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NFL: La situazione dopo Week 4 in NFC

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Ad un mese dall’inizio della stagione, è arrivato il momento di fare il punto della situazione in NFL. Concentrandoci sulla NFC Conference, andiamo quindi ad analizzare quali sono state le squadre che fino ad ora hanno avuto un rendimento oltre le aspettative iniziali, quelle che hanno confermato la loro competitività e, infine, quali sono state le delusioni in queste prime quattro settimane.

Conferme

GREEN BAY PACKERS

Come avevamo avuto modo di dire nel nostro articolo di presentazione, la stagione dei Packers non era partita nel migliore dei modi. La solitudine di Davante Adams nel reparto WR e la chiamata al primo giro Draft del QB Jordan Love avevano creato più di un dubbio tra gli addetti ai lavori.

Tuttavia, Aaron Rodgers ha deciso di dimostrare per l’ennesima volta che l’anima della squadra è lui e in queste prime quattro settimane ha sfoderato prestazioni e statistiche da MVP, lanciando ben 13 TD a fronte di zero (si, zero) intercetti.

Grazie al suo numero 12 e ad una Linea Offensiva estremamente solida, Green Bay si conferma come una delle squadre da battere in NFC.

Aaron Rodgers - Green Bay Packers

Aaron Rodgers – ©cheeseheadtv.com


SEATTLE SEAHAWKS

La conferma di Seattle come seria candidata a fare strada in post-season ha un nome ed un cognome ben precisi: Russell Carrington Wilson.

La musica rispetto agli anni passati sembra decisamente cambiata. I Seahawks, che negli ultimi anni avevano sempre privilegiato il gioco di corsa, in queste prime settimane hanno deciso di dare le chiavi dell’attacco al quarterback da Wisconsin ed i numeri stanno decisamente dando loro ragione.

Russell Wilson sta giocando a livelli da record e il reparto offensivo sta trascinando la squadra alla vittoria domenica dopo domenica, a dispetto di una difesa che, al contrario, sta confermando tutte le debolezze emerse in offseason e potrebbe essere il loro tallone di Achille.

Sorprese

CHICAGO BEARS

In pochi avrebbero scommesso che i Bears sarebbero stati 3-1 dopo le prime quattro settimane. Sicuramente il calendario li ha aiutati, ma i ragazzi di Coach Matt Nagy si sono fatti trovare pronti e, grazie ad una difesa solida, sono riusciti a concretizzare tutte le occasioni che si sono presentate.

Ad Atlanta, alla prima difficoltà, è arrivata l’attesa “staffetta” tra Mitch Trubisky e Nick Foles, che è riuscito a trascinare la squadra in una incredibile rimonta (l’ennesima subita dai Falcons).

In week 4 è arrivata infine la prima sconfitta, contro gli Indianapolis Colts, durante la quale sono emersi i limiti di questa squadra. L’inizio di stagione è tuttavia al di sopra di ogni aspettativa.

TAMPA BAY BUCCANEERS

Visti i risultati delle passate stagioni, Tampa è a tutti gli effetti una sorpresa, anche se molti addetti ai lavori, così come noi nella nostra preview, avevano aspettative molto alte sulla franchigia della Florida, ovviamente grazie all’arrivo di “TB12” e all’entusiasmo che ne è derivato.

In ogni caso, quando è stato il momento di confermare queste aspettative con i fatti, i Buccaneers si sono fatti trovare pronti ed hanno dimostrato di poter veramente ambire ad una stagione da protagonisti, insidiando i New Orleans Saints per la vittoria della division.

La squadra è guidata sapientemente dall’esperienza di Tom Brady ma può contare anche su una difesa di tutto rispetto e sarà un avversario temibile per chiunque.

Delusioni

MINNESOTA VIKINGS

I Vikings sono riusciti a togliere lo zero dalla casella vittorie solo in week 4, grazie ad una sofferta affermazione contro gli Houston Texans, che hanno appena licenziato coach Bill O’Brien.

Nelle prime tre giornate la squadra è stata fortemente condizionata da prestazioni, sia offensive che difensive, decisamente non all’altezza. Il reparto di difesa, seppur penalizzato dall’infortunio di Danielle Hunter, ha sofferto oltre ogni aspettativa e sono così arrivate tre sconfitte molto pesanti.

Certamente ancora non tutto è perduto, ma per conservare qualche ambizione di playoff i Minnesota Vikings non potranno più permettersi nessun passo falso.

DALLAS COWBOYS

I Cowboys, come punti segnati, sono secondi in NFC solo ai Seattle Seahawks. Il loro problema è che hanno subito una media di ben 36,5 punti a partita ed hanno il poco invidiabile primato di difesa più battuta in tutta la NFL.

Quello che è successo domenica, con i 49 punti subiti dai Cleveland Browns, conditi dal TD su una corsa di 50 yards da parte di Odell Beckham Jr, è l’evidente dimostrazione della disastrosa situazione in cui versa il reparto in questo momento.

L’enorme fortuna dei Dallas Cowboys è che la NFC East, guidata dagli altrettanto deludenti Philadelphia Eagles con una vittoria, due sconfitte e un pareggio, è per distacco la peggior division in tutta la NFL.

Baker Mayfield - Cleveland Browns - Dallas Cowboys

Baker Mayfield e i Cleveland Browns hanno maltrattato i Cowboys in week 4 – ©bloggingtheboys.com


Dopo questa breve analisi di conferme, sorprese e delusioni di questo travagliato inizio di stagione, proviamo ad individuare le probabili candidate ad occupare i sette posti disponibili per la post-season.

Attualmente Packers e Seahawks guidano la NFC con quattro vittorie e zero sconfitte, seguite da Buccaneers, Bears e Rams a quota 3-1. Una squadra dovrà necessariamente arrivare dalla NFC East, probabilmente i Cowboys, mentre la NFC West ne potrebbe portare addirittura tre, con i San Francisco 49ers che certamente alla distanza dimostreranno il loro valore; i Bears invece, dovrebbero lasciare il posto ai New Orleans Saints.

Russell Wilson - Seattle Seahawks - LetRussCook

Russell Wilson ha eguagliato il record di Peyton Manning, con 16 TD lanciati nelle prime 4 settimane. – ©thecomeback.com


Per quanto riguarda infine la MVP run, premettendo che ancora è troppo presto per dare qualsiasi tipo di giudizio definitivo, i due maggiori candidati ad ottenere il premio finale sono al momento Aaron Rodgers e Russell Wilson, per i motivi già citati in precedenza. Il primo ha già vinto per due volte il premio (2011 e 2014), mentre il secondo non ha mai (inspiegabilmente) ricevuto neanche un voto. Tra i “non Quarterback”, una menzione speciale va di diritto ad Aaron Donald, che anche in questo inizio di stagione sta dimostrando di essere probabilmente il giocatore più dominante in assoluto.

Immagine in evidenza: ©cnn.com

Marco Cherubini

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