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Amarcord – Montecarlo Rolex Masters solo per maestri, nel primo rosso dell’anno

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“Amarcord” nasce con l’intenzione di riportare alla luce eventi, atleti, squadre e personaggi che hanno segnato la storia dello sport. Dai più noti a quelli meno conosciuti, uno sguardo all’indietro per ampliare la cultura sportiva anche di chi non ha potuto viverli in prima persona.


Stiamo tornando in uno degli stadi più belli al mondo. Dopo due anni è in arrivo il Montecarlo Rolex Masters 2021. Nel 2020 il Covid ci ha privato di una delle cornici più belle ed esclusive al mondo: Roccabruna, piccolo comune francese confinante con il principato, dove il torneo si svolge.

Nella breve attesa che ci aspetta dalla ripartenza delle giocate nella terra battuta, riviviamo i momenti salienti e le imprese del Masters 1000 che apre la stagione sul rosso.

l’ultima edizione parla italiano

Nel 2019 Rafa Nadal partiva da favorito, come in realtà in tutti i tornei su terra rossa. Eppure accade ciò che non ti aspetti, ovvero l’exploit di Fabio Fognini. Torneo più sofferto per vincere il primo Masters 1000 della sua carriera non ci poteva essere. Ma il Montecarlo Rolex Masters è stato l’emblema di Fognini: la capacità di fare tutto da solo, disfare e fare le partite con il suo talento.

Già al primo turno si pensa alla disfatta. Il giovane Andrej Rublev gli prende un set e un break al secondo. Poi dal nulla arriva il buon Fabio, solidità da fondo e giocate di puro talento per rimontare completamente il match e vincerlo 4-6, 7-5, 6-4. Quarti di finale contro Borna Coric e stesso copione. Giù di un set a 1 e di un break, rimonta e va in semifinale. Alla fine vince 1-6, 6-3, 6-2.


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Poi però tutta un’altra storia. Arriva Nadal e qui non si può più sbagliare. E infatti Fabio non sbaglia nulla: 6-4, 6-2 in un’ora e 36 minuti. Da lì è fatta. Dusan Lajovic in finale è battutto agevolmente e Fognini vince il suo primo Masters 1000. Ora, dopo un inizio di 2021 non all’altezza, vediamo se il tennista ligure saprà ribaltare la sua stagione proprio da Montecarlo, come ha fatto durante il torneo 2019. L’11 Aprile, però, entrerà al Montecarlo Country Club da detentore e con 1000 punti ATP da difendere…

la partita più spettacolare

1995. A Montecarlo si gioca ancora al meglio dei 5 set. La finale è Boris Becker contro Thomas Muster. Il tedesco che non ha ancora vinto un torneo in terra battuta, ha perso già quattro finali, e l’austriaco che viene da 22 partite vinte su terra e dal torneo vinto l’anno prima. La partita è spettacolare ed equilibrata, ma Becker non è incisivo come al solito e colpisce quasi solo da bordocampo.

Al quarto set si va al tie-break con il tedesco in vantaggio due set a uno. Poi ha due match point Una seconda di servizio sparata a 197 km/h gli vale il doppio fallo e perde il set, poi perde anche il quinto a zero…

Il punteggio finale è 4-6, 5-7, 6-1, 7-6(6), 6-0.

la vittoria di un francese

Non è così scontato che un giocatore vinca in casa propria. Con Montecarlo sembra proprio impossibile. Dal 1968 al 2000 nessun francese ha vinto in quel di Roccabruna. Poi ci ha pensato Cedric Pioline che, al meglio dei tre set, ha battuto lo slovacco Dominik Hrbaty per 4-6, 7-6, 7-6 all’età di 37 anni. Ci è voluto un veterano per tenere la coppa nel suolo francese, e non è più accaduto, anzi. Per vedere un francese arrivare in finale si è aspettato fino al 2016, quando Gael Monfils si è arreso a un Nadal gigantesco.

l’epopea nadal

Non serve molto per spiegare il feeling di Nadal con la terra rossa di Montecarlo. Basta dire che nel 2018 ha realizzato il triplete: 11 vittorie a Montecarlo, Barcellona e al Roland Garros. Una leggenda vivente. Non è stato scontato e neanche facile: nella prima finale disputata nel 2005 in Principato ha battuto Guillermo Coria, nell’anno dopo Roger Federer. E così via fino al 2012. Sono 8 Montecarlo Rolex Masters di fila… Mai nessuno è stato in grado di una striscia del genere.

Eppure il 2013 ha riservato un grande cambiamento unito a stupore per chi segue e tifa per il mancino di Manacor: la sconfitta in finale contro il Djoker. Non è banale, il serbo ha vinto 6-0, 7-6 (1) dimostrando una superiorità nettissima nel terreno che è sempre stato di Nadal. Qui, peraltro, Djokovic aveva già perso una finale contro di lui.

Questa partita è stata uno spartiacque per dividere l’epoca Nadal da quella attuale, più diversificata diciamo. Ma mica lo spagnolo si è tirato indietro: dal 2016 al 2018 è andato a vincerne altre tre di fila…

Ora però nell’edizione 2021, tra ripresa sulla terra rossa, punti importantissimi in palio, e un tabellone di torneo pieno di big players, ne vedremo delle belle dentro la cornice di Roccabruna. Perché tra poco ricomincia il Montecarlo Rolex Masters.

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Marko Muca

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