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CROSS IS HERE: introduzione alla UCI Cyclocross World Cup 2023/2024

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Domenica avrà finalmente inizio la nuova edizione della UCI Cyclocross World Cup, a Waterloo negli Stati Uniti d’America. E si può dire che la stagione del fango entrerà nel vivo.

Il periodo dei grandi appuntamenti del ciclocross sta avendo inizio in quasi tutto il mondo. In Europa si è iniziato questa domenica con l’Exctact Cross di Beringen, che ha visto le vittorie di Thibau Nys (Baloise-Trek Lions) tra gli uomini e di Fem Van Empel (Jumbo-Visma) fra le donne. In America si sta svolgendo la USCX Series, una serie di otto grare in quattro weekend con la presenza dei migliori nomi del continenti ed alcuni nomi europei. Tra gli uomini Vincent Bastens (Spits Cx Team) si è aggiudicato la classifica finale e tra le donne ha vinto Magalie Rochette (Rapha).

Le conferme ed i ritorni

Non saranno due gli appuntamenti oltreoceano, come di solito, ma solo quello di Waterloo. Dopo l’inaugurazione americana il circo del cross sbarca in Europa presentando grandi classici, riconferme, ritorni e nuovi appuntamenti.

Sono confermate dal calendario dello scorso anno le gare di Maasmechelen (BEL; 29 ottobre 2023); Dublino (IRL; 26 novembre 2023); Val di Sole (ITA; 10 dicembre 2023); Anversa (BEL; 23 dicembre 2023); Gavere (BEL; 26 dicembre 2023); Hulst (NED; 30 dicembre 2023); Zonhoven (BEL; 7 gennaio 2024); Benidorm (ESP; 21 gennaio 2024).

Tornano invece, dopo un anno di assenza, Dendermonde (BEL), Flamanville(FRA), Namur (che nel 2022 ha ospitato gli europei) e Hoogereide (che invece ha ospitato i mondiali).

Unico nuovo appuntamento è Troyes, in Francia. Mancano all’appello Overjise che sarà sede di una tappa del circuito del SuperPrestige e la storica tappa di Tabor in Repubblica Ceca che ospiterà i campionati del mondo dal due al quattro febbraio 2024.

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I protagonisti

Sono tanti i nomi che si daranno battaglia per la vittoria delle rispettive Coppe del Mondo. Chi in cerca di conferme, chi alla ricerca di fortuna e chi semplicemente per la voglia di imporsi.

Tra gli uomini Laurens Sweeck (Crelan-Fristads) cercherà sicuramente di riconfermarsi dopo la vittoria nella classifica generale della passata edizione. Il cambio squadra lo scorso anno, dalla Pauwels Sauzen-Bingoal alla Crelan-Fristads , ha dato nuove motivazioni al belga che negli anni passati è sempre stato tra i migliori. Seppur a volte è sembrato come se gli mancasse quel qualcosa in più per affermarsi.
Quel qualcosa in più Sweeck finalmente è riuscito a mostrarlo con delle belle prestazioni nella scorsa stagione ma soprattutto con otto vittorie, di cui due in Coppa del Mondo (Maasmechelen e Beckse-Bergen).

Tra i contendenti al trono ci sono sicuramente Eli Iserbyt e Michael Vanthourenhout, della Pauwels Sauzen-Bingoal entrambi. Il primo ha sicuramente voglia di riscattarsi dopo una stagione non esaltante, per alcuni tratti. Sono arrivate diverse vittorie questo è vero, ma un problema al ginocchio non gli ha permesso un rendimento ai suoi livelli nella parte centrale della stagione.

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Il secondo invece ha voglia di confermarsi ai livelli dello scorso dove ha ottenuto quattro vittorie pesanti come il campionato europeo a Namur, il campionato nazionale belga e due vittorie in Coppa del Mondo (Val di Sole e Overjise), oltre che altre gare. Per molto tempo è stato lui a contendere la maglia di leader a Sweeck e di sicuro non vedrà l’ora di rifarsi.

La Baloise-Trek Lions presenta una serie di altri nomi da tenere d’occhio. Sicuramente Lars Van Der Haar, che lo scorso non ha avuto acuti in coppa del mondo, nonostante una lunga serie di piazzamenti. Ma ha ottunuto la vittoria nell’iconico Koppembergcross (gara facente parte del circuito X20 Bandkameers Trofee). Joris  Nieuwenhuis è tornato definitivamente al suo primo amore, il ciclocross, ed ha dimostrato in molte occasioni di sapere andare molto forte. Ad inizio di questa stagione ha conseguito una vittoria in Canada. Vedremo se riuscirà a farlo anche sul terreno europeo.

C’è poi Thibau Nys che ha vinto la prima gara a settembre e con molta probabilità cercherà di fare quel salto che il cognome (piuttosto famoso nell’ambiente) gli impone. Della stessa squadra anche Pim Ronhaar cercherà quella continuità di risultati che gli permetterebbe di presentarsi da primo della classe, come suo solito tra gli Juniores e tra gli Under 23.

Altri giovani promettenti sono i due della Baloise Trek Lions Ward Huybs, solo venti anni ma già due vittorie all’attivo in stagione, e il diciannovenne David Haverdings, che si presenta nell’èlite della disciplina da dominatore delle categorie giovanili. Mentre la Alpecin-Deceunick si è assicurata le prestazioni di un altro giovane promettente, Emiel Verstrynge.

C’è curiosità intorno a quelle che potrebbero essere le gesta di Gerben Kuypers (Intermarchè-Circus Wanty), la cui storia è molto particolare. Fino a gennaio il ciclismo per lui era solo una passione visto che era prima di tutto un impiegato d’ufficio.

Ci sono poi i soliti nomi Cornè Van Kessel, Jens Adams, Niels Vandeputte, Toon Vandenbosch, Joran Wyseure, Kevin Khun, Felipe Orts Lloret, Lander Locxx, Witse Meuseen. Tutti grandi corridori, per carità, ma che ancora non hanno dimostrato di poter lottare per la vittoria finale nonostante le molte vittorie che riescono a conseguire in gare minori. Vedremo se sarà il tempo a smentirmi.

Uno dei grandi nomi del cross anni fa era quello di Quinten Hermans. Il belga con il passaggio alla Alpecin Deceuninck sembra aver definitivamente switchato sulla strada. Un passaggio prevedibile anche dato gli ottimi risultati del 2022 tra cui spicca un secondo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi. La sua stagione su strada è stata molto lunga sarà quindi presumibile un suo impegno ridotto nel cross questo inverno.

Capitolo Fenomeni

Cosa faranno i fenomeni Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceunick), Wout van Aert (Jumbo-Visma) e Tom Pidcock (Ineos Grenadiers)? I primi due sono ormai degli affermati fenomeni totali, mentre il terzo si sta affermando con il suo tempo.

Il neerlandese viene da una stagione su strada semplicemente pazzesca dove ha vinto Milano-Sanremo, Parigi Roubaix ed il mondiale in linea a Glasgow. Di mezzo c’è stato il Tour de France dove ha corso in funzione del mondiale e quindi non è che si sia totalmente finito. Ovviamente avrà voglia di sfoggiare la maglia di campione del mondo di disciplina vinta ad Hoogeride davanti a Wout van Aert. Probabilmente non correrà tutta la stagione, ma alcuni appuntamenti ben selezionati per arrivare poi al mondiale in perfetta condizione.

Quella del belga è stata una buona stagione, quasi ottima se qualunque altro corridore l’avesse fatta. Cinque vittorie sono sempre cinque vittorie.

Nelle gare importanti è sempre stato protagonista. Per due settimane è stato una pedina fondamentale per la squadra al Tour de France (rendendosi anche protagonista di alcune azioni fuori dall’umana concezione).

Purtroppo da colui che ha spesso dimostrato di essere uno fuori dal comune quasi viene normale aspettarsi sempre qualcosa in più. Un titolo internazionale ad esempio, che ormai sembra diventato una maledizione. Dopo un 2022 dove per lunghi tratti è sembrato l’essere umano più forte su una bicicletta, quest’anno è solo sembrato fortissimo.

Van Aert non ha ancora sciolto le riserve sulla sua stagione di ciclocross. Di sicuro avrà bisogno di resettare e ricaricare le batterie fisiche e mentali dopo una stagione che di sicuro avrebbe voluto andasse diversamente. Quindi è ipotizzabile la sua classica presenza in griglia da fine novembre per poi chiudere con il mondiale. Nulla di certo, è solo un auspicio.

É certa invece la presenza di Tom Pidcock più tardi nel prosieguio della stagione.

Il campioncino ancora non ha deciso cosa fare da grande e si barcamena tra strada, ciclocross e Mountain Bike sempre con ottimi risultati e quindi un impegno a tempo pieno nel cross non è immaginabile.

Su strada l’inglese ha vinto la Strade Bianche ed ha fatto tutta un’ottima stagione delle classiche. Ad ogni appuntamento in Mountain Bike a cui si è presentato ha vinto, come anche il mondiale dove si è messo alle spalle nientepopodimeno che la leggenda vivente Nino Schurter. Ora il tempo di rilassarsi qualche giorno e sicuramente l’inglese tornerà a dare spettacolo anche nel fango come ha sempre fatto.

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La speranza è poter vedere i tre darsi battaglia l’uno contro l’altro. Forse potrebbe accadere nel Kerstperiode, il periodo natalizio, che rappresenta il clou della stagione del ciclocross.

Le protagoniste

Sulla categoria femminile sulla stagione incombono delle assenze pesanti che potrebbero circoscrivere la lotta a pochi nomi. Tre dei più grandi nomi degli ultimi anni stanno avendo infortuni/convalescenze importanti che limiteranno la loro presenza lungo la stagione.

Sia Lucinda Brand (Baloise-Trek Lions) che Denise Betsema (Pauwels-Sauzen Bingoal) rientreranno più tardi per gli infortuni subiti, mentre Marianne Vos (Jumbo-Visma) ha annunciato che data la sua operazione all’arteria iliaca non prenderà proprio parte alla stagione del cross.

É ipotizzabile quindi una battaglia per la classifica generale per la Coppa del mondo sembra circoscritta solo a pochi nomi. Spiccano due nomi su tutti: le due giovani stelle Fem Van Empel (Jumbo-Visma) e Puck Pieterse (Alpecin-Deceunick). Le stesse che si sono divise la scena lo scorso anno e si sono contese la maglia mondiale ad Hoogereide, oltre che la classifica generale finale della Coppa del Mondo. In tutte e due i casi è stata sempre Van Empel ad averla spuntarla su Puck Pieterse.

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Entrambe si dividono tra varie discipline ma con differenze molto marcate, infatti l’approcio alla stagione del ciclocross è stato diverso per le due. La portacolori della Jumbo-Visma ha corso principalmente su strada conseguendo anche qualche bel risultato e mettendo in mostra tutto il suo talento sconfinato. Ci sono state sue presenze nelle gare di Mountain Bike e di Gravel (dove si è presa anche il lusso di vincere il campionato nazionale) ma il suo focus principale è sempre il ciclocross, per ora.

Puck Pieterse su strada si è vista solo una volta, alle Strade Bianche. Dove si è tolta lo sfizio di chiudere al quinto posto correndo da veterana tutto il giorno. In questo lasso di anno il suo fulcro è stato però la Mountain Bike. La neerlandese della Alpecin-Deceunick ha corso tutta la Coppa del Mondo aggiundicandosi la classifica finale sia del Cross Country che dello Short Track e collezionando diverse tappe.

Una terza intrusa potrebbe essere Shirin van Anrooij (Baloise-Trek Lions). Nelle categorie giovanili le tre si sono sempre date battaglia ed è quindi possibile che la scena si ripeta, e se lo augurano tutti. A dirla tutta la ventuenne della Lidl-Trek, a differenza delle due, ha avuto una stagione molto lunga su strada.

C’è da aspettarsi che voglia staccare la spina saltando qualche appuntamento. A Waterloo dovrebbe però esserci.

Ci sono altre ragazze che potrebbero ritagliarsi dello spazio. Pensiamo a Ceylin del Carmen Alvarado (Alpecin Deceunick). Dopo due annate un pò così e così, Alvarado sembra aver trovato quel colpo di pedale che le ha permesso, in passato, di vincere quasi tutto. Ora però sono arrivate tre ragazze fenomenali a contenderle il trono potrebbe essere complicato.

Ancora ci si può aspettare qualcosa dalle tre ragazze della 777 Aniek Van Alphen, Annemarie Worst, Anna Kay. Lo scorso anno sono riuscite anche ad ottenere anche qualche vittoria ma nessuna in Coppa del Mondo.

Sono quattro tre le mine vaganti da tenere d’occhio: Magalie Rochette (Rapha), Blanka Kata Vas (Sd-Worxs),  Marie Schreiber (Tormans Cyclocross Team) e Zoe Backstedt (Canyon-Sram).

La canadese viene da un anno particolare dove non è mai riuscita ad avere feeling con la bici per via di un infortunio ma viene da un filotto di vittorie nel nord America che lascia pensare che il peggio è alle spalle.

Vas dopo una vittoria in Coppa del Mondo nel 2021 nella scorsa stagione non è riuscita a confermarsi nel cross. Facendo passi da gigante però su strada. Vedremo quanto questo lo possa aiutare.

Oltre la sopra citata Schreiber, la Tormans Cyclocross Team presenta un altro talento che potrebbero presto far parlare molto di sè, Lauren Molengraaf. Appena diciassette anni ma già con i riflettori puntati per quello che ha fatto vedere le juniores.

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Infine un occhio di riguardo per Backstedt. Il super talento inglese ha ancora diciotto anni ed il tempo è dalla sua parte. Il passaggio alla Canyon-Sram potrebbe essere lo step decisivo per il suo affermarsi anche tra le elitè dopo aver dominato tra le categorie giovanili.

Sulla carta, in ambito femminile, anche l’Italia potrebbe avere delle carte da giocarsi per alcuni buoni risultati, ed entrambe in orbita UAE. Silvia Persico e Federica Venturelli. La cremonese quest’anno passa tra le èlite ed ha già affermato che affronterà il cross, ma con un impegno ridotto rispetto allo scorso anno.

Nel mentre Silvia Persico non ha ancora sciolto le riserve su una sua eventuale partecipazione a qualche gara di ciclocross. L’auspicio è che la alzanese abbia voglia di sfoggiare la sua maglia di campionessa nazionale.

Insomma gli elementi per godersi la stagione di ciclocross ci sono tutti. Buon cross a tutti!

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Giuseppe Sassano

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