampolini più grandi e nelle gare di volo.

Obiettivo realistico il piazzamento nei primi cinque al termine della stagione.

Il resto del gruppo

Chiudiamo con una carrellata degli altri protagonisti soffermandoci principalmente sullo stato di salute delle nazioni più forti.

Polonia

Probabilmente la squadra più completa del lotto. Dietro il terzetto Stoch-Kubacki-Zyla, si giocano il quarto posto Stefan Hula, Macej Kot e Jakub Wolny, con quest’ultimo in rampa di lancio.

In estate si è parlato molto dei nuovi materiali, in particolare gli scarponi, che darebbero un notevole vantaggio ai saltatori polacchi. A conferma che in questo momento sono il punto di riferimento.

Germania

L’infortunio al ginocchio patito in estate dal campione olimpico Andreas Wellinger ha tolto una pedina importante alla formazione tedesca del neo allenatore Stefan Horngacher che oltre al già citato Eisenbichler punterà su Stefen Leyhe (a podio nell’ultima Tournée), Karl Geiger e sul ritrovato Richard Freitag per qualche podio e piazzamenti di valore.

L’urlo di Andreas Wellinger dopo l’oro di Pyeongchang

Per quanto riguarda Severin Freund, uno dei più grandi dell’ultimo decennio, si parla di un suo rientro in gara nel torneo dei 4 trampolini.

Slovenia

Salgono rapidamente le quotazioni di Timi Zajc, classe 2000 che ha vinto la prima gara in carriera nel 2019 e punta a migliorare il piazzamento in top10 nella classifica generale. Può esplodere definitivamente.

Ci si aspetta un ritorno al vertice invece per i fratelli Peter e Domen Prevc. Se il primo sta attraversando un periodo di crisi dopo l’exploit di qualche annata fa in cui vinse tutto, il secondo sta probabilmente pagando lo scotto di essere arrivato al successo da giovanissimo. La doppia vittoria ottenuta da Domen a Vikersund nel marzo scorso è però un segnale di ripresa.

Austria

Dietro a Kraft per il movimento austriaco si può parlare di buio quasi totale. Ci si aspettano però notevoli miglioramenti e buoni risultati da Daniel Huber e Philipp Aschenwald.

Il desiderio di tutti gli appassionati è quello di rivedere Gregor Schlierenzauer (1 oro olimpico, 6 mondiali, 2 CDM e 2 Tournée, oltre al record assoluto di vittorie) tornare ai livelli che gli competono ora che sarà nuovamente seguito dal suo vecchio allenatore ed ex capo tecnico della Germania, Werner Schuster.

Gregor Schlierenzauer, primatista assoluto di vittorie in coppa del mondo

Giappone

Il classe 1995 Yukiya Sato che ha ben figurato nel Grand Prix estivo, si candida ad essere una delle possibili sorprese stagionali. Il resto della formazione per le prove a squadre sarà completato verosimilmente dal fratello di Ryoyu, Junshiro Kobayashi e dall’esperto Daiki Ito.

Menzione speciale per il 47enne Noriaki Kasai, che prenderà parte alla 31esima coppa del mondo, un esempio straordinario di longevità sportiva.

Norvegia

Dopo l’oro olimpico di Pyeongchang dove si presentò con un quartetto da urlo, la formazione norvegese ha iniziato un breve declino. Il talento maggiore, Daniel-André Tande è alle prese da un anno con problemi fisici e le sue condizioni sono ancora un punto interrogativo.

Detto di Johansson che rappresenta una certezza di punti e piazzamenti insieme a Johann André Forgang, il volto nuovo è Marius Lindvik, 21 anni e vincitore della coppa continentale nel 2018.

Per quanto riguarda l’Italia, le speranze sono invece tutte riposte su Alex Insam, 21enne di Bressanone che ha l’obiettivo di entrare con continuità nei primi 30 e conquistare punti in Coppa del Mondo.

Davide Bottarelli
23 anni, laureato in ingegneria informatica e pallavolista fin dall'età di 7 anni. Appassionato di sport e della competizione ad alto livello. In particolare F1, MotoGp, ciclismo e da qualche anno anche NFL.

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