CalcioMondiale Femminile 2023

Verso il Mondiale femminile – Stati Uniti: le campionesse in carica vogliono dominare per la terza volta di fila

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Il nostro viaggio verso il Mondiale femminile di calcio non poteva non cominciare dalle campionesse in carica: gli Stati Uniti. Le statunitensi sono pronte a volare in Oceania per conquistare il quinto titolo iridato, nonché il terzo consecutivo. Quest’anno, però, non arriveranno come favorite numero uno per la vittoria finale. Ci sono diverse squadre tra le più indiziate al successo. Un gruppetto formato da Inghilterra, Germania e un Brasile spumeggiante.

👨‍🏫 Il coach

Da ottobre 2019, dopo la vittoria dello scorso Mondiale femminile, Jill Ellis ha lasciato la panchina degli Stati Uniti e la Federazione ha scelto subito il sostituto, Vlatko Andonovski. L’allenatore macedone-americano ha sempre allenato fin dall’inizio della sua carriera squadre della NWSL, il massimo campionato statunitense.

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Quattro anni sulla panchina del Kansas City e due anni alla corte dell’OL Reign, fino alla chiamata in nazionale. La sua gestione sta risultando più che positiva: sessanta partite giocate, quarantanove vittorie, cinque sconfitte e sei pareggi, con una percentuale di vincita dell’82%. Numeri molto importanti.

🌟 La stella

Quando si tratta di scegliere la stella di una squadra si possono scegliere due vie: virare sulla giocatrice più in forma, in questo caso Sophie Smith, oppure puntare sul simbolo indiscusso della nazionale. In questo caso preferiamo imboccare la seconda strada.

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Perché quando si pensa agli Stati Uniti il primo nome che balza alla testa è quello di Alex Morgan, una delle migliori giocatrici al mondo, nonché terza classificata al pallone d’oro della scorsa stagione. L’attaccante del San Diego Wave è tornata al suo massimo livello proprio la scorsa stagione, dopo la gravidanza e vari infortuni, giocando un campionato da protagonista. Morgan ha portato la sua squadra fino alla semifinale play-off, vincendo la classifica marcatrici. Indubbiamente sarà il riferimento offensivo per eccellenza della squadra di Andonovski, per cui molto probabilmente il gioco nella seconda metà del campo sarà incentrato prioritariamente su di lei. Inoltre sarà una delle candidate per la scarpa d’oro del torneo.

⚽ Lo stile di gioco degli Stati Uniti al Mondiale femminile

Le statistiche delle ultime prestazioni degli Stati Uniti parlano di un andamento favoloso, ma ciò che colpisce sono proprio i risultati: tutte vittorie molto tirate e ottenute senza la strapotenza vista in campo negli addietro. Ma la fase a gironi non dovrebbe portare particolari problemi, poiché trovandosi nel gruppo E sfideranno Vietnam e Portogallo, nettamente inferiori, e l’Olanda. Attualmente le Oranje non sono più quelle della finale del 2019, per cui gli Stati Uniti non avranno molte difficoltà a trovare una vittoria e di conseguenza il passaggio del turno.

Pensando alla fase finale e spingendosi oltre gli ottavi di finale, la squadra di Andonovski ha un gioco che può infastidire molte squadre. Predilige le vie centrali, con le centrocampiste sempre presenti, per poi cercare un passaggio filtrante che infili la difesa, con le compagne sempre sul filo del fuorigioco.

Rovescio della medaglia? Potrebbe soffrire in caso le avversarie abbiano i reparti sempre ben posizionati con gran parte delle linee di passaggio chiuse. In questo caso gli Stati Uniti potrebbero variare servendo le rapide attaccanti esterne oppure un pallone a scavalcare il centrocampo per Morgan al centro dell’area.

Un’altra loro arma molto indisiosa sono i calci piazzati, dove portano in area avversaria sei calciatrici tutte molto brave nel gioco aereo. Becky Sauerbrunn o Lindsey Horan, per citarne due.

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In fase difensiva invece soffrono le squadre molto rapide, con un centrale pronto ad uscire alto. Ma nel momento in cui rimangono in tre e non arriva la copertura dell’esterno, rischiano di venire facilmente imbucate. Inoltre lasciano spesso molto spazio davanti all’area di rigore e se dall’altra parte ci fossero delle brave tiratrici, diventerebbe un problema.

Il coach opta per un 4-3-3, modulo che sposa la sua idea di gioco e le caratteristiche delle ragazze statunitensi. L’undici iniziale non è ancora del tutto certo, in particolare in difesa e in attacco, poiché la spina dorsale della squadra è formata da Andi Sullivan, Rose Lavelle e Lindsey Horan. Quest’ultime due saranno più nel vivo dell’azione, mentre la prima si posizionerà maggiormente davanti alla difesa.

Come detto in precedenza una delle giocatrici più attese sarà l’attaccante Sophia Smith, trascinatrice indiscussa del Portland Thorns da due anni a questa parte. Inoltre c’è molta curiosità per scoprire se la sostituta di Mallory Swanson, out per rottura del crociato e pesante assenza per il Mondiale, sarà la classe 2004 Alyssa Thompson.

Immagine in evidenza: ©DAZN Football, Twitter

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Valentina Marrè

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