Calcio

Cinque giovani talenti da tenere d’occhio nell’Europeo Under 21

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Tutto è pronto: il 21 giugno prenderà il via la 24esima edizione del Campionato europeo Under 21 di calcio. La cornice di questa manifestazione è rappresentata dai migliori stadi situati in Romania e in Georgia, che per la prima volta nella loro storia ospiteranno le squadre partecipanti al torneo. Le squadre partecipanti saranno 16, suddivise in 4 gironi, al termine dei quali soltanto le prime due potranno accedere alla fase ad eliminazione diretta. Tra queste troviamo anche l’Italia di mister Paolo Nicolato, impegnata in un girone di ferro con Norvegia, Svizzera e Francia. Tanti i talenti che scenderanno in campo durante l’Europeo Under 21, alcuni già noti al panorama mondiale e altri ancora da scoprire. Andiamo dunque a conoscere 5 calciatori osservati speciali, variando tra certezze con grandi aspettative addosso e possibili “craque” ancora ignoti alla maggior parte degli appassionati.

Youssoufa Moukoko

Il primo nome è quello di Youssoufa Moukoko, attaccante classe 2004 del Borussia Dortmund, un vero e proprio carro armato, che unisce rapidità e tecnica ad una capacità realizzativa impressionante. Il tedesco è stato promosso in prima squadra già da qualche stagione, divenendo uno degli esordienti più giovani nella storia della Bundesliga ed il più giovane nella storia della Champions, il 19 ottobre 2020 a soli 16 anni. Nelle file dei gialloneri esordisce subentrando ad un certo Erling Haaland, quasi a simboleggiare un segno del destino, uno scambio di testimone tra due giocatori che lasceranno il segno nella storia del club e non solo.

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Viene scoperto dal Borussia nel 2016, quando giocava nelle giovanili del St. Pauli; uno degli osservatori lo nota e decide di portarlo subito a Dortmund facendolo giocare con quelli di tre anni più grandi, ma il risultato è sempre lo stesso: vittoria del campionato e titolo di miglior marcatore con 46 gol segnati. Da quel momento anche i maggiori brand sportivi lo notano e parte una vera e propria asta per metterlo sotto contratto, terminata nel momento in cui si inserisce Nike, sconvolgendo tutti con un accordo da 10 milioni di euro. Youssoufa continua a segnare e lo fa anche in Youth League, diventando il secondo marcatore più giovane nella storia della competizione. In nazionale ci entra a soli 12 anni, giocando con la nazionale under 16, per poi esordire con l’under 21 il 2 settembre 2021 contro San Marino, segnando una doppietta.

Le qualità non si discutono e le capacità realizzative nemmeno, ma sicuramente l’Europeo sarà per lui un test importante, con l’obiettivo più che plausibile di portare la corazzata tedesca alla vittoria del torneo.

Nicolò Cambiaghi

Il secondo giocatore appartiene alla nostra Italia e si tratta di Nicolò Cambiaghi. Il classe 2000 è reduce da un’ottima stagione con la maglia dell’Empoli, in cui ha inciso a suon di gol soprattutto nel girone di ritorno. Da febbraio in poi è riuscito a trovare continuità ritagliandosi un posto da titolare alle spalle di Caputo e realizzando 6 gol, agendo da seconda punta. Il cartellino del ragazzo è di proprietà dell’Atalanta che dovrebbe essere intenzionata a lasciarlo ancora un anno in prestito per poi decidere cosa farne del suo futuro.

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In questo momento le sensazioni sono positive e conoscendo la filosofia dirigenziale dei bergamaschi, Cambiaghi dovrebbe indossare la divisa neroazzurra al termine del prestito. Si tratta di un attaccante atletico e rapido, non molto tecnico ma sicuramente capace di accelerare la manovra d’attacco e scambiare con la prima punta. Possiede inoltre delle ottime capacità realizzative e un buon colpo di testa. Nell’Europeo agirà da “falso nueve” nel caso in cui dovesse affiancare uno tra Pellegri e Colombo, con la possibilità di giocare anche da prima punta affiancato da un giocatore più rapido e tecnico come Gnonto. L’attacco dell’Italia, a differenza di altre squadre, è sicuramente già esperto e ricco di talento; vedremo in che maniera verrà impiegato maggiormente Cambiaghi e se sarà in grado di ottenere la prima convocazione nella nazionale maggiore a suon di gol e assist. Il ct Mancini è avvisato.

Sivert Mannsverk

Arriviamo ora ad una delle grandi scommesse del calcio europeo, ovvero il norvegese Sivert Mannsverk. Classe 2002, quest’anno ha ottenuto diverse presenze nel Molde, totalizzando 13 presenze e segnando 3 reti accompagnate da un assist. Nella stagione appena conclusa, ha ottenuto continuità anche in ambito europeo, siglando 3 reti in 6 partite nella fase di qualificazione alla Conference League e disputando 3 partite nella fase a gironi. Molti non lo conosceranno ed è quindi doverosa un’attenta presentazione.

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Il norvegese, nel suo club, gioca in posizione centrale in un centrocampo a tre. Ha grandissime capacità di gestione del pallone e visione di gioco; non si tratta di un giocatore rapido o d’inserimento, ma piuttosto di un equilibratore che fa da metronomo in fase di costruzione. La sua fisicità e la sua determinazione agonistica gli permettono di essere funzionale anche in fase difensiva per recuperare palla in zone calde del campo. Insomma, un centrocampista completo, che batte anche i rigori e viene già osservato da qualche mese da alcuni club italiani come Sassuolo e Torino. Il ragazzo deve ancora farsi conoscere dai grandi club, ma le qualità non mancano e possiede tutte le caratteristiche che fanno di lui oltre che un guerriero sul rettangolo di gioco, anche un grande leader emotivo. Il palcoscenico è pronto, ora tocca a lui dimostrare e convincere.

Andrè Amaro

Il quarto giocatore da tenere d’occhio è Andrè Amaro, portoghese classe 2002 del Vitoria Guimaraes. Saldamente in prima squadra, ha giocato praticamente tutte le partite della stagione, segnando anche una rete. Sarà il perno della difesa del Portogallo in questi europei, che si schiererà a 4, con due centrali in grado di giocare molto bassi, permettendo l’avanzata di due ottimi terzini come Nuno Tavares e Zè Carlos. Andrè Amaro è un difensore molto rapido e attento, non molto alto e forse ancora abbastanza fragile, mancanza che sicuramente lo metterà in difficoltà contro gli attaccanti fisici. Nel suo club gioca ed imposta dal basso senza problemi andando spesso a cercare il pallone, ma soprattutto ha un’incredibile capacità di lettura di cross ed imbucate alle spalle della linea difensiva.

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In questa competizione dovrà essere in grado di tenere bassa la linea e coordinare la difesa, avendo in mano le chiavi del reparto. Il Portogallo presenta una rosa formidabile, ricca di perle brillanti e diamanti grezzi ancora da scoprire. Ciò fa di questa corazzata una delle papabili vincitrici della competizione, ma il girone non è assolutamente da sottovalutare, dato che Belgio e Olanda hanno in testa lo stesso obiettivo.

Bart Verbruggen

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Ultimo giocatore tra gli osservati speciali da noi proposti: rimaniamo nel girone A, ma cambiamo casacca per parlare del portiere titolare dell’Olanda, Bart Verbruggen. In questa stagione all’Anderlecht, ha totalizzato 17 presenze mantenendo 8 volte (esattamente la metà) la porta inviolata e dimostrando grandissime doti da leader nonostante la giovane età. Si tratta del classico prototipo del portiere moderno, alto 1.95 m e con dei riflessi strepitosi, abbinati ad una grande capacità di uscire rapidamente sui piedi della punta pronta a calciare, negli uno contro uno in area. Le uscite su palla alta devono essere perfezionate, ma le caratteristiche da migliorare sono davvero poche, essendo un portiere già maturo e pronto per stupire gli appassionati durante il torneo. In Olanda qualcuno azzarda già qualche paragone con Edwin Van Der Sar. Probabilmente è ancora presto, ma sicuramente Verbruggen sarà un nome che circolerà per parecchi anni nel calcio europeo che conta.

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Immagine di copertina: Uefa.com


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Stefano Ballabio

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