Football Americano

NFL 2019: la griglia di partenza della NFC

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Dopo aver analizzato la American Football Conference, è giunto il momento di fare il punto della situazione anche per l’altra conference, la NFC. Le 16 squadre divise in 4 fasce, a partire da chi punta alla conquista dell’anello fino ad arrivare a chi guarda già al draft 2020.

Favoriti

Los Angeles Rams

I campioni in carica della NFC avranno voglia di riscatto dopo un Super Bowl perso senza segnare nemmeno un touchdown, pur essendo stati uno degli attacchi più prolifici durante la stagione passata. In panchina ci sarà ancora il giovane e innovativo Sean McVay che si affiderà principalmente al braccio del Golden Boy Jared Goff e alle corse di Todd Gurley (1251 yards e 17 touchdown nel 2018).

La difesa, candidata ad essere una delle migliori sotto la guida di un maestro come Harold Wade Phillips, ha deluso le aspettative ma può sempre contare sul talento straripante del miglior difensore al mondo, Aaron Donald (in foto copertina).

La conquista della division non sembra in discussione, ma la pressione è sempre più alta per una squadra che ha ormai l’obbligo di vincere il Super Bowl. La concorrenza è agguerrita.

New Orleans Saints

Se c’è qualcuno che ha il dente più avvelenato di tutti per la passata stagione, quelli sono i Saints. La franchigia della Louisiana non ha digerito la clamorosa svista arbitrale nel Championship contro i Rams e ha l’obiettivo unico di completare una missione rimasta incompiuta.

L’attacco resta pressoché invariato e dall’enorme potenziale. Brees-Kamara-Thomas sono probabilmente il trio offensivo più forte di tutta la NFL, un’autentica macchina da punti che da quest’anno ha aggiunto il tight end ex Raiders Jared Cook.

Se la difesa riuscirà a garantire un livello accettabile, New Orleans andrà molto lontano. Intanto è di pochi giorni fa la notizia dell’arrivo da Miami di Kiko Alonso, linebacker alla sua settima stagione in NFL, che può rappresentare un ottimo rinforzo per il reparto.

Sarà una delle ultime stagioni per Drew Brees, che non vorrà di certo chiudere la carriera senza tornare nuovamente sul palcoscenico più prestigioso di tutti con la sua amata maglia oro-nera.

Chicago Bears

Hanno stupito tutti nella passata stagione e ora partono tra i favoriti per la conquista dell’anello. Dopo anni difficili finalmente Chicago torna a recitare un ruolo da protagonista, trascinata da una difesa da fantascienza in cui spicca su tutti il nome di Khalil Mack, ma anche di una secondaria in grado di intercettare 27 volte il QB avversario e di generare più turnover di tutti.

In attacco da registrare la crescita evidente di Mitchell Trubisky che dovrà fare ancora uno step per raggiungere i migliori, ma nel frattempo può guidare i suoi Bears verso qualcosa di molto importante.

Da segnalare il ritorno sulle scene di Chuck Pagano come coordinatore della difesa, un veterano del ruolo che potrà tornare molto utile alla causa di Chicago.

Philadelphia Eagles

Il ritorno di Carson Wentz catalizzerà l’attenzione di tutti, tifosi di Philadelphia e non. Il quarterback al quarto anno nella NFL dovrà riprendere in mano la propria carriera, interrotta bruscamente da un infortunio al ginocchio nel momento di massimo splendore, quando era un serio candidato al titolo di MVP e guidava gli Eagles verso il miglior record della lega.

Al suo fianco avrà un cast di ricevitori invidiabili, senza dimenticare Zach Ertz, uno dei tight end migliori della NFL.

Carson Wentz, QB degli Eagles

L’arrivo di Malik Jackson, defensive tackle da Jacksonville, ha rinforzato una difesa già ottima e andrà a formare un duo devastante insieme a Fletcher Cox.

Superata la sbornia post Super Bowl, è il momento di tornare grandi per i ragazzi di Doug Peterson. I tifosi Eagles sono legittimati a sognare in grande.

Zona Playoff

Dallas Cowboys

I tifosi di Dallas sono stati per molte settimane con il fiato sospeso in attesa del rinnovo di Ezekiel Elliott, running back e stella della squadra che sulla scia di altri pari ruolo ha puntato i piedi per diventare il RB più pagato della lega.

Grana Elliott a parte, i Cowboys partono subito dietro le favorite dopo aver chiuso in crescendo il 2018. Il reparto ricevitori che era già di buon livello, si è rinforzato con l’arrivo di Randall Cobb dai Packers.

La difesa resta eccellente con un Demarcus Lawrence stella indiscussa oltre al linebacker al secondo anno Leighton Vander Esch, piacevole sorpresa della passata stagione.

In offseason è arrivato l’esperto Robert Quinn, non più brillante come qualche anno fa ma sicuramente in grado di dare qualità alla linea difensiva dei texani.

Se tutto dovesse girare per il verso giusto, Dallas ha le credenziali per arrivare fino almeno alla finale di Conference.

Atlanta Falcons

I Falcons sembrano essere sprofondati in un limbo dopo l’enorme e cocente delusione del Super Bowl perso contro i Patriots. I troppi infortuni poi hanno contribuito al mancato accesso ai playoff nella passata stagione e per questo motivo ci si attende una grande annata di Atlanta.

In attacco Matt Ryan è una garanzia, coadiuvato da Julio Jones e Calvin Ridley e con il supporto di Devonta Freeman, al rientro dopo una stagione ai box.

Il reparto difensivo (quello più martoriato dagli infortuni nel 2018) può contare sul rientro di Deion Jones, ma resta il punto debole di una squadra che con qualche innesto in più da questo lato del campo, potrebbe mettere in seria discussione la leadership dei Saints nella NFC South.

Green Bay Packers

La carriera di Aaron Rodgers sembrava destinata ad anni di trionfi con la maglia dei Packers. Invece quando siamo alle porte della 12esima stagione da starter, nel suo palmares troviamo un solo Super Bowl vinto nell’unica partecipazione (2010). Negli ultimi anni diversi infortuni dovuti soprattutto ad una linea offensiva non di primissimo livello che lo ha esposto a molti rischi.

Aaron Rodgers, @AroundTheNFL, Twitter

Come dimostrato più volte, il suo talento è sicuramente in grado di vincere le partite quasi da solo, ma per arrivare fino in fondo è necessario un cast all’altezza del regista, a partire dalla linea e dai ricevitori, tra i quali spicca Davante Adams.

La novità principale è l’Head Coach. Matt LaFleur ha preso il posto di McCarthy e avrà il compito di dare nuova linfa all’ambiente di Green Bay.

Minnesota Vikings

Il 2017 ci aveva consegnato una versione di Minnesota in grado di giocarsi l’accesso al Super Bowl, ma l’upgrade in cabina di regia con l’arrivo di Kirk Cousins non ha portato gli effetti sperati. L’attacco che resta di buon livello con la coppia di ricevitori Adam ThielenStefon Diggs in grado di far venire il mal di testa a tutte le secondarie, da quest’anno potrà contare sull’aiuto di Gary Kubiak come offensive advisor.

La difesa è sulla carta nella top3, se la salute e la fortuna sarà dalla loro parte potranno giocarsela. In caso di ulteriore fallimento, ci sarà da rivedere i piani a lungo termine dei Vikings sul cui Salary Cap pesa e non poco il super contratto di Cousins, che deve ancora dimostrare di valere tutti quei soldi.

Outsider

Seattle Seahawks

Una delle migliori sorprese del 2018 sono stati sicuramente i Seahawks, che partendo da zero o quasi sono riusciti ad agguantare una Wild Card.

Russell Wilson rimane una garanzia, costantemente ai vertici della lega, in grado di risolvere le partite grazie alle sue doti di lanciatore e portatore di palla.

I cambiamenti più evidenti sono avvenuti in difesa, dove sono partiti Earl Thomas e Frank Clark, ma è arrivato da Houston Jadeveon Clowney a rinforzare un front 7 di tutto rispetto.

Ripetere la stagione passata non sarà facile anche considerata la crescita di San Francisco nella division. Saprà stupirci ancora Seattle?

San Francisco 49ers

Se Jimmy Garoppolo avrà recuperato pienamente dall’infortunio al legamento crociato del ginocchio, per San Francisco si possono aprire spiragli molto interessanti. Dopo alcune stagioni difficili, qualcosa si sta muovendo in California.

Nella passata stagione, la più bella scoperta è stata rappresentata da George Kittle, tight end che ha fatto cadere molti record tra cui il più importante è sicuramente il maggior numero di yards ricevute in una stagione per un TE (1377).

Nick Bosa, DE dei San Francisco 49ers

Nel draft con la seconda scelta assoluta è arrivato Nick Bosa (fratello di Joey, DE dei Chargers), che negli anni a Ohio State ha dimostrato di poter diventare uno dei più temibili cacciatori di quarterback. L’obiettivo restano i playoff, almeno per questa stagione, ma il futuro sembra luminoso.

Carolina Panthers

Tutto ruota attorno alle condizioni fisiche di Cam Newton. Se l’infortunio al piede non gli dovrebbe impedire di essere in campo fin dalla week 1, a lasciare i tifosi dei Panthers con il fiato sospeso è quella spalla che sul finire del 2018 lo ha costretto a giocare a mezzo servizio.

Al suo fianco nel backfield ci sarà Christian McCaffrey, all’occorrenza sia running back che ricevitore, nella passata stagione 1098 yds e 7 td su corsa e 867 yds e 6 td su ricezione. Un’arma letale contro le difese avversarie.

Parlando invece della difesa di Carolina, la stella indiscussa è Luke Kuechly, linebacker con 6 chiamate al Pro Bowl e 5 volte nel First Team della lega.

L’obiettivo sono i playoff, non facile in una division che comprende anche Saints e Falcons.

Washington Redskins

L’infortunio che rischia di aver messo la parola fine sulla carriera di Alex Smith, ha costretto i Redskins a correre ai ripari. Dai Broncos è arrivato Case Keenum, desideroso di ripetere le gesta in maglia Vikings dove riuscì ad arrivare fino alla finale di Conference. Il colpo più grande però si chiama Dwayne Haskins, QB in uscita da Ohio State, scelto al primo giro da Washington.

Il titolare è senza alcun dubbio Keenum ma in caso di stagione negativa, ci potrebbe essere spazio anche per l’esordio del rookie.

Per il resto, difficilmente vedremo i Redskins arrivare ai playoff, a meno di una debacle contemporanea di Dallas e Philadelphia, al momento molto più strutturate per vincere.

Lavori in corso

New York Giants

Persa una pedina importante come Odell Beckham, sembrano chiare le intenzioni della dirigenza dei Giants di ricostruire da zero. Dal draft è arrivato tra le critiche il quarterback Daniel Jones, erede e protetto di Eli Manning, che in preseason ha mostrato cose interessanti.

Detroit Lions

In una division altamente competitiva, i Lions sembrano essere la vittima sacrificale. Matthew Stafford è ormai nella fase discendente della carriera ma avrà a disposizione un nuovo target di lusso quale l’ex Patriots Danny Amendola. A proposito di vecchie conoscenze di New England, in panchina siede per il secondo anno Matt Patricia, storico collaboratore di Belichick, riuscirà a portare la mentalità vincente anche a Detroit?

Arizona Cardinals

Inutile negarlo, la curiosità è tutta per Kyler Murray, QB in uscita da Oklahoma e scelto con la #1 assoluta dai Cardinals allo scorso draft. Vincitore dell’Heisman Trophy nel 2018 è considerato uno dei migliori prospetti della sua generazione. Avrà tutto il tempo di crescere nel suo anno da rookie senza pressioni eccessive.

Per Arizona le speranze di arrivare ai playoff sono quasi nulle, ma si possono gettare le basi per un futuro interessante.

Tampa Bay Buccaneers

Il boom legato all’arrivo di Jameis Winston e Mike Evans si sta lentamente spegnendo e i Buccaneers sono ormai da un paio di stagioni nuovamente sul fondo della NFC. La novità è rappresentata dal capo allenatore, l’esperto Bruce Arians, che difficilmente riuscirà a riportare in alto Tampa Bay in questa stagione.

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Davide Bottarelli
23 anni, laureato in ingegneria informatica e pallavolista fin dall'età di 7 anni. Appassionato di sport e della competizione ad alto livello. In particolare F1, MotoGp, ciclismo e da qualche anno anche NFL.

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