Football Americano

Nfl 2018: Afc East e la dittatura Patriots

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Nelle ultime diciassette stagioni solamente nel 2002 e nel 2008 la Afc East non è stata vinta dai New England Patriots. Numeri che certificano il dominio della coppia BradyBelichick sulle rivali divisionali e all’orizzonte non si vede nessuno che possa mettere fine a questa dittatura.
Al termine del Super Bowl perso contro Philadelphia, sono girate voci di una frattura nel rapporto di Tom Brady con l’Head Coach e il proprietario Rob Kraft oltre che a quelle di un suo imminente ritiro, ma è stato lo stesso MVP dell’ultima regular season a smentire e a rilanciare la sfida addirittura per altri 4 anni.

L’offseason ha visto partire diversi pezzi pregiati come Malcom Butler, Danny Amendola, Nate Solder e soprattutto il coordinatore della difesa Matt Patricia, mentre per le prime quattro partite si dovrà fare a meno anche del ricevitore Julian Edelman (squalificato per doping).

Assenze pesanti, ma sappiamo che nel sistema Patriots i singoli hanno una scarsa importanza rispetto al collettivo. Bill Belichick e i suoi assistenti saranno in grado di plasmare qualche altro talento utile alla causa, magari a partire da Sony Michel (running back scelto con la 31esima chiamata al draft dello scorso maggio) e tornare per l’ottava volta consecutiva alla finale di Conference.

Reduci dalla qualificazione quasi a sorpresa ai playoff della scorsa stagione, i Buffalo Bills hanno deciso di cedere Tyrod Taylor e di puntare al draft su Josh Allen, QB dotato di un braccio notevole a cui però vengono imputati troppi errori e una precisione non sempre all’altezza nei momenti delicati.

Si tratta di una vera e propria scommessa che in caso di fallimento farebbe sprofondare i Bills, i quali potrebbero ritrovarsi anche senza il vero motore dell’attacco LeSean McCoy (1138 yards su corsa nel 2017, quarto nella lega) che ha avuto di recente problemi con la giustizia.

L’alternativa nella posizione di quarterback risponde al nome non proprio esaltante di AJ McCarron e non è escluso che nelle prime partite sia proprio lui a scendere in campo. I tifosi di Buffalo non possono di certo dormire sonni tranquilli, le premesse sono di una stagione negativa e tutto o quasi passa per le mani, o meglio per il braccio, di Josh Allen.

Se per l’arrivo di Barkley ai Giants si è generato parecchio entusiamo a New York, non è stata da meno la scelta di Sam Darnold ai Jets che ha riacceso le speranze per i tifosi biancoverdi di tornare a recitare un ruolo da protagonista all’interno della Nfl.

Nonostante le grandi aspettative riposte su di lui, il rookie proveniente da USC almeno inizialmente sarà il terzo QB alle spalle di Josh McCown e Teddy Bridgewater. Quest’ultimo in cerca di una chance di far ripartire una carriera interrotta dal grave infortunio al ginocchio dell’agosto 2016 che ne ha precluso il futuro in maglia Vikings.

Tifosi Jets dopo la scelta di Darnold

Il resto del roster non presenta grandi nomi, per il gioco sulle corse ci si affida a Isaiah Crowell e Thomas Rawls, mentre tra i ricevitori è atteso alla riconferma Robby Anderson dopo la sorprendente stagione da 941 yards e 7 touchdown.

Niente illusioni, l’obiettivo massimo per i Jets sarà quello di arrivare attorno al 50% di vittorie, per i playoff servirà un vero e proprio miracolo.

Discorso analogo per i Miami Dolphins che ritrovano il loro quarterback Ryan Tannehill dopo un anno di stop ma al tempo stesso perdono due pedine pesanti come il wide receiver Jarvis Landry e il defensive tackle Ndamukong Suh.

Durante la offseason sono arrivati in Florida due veterani del reparto offensivo che rispondono al nome di Frank Gore e Danny Amendola, probabilmente alla loro ultima chiamata della carriera e dai quali è lecito aspettarsi un contributo più in termini di esperienza che di yards conquistate sul campo. Al contrario saranno da tenere d’occhio le prime due scelte dei Dolphins allo scorso draft: Minkah Fitzpatrick, defensive back tra i più quotati di questa classe e il tight end Mike Gesicki che si è distinto per le grandi doti atletiche e che potrebbe diventare uno dei top nel suo ruolo.

Come detto in precedenza i playoff sembrano un miraggio, ma l’esplosione di qualche giovane potrebbe iniziare un processo di crescita già da questa stagione.

Nella prossima presentazione andremo alla scoperta della Nfc South, la division attualmente più competitiva della lega, non mancate !

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Davide Bottarelli
23 anni, laureato in ingegneria informatica e pallavolista fin dall'età di 7 anni. Appassionato di sport e della competizione ad alto livello. In particolare F1, MotoGp, ciclismo e da qualche anno anche NFL.

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